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Ogni estate, come arrivo al mio soggiorno estivo sull'Argentario, uno dei miei primi giri è quello di rivolgermi alla pro Loco di Orbetello per procurarmi fogli con la descrizione di eventi e depliant per eventuali gite da fare nelle giornate in cui il mare non è bello o per alternare lo scenario per i miei figli. Quest'anno tra i vari depliant colorati e accattivanti, mi capita uno che riproduce foto di tartarughe, cicogne e asinelli: Centro Europeo per la salvaguardia delle tartarughe e cicogne CARAPAX a Massa Marittima.
Il depliant scritto in cinque lingue descrive così il centro: Carapax è un luogo unico in Europa dove tantissime tartarughe, grandi e piccole, italiane ed esotiche vengono accolte, studiate, riprodotte, rimpatriate e reintrodotte in natura Il centro è aperto al pubblico che vi può passeggiare tra alberi secolari lungo un bellissimo percorso dove s'incontrano le nostre tartarughe mediterranee terrestri e d'acqua. Per i bambini c'è un parco giochi attrezzato ed un luogo per il pic-nic. Si vede in diretta la clinica delle tartarughe, l'incubazione delle uova, la nascita dei piccoli, la maternità. Volontari e studenti danno le spiegazioni necessarie e c'è anche il cinema-bar delle tartarughe. Nella zona "esotica" si vedono le tartarughe giganti del Sahel e tartarughe azzannatrici, tartarughe alligatori e tartarughe amazzoniche dalle zampe rosse.
Mio figlio maggiore di 5 anni e mezzo è particolarmente attratto dagli animali e come vede il depliant comincia la mia lenta agonia visto che ci voleva andare.
Finalmente arriva una giornata uggiosa, tutto coperto e in un battibaleno preparo un pranzo al sacco e via per questo Centro che oltretutto ospita la più grande voliera d'Italia con una colonia di cicogne bianche.
Seguendo i limiti orari impiego circa due ore per arrivare a Massa Marittima, e mentre siamo in viaggio il tempo stava cambiando tramutandosi in una splendida giornata d'agosto con un sole a picco sulle nostre teste; certo non il massimo per vedere degli animali!!
Il Centro si raggiunge facilmente, si seguono le indicazioni per Massa Marittima e poi con due o tre segnali che indicano Centro tartarughe o Centro cicogne, dalla via centrale quasi a ridosso di Massa, si svolta su una strada di campagna, in un primo momento si vede solamente una grande rete verde dove un traliccio di ferro la fa alzare fino a 25 metri da terra, poi un segnale ti fa risvoltare a sinistra su una strada sterrata che porta al parcheggio.
Nella biglietteria in legno, invasa da depliant e souvenir tutti che come soggetto hanno ovviamente la tartaruga, alle ore 13:00 finalmente compriamo per €17,00 il biglietto famiglia (eravamo in 4 con mio figlio piccolo di 2 anni e mezzo) da un ragazzo verosimilmente tedesco, che sorrideva tantissimo, e garbatamente ci faceva notare che se portavamo borse all'interno del centro poi dovevamo farle vedere al momento dell'uscita per evitare come in passato già era successo di furti di animali. Ok, non ci sono problemi rispondiamo ed entriamo nel Centro diretti all'area pic-nic per trovare riparo dal sol leone che ci sta arrostendo.
Il Centro è ben strutturato, un ampio sentiero sterrato con transenne in legno gira tutto in torno al percorso da fare, varie piantine formato gigante sono disseminate un pò dovunque per dirvi dove vi trovate: I recinti delle tartarughe presentano cartelli con la foto e le varie spiegazioni della specie, all'interno ci sono delle piccole casette in legno dove gli animaletti possono rifuggiarsi dal caldo e per la notte.
L'area giochi attigua al posto per poter fare i pic-nic ha due altalene, una casetta e un percorso con lo scivolo, l'area pic-nic presenta una struttura in legno molto bella, con tavoli e poltroncine in legno particolarmente piacevoli e comode, l'unico svantaggio un microscopico seccio per l'immondizia.
