legislazione per detenzione testudo

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macci
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legislazione per detenzione testudo

Messaggioda macci » mer mar 11, 2009 6:38 pm

ciao a tutti! penso di sapere gia' la risposta alla domanda che vi sottoporro' ma ci provo lo stesso. Qualcuno sa' dirmi se esiste (oltre naturalmente il forum e il sito del tartaclub),una fonte o meglio una "sorta di vadecum" che raccolga in maniera sintetica, semplice alla comprensione di chi neofita come me si sta' avvicinando al "tartamondo",le regole di come comportarsi al momento dell'acquisto di una testudo, nel caso specifico quelle in allegato A, quale thh thb, greche, marginate...??
mi spiego meglio: quali sono sono i doveri del venditore e quelli dell'acquirente per una corretta detenzione? un negoziante una volta mi ha rilasciato cites giallo sloveno, microchip e dichiarazione di vendita ai fini cites, no foto per un th nata nel 2000; un altro solo il cites giallo tedesco e le foto (che non ho mai aggiornato, si tratta di una th nata nel 98, l'anno del 2002 e' quello delle foto allegate). L'ultimo "il furbo" penso, mi ha proposto per l'acquisto di una thb una semplice dichiarazione di vendita ai fini cites che avrebbe riportato i suoi dati, quelli del compratore e solo il riferimento del n. documento cites, dicendomi che non era in grado di fornirmi l'originale foglio giallo. Ho fatto notare che non mi sembrava corretto, ma lui mi ha rassicurato che e' regolare questo tipo di vendita. Inoltre tutti e 3 mi hanno detto che non dovevo comunicare nulla alla forestale. E' bene precisare che non ho alcun interesse ne' a vendere ne' a cedere gratuitamente eventuali e futuri esemplari (ad oggi non ho ancora avuto la gioia di vedere nascere pargoli) mi chiedo quindi, per concludere, se per la semplice detenzione bastano i documenti citati o anche l'eventuale comunicazione alla forestale. Nel caso nascessero delle babies sempre premettendo che non le cedero' in alcun modo cosa devo fare?
Scusate il lunghissimo post, ma nonostante abbia letto i vari post nella sezione normativa del forum e la legislazione con i diversi decreti nel sito del tartaclub, ho un po', anzi tanta confusione (sicuramente non ho studiato bene ed abbastanza!!!). Il mio desiderio e' di partire col piede giusto per poi imparare, come penso molti di voi hanno conquistato con l'esperienza e lo studio.
Anche i libri non mi hanno aiutato per nulla nell'argomento, almeno quelli che ho letto, se qualcuno ne ha qualcuno da suggerire sara' graditissimo!:)
Grazie a tutti per la pazienza:0:I se siete arrivati alla fine del mio papiro e per le eventuali risposte.;):)
simona

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tartamau
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Messaggioda tartamau » mer mar 11, 2009 7:32 pm

