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Messaggio inserito da DelorenziDanilo
Anto il tartaclubitalia è da anni che pensa al ripopolamento in natura, come però dice giustamente tartamimmi prima di liberare in natura esemplari è importante avere certezza delle sue origini, altrimenti rischiamo di fare solo danni.
Altro discorso vero è anche quello di Rita, per il discorso della diffusione di malattie.
Nel frattempo stiamo cercando di allevare esemplari non ibridati in modo che un domani la cosa sia possibile, progetto che diventerà ancora più fattibile se riusciremo a realizzare il parco dedicato di cui si parla tanto. (..non ne parliamo solo.. ci stiamo impegnando in concreto per realizzarlo veramente).
Se riusciremo a dare luce a questo parco, sarà più semplice portare a termine certe iniziative, anche perchè avremmo a disposizione strutture, collaborazioni con veterinari specializzati, esemplari da riprodurre senza troppi problemi di spazio (ora pochi di noi possono allevarne tante e tenerle tutte per il futuro parco)..
insomma.. le iniziative ci sono, speriamo con il contributo di tutta l'associazione di portarle avanti..
Danilo si sptrebbe sapere di più su questo proggetto?
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Messaggio inserito da anto
Quoto alla grande Davide, bisognerebbe cercare di far accoppiare animali presi sul posto e poi man mano che crescono liberare i piccoli!
Cmq correggetemi se mi sbaglio non sono sicuro ma mi sembra che proprio su questo sito tempo fa lessi di un proggetto per il ripopolamento della hermanni in Puglia!
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Messaggio inserito da Oblionero
So di per certo che a Brindisi è in vigore un programma di reinserimento controllato, ma non ricordo dove l'ho letto.
E' importante anche da parte dei piccoli allevatori cercare di mantenere "pure" le tarte in possesso non farle "ibridare" fra esemlari di diversa origine geografica chissà magari in futuro anche noi piccoli allevatori possiamo contribuire...
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Messaggio inserito da antoCitazione:
Messaggio inserito da DelorenziDanilo
Anto il tartaclubitalia è da anni che pensa al ripopolamento in natura, come però dice giustamente tartamimmi prima di liberare in natura esemplari è importante avere certezza delle sue origini, altrimenti rischiamo di fare solo danni.
Altro discorso vero è anche quello di Rita, per il discorso della diffusione di malattie.
Nel frattempo stiamo cercando di allevare esemplari non ibridati in modo che un domani la cosa sia possibile, progetto che diventerà ancora più fattibile se riusciremo a realizzare il parco dedicato di cui si parla tanto. (..non ne parliamo solo.. ci stiamo impegnando in concreto per realizzarlo veramente).
Se riusciremo a dare luce a questo parco, sarà più semplice portare a termine certe iniziative, anche perchè avremmo a disposizione strutture, collaborazioni con veterinari specializzati, esemplari da riprodurre senza troppi problemi di spazio (ora pochi di noi possono allevarne tante e tenerle tutte per il futuro parco)..
insomma.. le iniziative ci sono, speriamo con il contributo di tutta l'associazione di portarle avanti..
Danilo si sptrebbe sapere di più su questo proggetto?
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