Vicino al bar ci sono i bagni e una stanza dove si trova un televisore che proietta un filmato di circa 8 minuti, le pareti della stanza presentano pannelli con articoli e foto dell'attività del centro, molto particolare i nidi delle rondini sulle travi di legno del soffitto che offrivano le emozionanti giravolte svolazzanti dei loro inquilini.
Proseguendo sul sentireo si vedono molte altre specie di tartarughe e si entra in un boschetto, alla fine si sbuca davanti alla voliera delle cicogne bianche.
La voliera è grande quanto un campo di calcio dove si possono vedere da vicino (visto che si può entrare) e constatare di persona la grandezza dei loro immensi nidi e alle ore 18:00 si può assistere ai loro pasti.
Difronte alla voliera si può contare su due "magnifiche" fontanelle con acqua fresca del torrente sottostante, che sono una vera benedizione in giornate afose come quella nostra e su due tavoli molto spartani per un pic-nic con vista sulle cicogne e asinelli.
Da questo punto inizia la sezione delle tartarughe d'acqua; in serre di vetro ci sono tutte le tartarughe d'Italia suddivise per regione e con il loro habitat naturale riprodotto in miniatura. Poi ci sono le tartarughe azzannatrici, sono tantissime di tutte le dimensioni nascoste tra i canneti, e qui ho avuto seria difficoltà nel trattenere i mie figli (che comunque alla fine hanno scavalvato la recinzione e sono arrivati alla riva dell'acqua per vedere meglio gli animali). Dovevate vedere come sono corse immediatamente e come seguivano ogni movimento che facevano i bambini!! Poi con due urlacci sono ritornati sul sentiero, ma che difficoltà proseguire il sentiero consigliato con due pargoli ostili che volevano tornare dalle "ughe" come diceva il piccolo!
Poi risalendo una ripida salita, ma per nostra fortuna sotto il boschetto che donava un minimo di refriggerio, si arriva alla zona dove si possono vedere le tartarughe appena nate e ce ne sono di piccolissime!!!
Alle 17:00 stavamo andando via e sfranti dal grande caldo e dal sole implacabile abbiamo deciso di non aspettare il pasto delle cicogne!!
Sicuramente è un centro estremamante interessante e può piacere ai bambini, ma certo dovrebbe essere un po più curato e seguito, calcolate che la visita è stata fatta il 4 di agosto e quindi se vogliamo nel momento di maggior affluenza e conseguentemente dovrebbe essere al suo massimo; invece.......
Il primo punto è che: essendo le tartarughe animali non certamente alti, non si possono lasciar nelle loro zone erbacce talmente alte e incolte da poter leggere solo il cartello della descrizione dell'animale che dovresti vedere e così succede soprattutto nel posto delle tartarughe giganti.
Nell'area giochi dove notoriamente dovrebbero starci i bambini erano accatastati dei grossi rotoli con del filo spinato e lunghissime canne che sono pericolosissime.
Il bar è rimasto chiuso per tutto il tempo pur essendo una giornata caldissima e quindi non so dirvi di più.
Ultimo appunto da fare è per l'area delle tartarughe d'acqua Italiane, molto bella e ben strutturata, ma certo non alla portata di bambino visto che tutto il perimetro frontale (forse per non farle spaventare) è coperto dalle cannucciate e quindi per ogni vasca dovevo sollevare a turno i miei figli e vi assicuro che ne avrei veramente fatto a meno.
Abbiamo visto molti ragazzi dall'aspetto più vario che all'improvviso oltrepassavano luoghi interdetti al pubblico, da come parlavano erano provenienti da molti paesi diversi e quindi come idea una cosa molto simpatica, ma peccato che nessuno di loro sia comparso più di un minuto per potergli far qualche domanda più dettagliata su dove potevamo vedere degli animali descritti sulla cartina ma che sembravano inesistenti.
Comunque rimane una visita interessantissima, dove i miei figli si sono divertiti moltissimo, ed è stato istruttivo vedere quante tartarughe abbiamo nel nostro paese e di come possono essere diverse da una regione all'altra.
Non portate passeggini perchè tanto sarebbe impossibile poterli usare all'interno del giro dato che si devono fare delle salite e dei gradoni grandi e lunghi durante una discesa.