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Messaggio inserito da macci

ciao a tutti! penso di sapere gia' la risposta alla domanda che vi sottoporro' ma ci provo lo stesso. Qualcuno sa' dirmi se esiste (oltre naturalmente il forum e il sito del tartaclub),una fonte o meglio una "sorta di vadecum" che raccolga in maniera sintetica, semplice alla comprensione di chi neofita come me si sta' avvicinando al "tartamondo",le regole di come comportarsi al momento dell'acquisto di una testudo, nel caso specifico quelle in allegato A, quale thh thb, greche, marginate...??
mi spiego meglio: quali sono sono i doveri del venditore e quelli dell'acquirente per una corretta detenzione? un negoziante una volta mi ha rilasciato cites giallo sloveno, microchip e dichiarazione di vendita ai fini cites, no foto per un th nata nel 2000; un altro solo il cites giallo tedesco e le foto (che non ho mai aggiornato, si tratta di una th nata nel 98, l'anno del 2002 e' quello delle foto allegate). L'ultimo "il furbo" penso, mi ha proposto per l'acquisto di una thb una semplice dichiarazione di vendita ai fini cites che avrebbe riportato i suoi dati, quelli del compratore e solo il riferimento del n. documento cites, dicendomi che non era in grado di fornirmi l'originale foglio giallo. Ho fatto notare che non mi sembrava corretto, ma lui mi ha rassicurato che e' regolare questo tipo di vendita. Inoltre tutti e 3 mi hanno detto che non dovevo comunicare nulla alla forestale. E' bene precisare che non ho alcun interesse ne' a vendere ne' a cedere gratuitamente eventuali e futuri esemplari (ad oggi non ho ancora avuto la gioia di vedere nascere pargoli) mi chiedo quindi, per concludere, se per la semplice detenzione bastano i documenti citati o anche l'eventuale comunicazione alla forestale. Nel caso nascessero delle babies sempre premettendo che non le cedero' in alcun modo cosa devo fare?
Scusate il lunghissimo post, ma nonostante abbia letto i vari post nella sezione normativa del forum e la legislazione con i diversi decreti nel sito del tartaclub, ho un po', anzi tanta confusione (sicuramente non ho studiato bene ed abbastanza!!!). Il mio desiderio e' di partire col piede giusto per poi imparare, come penso molti di voi hanno conquistato con l'esperienza e lo studio.
Anche i libri non mi hanno aiutato per nulla nell'argomento, almeno quelli che ho letto, se qualcuno ne ha qualcuno da suggerire sara' graditissimo!:)
Grazie a tutti per la pazienza:0:I se siete arrivati alla fine del mio papiro e per le eventuali risposte.;):)
simona


Sarò "sintetico": l'animale deve essere SEMPRE accompagnato da Cites. Esso può essere con o senza foto (in questo caso deve comunque indicare il numero di microchip).
Non esiste che il cites non accompagni l'animale in quanto è come se fosse il suo passaporto di identità.
Avere il cites, non è esclusiva di chi vuole vendere gli animali, anche perchè è l'unico documento che dà al proprietario il diritto di possesso dell'animale. Altre cose, nella migliore delle ipotesi solo il diritto alla detenzione e nulla più. Qui purtroppo c'è chi ci specula sopra perchè "fa fatica" ad essere nella legalità e non è che poi si comporta nella realtà come dovrebbe... E qui mi fermo.
Il mio personale consiglio è quello comunque di pretendere ed avere tutti i documenti dell'animale (cites giallo intendo). Se è pur vero che adesso non si ha problemi di numero, un giorno magari non lontano questo problema si presenterà e non ci sono alternative. Ti faccio un esempio: tu hai una tartaruga con cessione gratuita e ti devi trasferire cosa fai te le porti dietro? Non puoi perché devi chiedere preventivamente autorizzazione alla forestale (non vorrei sbagliarmi ma forse la domanda dovrebbe essere inoltrata a Roma alla commissione scientifica) che sicuramente verrà concessa, ma quanto ci vuole? E comunque ha un costo!
Ti scocci o non le puoi più tenere, che fai? Bene, una domanda con la quale richiedi alla commissione scientifica il cambio di residenza degli animali presso altro allevatore, paghi ed in teoria non puoi richiedere nulla a chi le prenderà. Passano mesi...
Richiedi il Cites giallo e non avrai problemi!

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mer mar 11, 2009 11:02 pm

Aggiungo a quanto detto da Tartamau riguardo ai paesi che hai nominato che sia i cites sloveni che quelli tedeschi che quelli di tutti gli altri paesi europei CEE sono regolari, che quelli sloveni normalmente riportano solo il microchip ( niente foto) perché gli esemplari provenienti da quel paese sono quasi sempre di oltre 5 anni e i cites sono quelli definitivi, quindi il solo microchip è sufficiente, mentre quelli di provenienza tedesca sono esemplari di età inferiore ai 5 anni, inserire il microchip è impossibile e il marcaggio identificativo è la foto, ma in questo caso ci si deve ricordare di rinnovare il cites ogni anno fino al compimento del 5° anno di età. Non esistono libri che spiegano la legge, ma esiste la legge o meglio i regolamenti europei che determinano le regole. I reg. di riferimento sono:
Regolamento (CE) 338/97 ed in particolare gli art.7;8;9;
" (CE) 865/2006 art.54 - questo soprattutto è l'ultimo articolo di riferimento che ci riguarda quando viene nominato nel parere della Commissione per gli esemplari in richiesta ( conforme o non conforme art.54)
Legge 150/92.
Puoi scaricare tutto da internet e studiarlo, se vuoi. I cites, fogli di colore giallo, sono uguali per tutta l'Europa. Molto importante, in alto a destra al punto 9, ORIGINE, ci deve essere scritto D. Nessuna altro documento permette la " proprietà " e lo scambio commerciale di una tartaruga in allegato A . Il documento, come detto da Tartamau, accompagna sempre l'animale, quindi diffidate dei commercianti che vi dicono che vi faranno pervenire il documento in seguito.Se non lo hanno subito, vuol dire che non ce l'hanno e che l'animale è di provenienza illecita.

