Flavio ha scritto:Ritengo che il tuo invito a comperare tartarughe provenienti dall' estero con i loro relativi bei cites, oltre che un sottile annuncio commerciale a tuo favore, sia in netto contrasto con la scelta che stà tenendo e continuerà a tenere il TCI.
Noi vogliamo che le nostre tartarughe abbiano il cites, degli eventuali figli di quelle comperate da te o da chi altri, alla maggior parte degli allevatori non interessa un fico secco.
Riguardo alle continue insinuazioni riguardo all' onesta deigli allevatori, che vedo, non smetti di ripetere, posso dimostrarti che parecchie persone, io compreso, ho invitato gli agenti preposti a visionare il luogo e metodo di detenzione delle tartarughe nonchè la loro corrispondenza a quanto è stato denunciato, ebbene l' unica visita che ho avuto è stata di domenica ed a carattere personale ,con tanto di famiglia al seguito, per palese mancanza di personale.
Visto che il mio commento ti sembrerà inspiegabile, cercherò di essere il più chiaro possibile:
Il TCI si stà muovendo affinchè chiunque abbia denunciato il possesso nel 1995, abbia diritto ad avere riconosciute come legittime le tartarughe in questione e la loro prole regolarmente denunciata.
Il TCI ritiene che le leggi attuali non siano adeguate alla salvaguardia della spece, anzi ne incentivino la depauperazione e l' inquinamento.
Il TCI ritiene che leggi migliori, rispettose degli animali e dei loro allevatori siano possibili, magari interpellando chi se ne occupa amatorialmente, non solo chi le vende.
Il TCI si auspica una burocrazia snella e collaborazione trà le parti, non una lungaggine vergognosa.
Ergo, io, come molti altri voglio il cites per le mie 130 tartarughe, denunciate secondo le regole che mi sono state imposte, nate e denunciate secondo le regole che mi sono state imposte e che allevo con cura e dedizione.
Se ancora non ti è chiaro, non vogliamo le tue tartarughe slovene con i lore bei cites regolari nuovi di zecca, i cites li vogliamo per le nostre e la strada che stiamo percorrendo và in questa direzione, non in quella che indichi tu.
Detto questo, mi sento autorizzato a chiederti di non insistere su questo forum con mal celati inviti ad acquistare tartarughe da te o chi altro, ne a continuare con la campagna propagandistica che è nettamente in contrasto con la linea che intendiamo seguire. Lo spazio non ti mancherà altrove.
Flavio ha scritto:Allora, visto che io sono il calunniatore che scrive amenità nei tuoi confronti e tu sei il buono, armato delle più nobili intenzioni, spiegami per favore questa discrepanza che ho intravisto nelle tue espressioni:
[Ah, io parlavo di Cites ITALIANI ottenuti da tartarughe ITALIANE, regolarmente denunciate nel 1992 e non di cites stranieri.]
[Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!]
Converrai con me( tu forse non lo farai, ma chi legge certamente si ) che in due post hai detto tutto ed il contrario di tutto, forse prima di scrivere devi rileggerti il post precedente, altrimenti rischi di perdere di credibilità.
Premesso che la tua teoria sui cites italiani fà a pugni con quanto espresso dal responsabile Cites del Piemonte e della Lombardia, valutando positivamente la tua proposta di dirmi come fare ad ottenere Cites dalle mie tartarughe, ti chiedo cortesemente di farlo publicamente, anche in questa discussione, così rendiamo partecipi tutti coloro che sono interessati, premetto che io, conscio delle mie convinzioni, sono pronto a rimangiarmi quanto espresso qual' ora vi fossero sviluppi tali da doverti dar ragione,( lo farò quì publicamente e sugli altri forum di cui sono membro ) naturalmente non mi si facciano comprare altre tartarughe perchè ho seri problemi di spazio ( e non vuol essere una battuta)
Barbara ha scritto:Per ottenere i Cites penso che tu intenda ora vero Flavio? E non tra vent'anni, perché tra vent'anni ci arriviamo tutti
Non è vero che moltissimi allevatori se si impegnano potranno avere i CITES, saranno solo pochissimi.
Sono pronta a scommettere che saranno talmente pochi che sono assolutamente ininfluenti sul problema.
Quanti possono dimostrare di avere le seconde generazioni ?
Io credo al massimo qualche decina in Italia, ma anche se fossero 100, non risolveranno nulla !!!!!!
Tartamau ha fatto benissimo a seguire la trafila della CITES ma l'associazione deve tutelare la stragrande maggioranza degli allevatori e non una esigua schiera!
Barbara ha scritto:Direi Maurizio che stai passando i limiti del buon gusto, l'attuale risposta la lascio solo perchè tutti abbiano modo di leggerla e quindi fare le sue valutazioni, comunque se si decide di cancellare un tuo post non puoi arbitrariamente decidere di reinserirlo ma decideremo nello staff come regolarci per questo.
Di cosa parlassi tu si capiva bene in questo passaggio che hai scritto:
Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!
Sembra pubblicità per vendere più esemplari anche se penso che ciò non sia ma gli utenti leggono ciò che è scritto
Se si decide di parlare seriamente di Cites il Tci è in prima fila ma vuole tutelare anche tutti coloro che non hanno che una o due tartarughe e potranno accedere ai Cites solo tra venti o trenta anni e non solo quegli allevatori che hanno già centinaia di tartarughe pronte per essere vendute
Barbara ha scritto:Barbara ha scritto:Per ottenere i Cites penso che tu intenda ora vero Flavio? E non tra vent'anni, perché tra vent'anni ci arriviamo tutti
Non è vero che moltissimi allevatori se si impegnano potranno avere i CITES, saranno solo pochissimi.
Sono pronta a scommettere che saranno talmente pochi che sono assolutamente ininfluenti sul problema.
Quanti possono dimostrare di avere le seconde generazioni ?
Io credo al massimo qualche decina in Italia, ma anche se fossero 100, non risolveranno nulla !!!!!!
Tartamau ha fatto benissimo a seguire la trafila della CITES ma l'associazione deve tutelare la stragrande maggioranza degli allevatori e non una esigua schiera!
Maurizio mi cito per non dover riscrivere tutto, tu parli per gente come te che alleva tartarughe da anni ed ha già la terza generazione ma il Tci deve lavorare affinché tutti gli allevatori possano essere messi in condizioni meno critiche e non debbano aspettare venti o trent'anni per ottenere i Cites
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