Ultime news dai Ministeri:
Le previste nuove direttive, spedite dagli uffici CITES di Roma, sembra che siano arrivate solo alle sedi regionali, allo scopo di discuterne con la sede Centrale.
Dalle ultime info arrivateci, sembra che sia in atto un forte contrasto fra l’Autorità di gestione CITES (organo facente parte del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare) che ha emanato le nuove assurde ed irresponsabili direttive, ed il Servizio CITES Centrale del Corpo Forestale dello Stato(organo facente parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali).
A questo punto, credo sia importantissimo concentrare le nostre proteste verso il Corpo Forestale dello Stato, che tenga duro e non accetti queste assurdità che creeranno solo illegalità e favoriranno solo i bracconieri.
Proporrei quindi che ognuno di noi invii le proteste con un proprio testo personalizzato, possibilmente estrapolato dai nostri documenti che vi abbiamo già inviato nelle precedenti Tarta-Newsletter e che potete trovare sul sito, cliccando direttamente sulla tartaruga dietro le sbarre.
Consigliamo di intitolare le proteste col seguente titolo(che è anche il titolo della futura petizione):
Testuggini:
Lo stato non sia complice dei bracconieri e non incentivi l’illegalità!
Anche un riferimento alla nostra associazione, non sarebbe male!
Speriamo che un titolo forte come questo, scuota le coscienze e comunque sia di effetto per far vedere che siamo in tanti e non staremo zitti!
Oltre alle solite mail, ancora meglio sarebbe se fax, telefonate e lettere firmate .
Visto che il Capo del Corpo Forestale dello Stato è l’Ing. Cesare PATRONE, direi di indirizzare a lui le proteste.
Questi i dati sul sito ufficiale del CFS :
Sede: Via Carducci, 5 - 00187 - Roma
Telefono: 0646651
Fax: 0647823877
E-Mail:
urp@corpoforestale.it
Poi questa è l’E-mail della CITES:
cites@corpoforestale.it
In questo momento è importantissimo fare sentire il nostro peso, in quanto è probabile che avverrà una trattativa e si scenderà a compromessi, meglio che si ricordano che ci siamo anche noi!
Fora ragazzi tutti sotto con le proteste, ora è importante farci sentire!