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beppe56
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Messaggioda beppe56 » gio mar 12, 2009 2:06 pm

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Aggiungo a quanto detto da Tartamau riguardo ai paesi che hai nominato che sia i cites sloveni che quelli tedeschi che quelli di tutti gli altri paesi europei CEE sono regolari, che quelli sloveni normalmente riportano solo il microchip ( niente foto) perché gli esemplari provenienti da quel paese sono quasi sempre di oltre 5 anni e i cites sono quelli definitivi, quindi il solo microchip è sufficiente, mentre quelli di provenienza tedesca sono esemplari di età inferiore ai 5 anni, inserire il microchip è impossibile e il marcaggio identificativo è la foto, ma in questo caso ci si deve ricordare di rinnovare il cites ogni anno fino al compimento del 5° anno di età. Non esistono libri che spiegano la legge, ma esiste la legge o meglio i regolamenti europei che determinano le regole. I reg. di riferimento sono:
Regolamento (CE) 338/97 ed in particolare gli art.7;8;9;
" (CE) 865/2006 art.54 - questo soprattutto è l'ultimo articolo di riferimento che ci riguarda quando viene nominato nel parere della Commissione per gli esemplari in richiesta ( conforme o non conforme art.54)
Legge 150/92.
Puoi scaricare tutto da internet e studiarlo, se vuoi. I cites, fogli di colore giallo, sono uguali per tutta l'Europa. Molto importante, in alto a destra al punto 9, ORIGINE, ci deve essere scritto D. Nessuna altro documento permette la " proprietà " e lo scambio commerciale di una tartaruga in allegato A . Il documento, come detto da Tartamau, accompagna sempre l'animale, quindi diffidate dei commercianti che vi dicono che vi faranno pervenire il documento in seguito.Se non lo hanno subito, vuol dire che non ce l'hanno e che l'animale è di provenienza illecita.




Scusami Sandra, approfitto della tua gentilezza e chiarezza per farti una domanda, ho sentito parlare anche di un registro di detenzione e quindi ti chiedo chi è tenuto ad avere questo registro?
Per esempio se io ho comprato 4 tarta con CITES e sono tutti maschi nel caso volessi venderne 2 devo prima munirmi di registro o non è necessario.
Ciao

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macci
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Messaggioda macci » gio mar 12, 2009 2:18 pm

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Aggiungo a quanto detto da Tartamau riguardo ai paesi che hai nominato che sia i cites sloveni che quelli tedeschi che quelli di tutti gli altri paesi europei CEE sono regolari, che quelli sloveni normalmente riportano solo il microchip ( niente foto) perché gli esemplari provenienti da quel paese sono quasi sempre di oltre 5 anni e i cites sono quelli definitivi, quindi il solo microchip è sufficiente, mentre quelli di provenienza tedesca sono esemplari di età inferiore ai 5 anni, inserire il microchip è impossibile e il marcaggio identificativo è la foto, ma in questo caso ci si deve ricordare di rinnovare il cites ogni anno fino al compimento del 5° anno di età. Non esistono libri che spiegano la legge, ma esiste la legge o meglio i regolamenti europei che determinano le regole. I reg. di riferimento sono:
Regolamento (CE) 338/97 ed in particolare gli art.7;8;9;
" (CE) 865/2006 art.54 - questo soprattutto è l'ultimo articolo di riferimento che ci riguarda quando viene nominato nel parere della Commissione per gli esemplari in richiesta ( conforme o non conforme art.54)
Legge 150/92.
Puoi scaricare tutto da internet e studiarlo, se vuoi. I cites, fogli di colore giallo, sono uguali per tutta l'Europa. Molto importante, in alto a destra al punto 9, ORIGINE, ci deve essere scritto D. Nessuna altro documento permette la " proprietà " e lo scambio commerciale di una tartaruga in allegato A . Il documento, come detto da Tartamau, accompagna sempre l'animale, quindi diffidate dei commercianti che vi dicono che vi faranno pervenire il documento in seguito.Se non lo hanno subito, vuol dire che non ce l'hanno e che l'animale è di provenienza illecita.



