Messaggioda Tortugo » mar gen 15, 2008 5:38 pm
E' possibile che la cosa sia esatta, considerando che passano gran parte del tempo infossate nel fango queste tartarughe, e nel fango, soprattutto in uno strato abbastanza spesso, si creano zone anossiche. Bisognerebbe valutare se all'interno di queste zone anossiche non possano trovarsi organismi che vivono benissimo in anaerobiosi e che potrebbero danneggiare il "carapace" di queste tartarughe.
Nel senso che: l'esperimento è andato bene, perchè l'argilla era fresca, appena presa, e nelle zone anossiche non si erano sviluppate già colonie di microrganismi. Ciò si traduce nel fatto che i miceti (e quindi le micosi, o batteriosi più raramente) che erano presenti sul "carapace" delle tue tartarughe sono morti a causa dell'assenza di ossigeno.
Ma allevare queste tartarughe con un fondo di argilla molto spesso potrebbe creare altri danni, poichè sostanze di rifiuto presenti nell'acqua (avanzi di cibo o deiezioni delle tartarughe stesse) potrebbero dal luogo proprio in queste zone anossiche all'instaurarsi di microrganismi potenzialmente patogeni. E quando le tartarughe sono affondate nell'argilla potrebbero avere altri tipi di danni!
Sono stato troppo lungo...tutto questo per dire, in poche parole, secondo me, che allevarle in acquario con un substrato particolarmente spesso e di tipo fangoso potrebbe dar luogo all'insorgenza di altri tipi di patologie a lungo andare, se non si ricorre ad importanti opere di pulizia del fondo. In natura il fondo si mantiene piuttosto pulito, ma in acquario difficilmente si riescono a ricreare le condizioni ideali per l'allevamento di queste tartarughe. Bisogna ricorrere a frequenti cambi e soprattutto manovre di pulizia del fondo, che diventano particolarmente difficili nel caso in cui ci si trova di fronte ad un substrato fangoso o comunque di una granulometria particolarmente sottile (tipo sabbia di fiume o di mare).