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Messaggio inserito da Carmen
Ma chi ha mai abbandonato hermanni o marginate?
Le trachemys hanno bisogno di un laghetto ed in casa puzzano da morire, ma chi le vuole?
Spiegami perchè mai uno dovrebbe abbandonare una margi adulta o una hermanni.
Come fai a fare un paragone simile?
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Messaggio inserito da Carmen
Per Maurizio,
per adesso come sai non posso nemmeno pensare di richiedere i CITES, ma se un giorno potessi farlo prenderò in considerazione le tue proposte d'aiuto, ne avrò certamente bisogno.
Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?
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Messaggio inserito da Carmen
Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?
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Messaggio inserito da Ivana ToCitazione:
Messaggio inserito da Carmen
Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?
Faccio anch'io una domanda scema: il lettore può anche servire per capire se il microcip si è spostato?
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Messaggio inserito da sancar48
Scusate, ho capito male? Ma il microchip non andrebbe inserito anche nei soggetti in cessione, oltre che nei riproduttori e con riconoscimento dei genitori di ogni tartaruga in cessione? Se si tratta di inserirlo solo nei riproduttori si può fare sacrificando un numero limitato di esemplari, altrimenti....Non ho capito poi se ci sono statistiche sulla durata del funzionamento dei microchip, magari provienti dai paesi che lo usano da tempo.
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Messaggio inserito da platysternon
X Carmen: spero sia come dici visto che son più ingombranti di una trachemys e che negli ultimi anni stan diventando veramente tante.Lo spero proprio perchè con tutte quelle che ci saran in circolazione i prezzi si abbasseranno bruscamente pur di darle via e chiunque le comprerà, ripeto chiunque, come quelli che prendon trachemys per sfizio
Citazione:!° risposta- Il dna serve a riconoscere i figli dei riproduttori: se corrisponde a due qualunque dei riproduttori è ovvio che è figlio loro, cioè di riproduttori in cattività e legalmente detenuti. Evita di dover tenere i riproduttori divisi a coppie e puo' essere fatto al momento della cessione per il solo soggetto in cessione. Il costo può essere basso, perché è quello iniziale, la base, il lavoro più oneroso per il laboratorio. Dopo è quasi routine, quindi viene suddiviso fra i richiedenti, più siamo meno costa, più saremo meno costerà fino a diventare quasi un guadagno puro dell'analista. Per ora il preventivo ad occhio di Firenze per un num. non inferiore a 100 richieste è di circa 30,35 €, potrebbe abbassarsi.I laboratori universitari attrezzati sono sparsi in tutta Italia,la spedizione di un campione da una regione non attrezzata a una attrezzata pochi € . Il prelievo è semplice, basta imparare a raschiare poche cellule di mucosa o altro e metterlo negli appositi contenitori( grandezza circa di un vetrino) e attualmente viene effettuato anche da paesi lontani(Asia, Somalia ecc)in piena sicurezza. Come fai da te è più semplice che iniettare un microchip .Ovviamente per i proprietari che si trovano in regioni non attrezzate è più costoso che per gli altri.Già adesso, in caso di sospetta detenzione, può essere richiesta dall'organo di controllo la prova del dna, a carico dell'allevatore e su tutti gli esemplari dell'allevamento. L'onere della prova è a carico del sospettato ( illegittimamente). Il numero dei controlli non è mai stato e mai sarà alto, causa la carenza di organico, quale che sia il metodo adottato.I soldi pubblici provengono dalle tasse, anche da quelle pagate dagli allevatori e non sono una beneficienza ma un fondo per finanziare il pubblico interesse, quale esso sia.
Messaggio inserito da jack
mi scuso per l'arroganza. non ho letto bene i vostri post perchè sono lunghi e oggi ho poco tempo; però ho qualche domanda: 1) ho dei certificati con il dna e delle tartarughe. Come caspita faccio ad abbinare il certificato giusto alla tartaruga giusta? la devo marcare? se il marcaggio tiene, cosa cappero me ne faccio del dna ??? 2) sto dna quanto costa ?? quante zone del nostro Paese non sono attrezzate per ricevere l'utente che voglia far analizzare le tartarughe??? 3) la forestale cosa deve??? deve sequestrare l'animale e il certificato e mandarli ad analizzare ??? con i soldi pubblici ?????? quanti controlli deve fare all'anno ?????? .... ma perfavore .....
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