ciao sandra, in merito al punto 9 del cites: in quello tedesco che riporta solo foto no microchip c'e' la C (al punto 10 vedo che proviene dalla Slovenia) che significa?
mentre quello sloveno che non riporta foto ma microchip al punto 9 riporta la lettera D, come dicevi tu.
vorrei anche chiederti ma e' grave non aver aggiornato le foto datate 2002 dell'esemplare nato nel 1998 ed acquistato nel 2003?

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tartamau
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Messaggioda tartamau » ven mar 13, 2009 9:11 am

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Aggiungo a quanto detto da Tartamau riguardo ai paesi che hai nominato che sia i cites sloveni che quelli tedeschi che quelli di tutti gli altri paesi europei CEE sono regolari, che quelli sloveni normalmente riportano solo il microchip ( niente foto) perché gli esemplari provenienti da quel paese sono quasi sempre di oltre 5 anni e i cites sono quelli definitivi, quindi il solo microchip è sufficiente, mentre quelli di provenienza tedesca sono esemplari di età inferiore ai 5 anni, inserire il microchip è impossibile e il marcaggio identificativo è la foto, ma in questo caso ci si deve ricordare di rinnovare il cites ogni anno fino al compimento del 5° anno di età. Non esistono libri che spiegano la legge, ma esiste la legge o meglio i regolamenti europei che determinano le regole. I reg. di riferimento sono:
Regolamento (CE) 338/97 ed in particolare gli art.7;8;9;
" (CE) 865/2006 art.54 - questo soprattutto è l'ultimo articolo di riferimento che ci riguarda quando viene nominato nel parere della Commissione per gli esemplari in richiesta ( conforme o non conforme art.54)
Legge 150/92.
Puoi scaricare tutto da internet e studiarlo, se vuoi. I cites, fogli di colore giallo, sono uguali per tutta l'Europa. Molto importante, in alto a destra al punto 9, ORIGINE, ci deve essere scritto D. Nessuna altro documento permette la " proprietà " e lo scambio commerciale di una tartaruga in allegato A . Il documento, come detto da Tartamau, accompagna sempre l'animale, quindi diffidate dei commercianti che vi dicono che vi faranno pervenire il documento in seguito.Se non lo hanno subito, vuol dire che non ce l'hanno e che l'animale è di provenienza illecita.



ciao sandra, in merito al punto 9 del cites: in quello tedesco che riporta solo foto no microchip c'e' la C (al punto 10 vedo che proviene dalla Slovenia) che significa?
mentre quello sloveno che non riporta foto ma microchip al punto 9 riporta la lettera D, come dicevi tu.
vorrei anche chiederti ma e' grave non aver aggiornato le foto datate 2002 dell'esemplare nato nel 1998 ed acquistato nel 2003?



Ti rispondo, anche se non sono Sandra... All'inizio la fonte commerciale era la C, sostituita con la D. Cites recenti hanno tutti la D, quelli un po' vecchiotti la C. Diciamo che potrebbe essere un problema. I cites per giovani tartarughe (come quelli tedeschi) andrebbero rinnovati sino al quinto anno di età, se non è stato fatto decadono e danno unicamente diritto al possesso. Ti consiglio di consultarti con l'ufficio Cites della tua zona e provvedere al rinnovo (che a questo punto mi pare improbabile ti sia possibile), che eventualmente comporterà la conversione della lettera C in fonte D. Purtroppo, pur di vendere molti allevatori "dimenticano" di informare l'acquirente degli obblighi di leggeV


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