Proposte del TCI x CITES

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » gio mar 29, 2007 6:01 pm

e noi dovremmo pagare le tasse per mandare in giro degli agenti ( con i relativi mezzi) a far prelievi alle tartarughe ??????? ma parliamo ancora sul serio ??????????

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platysternon
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Messaggioda platysternon » gio mar 29, 2007 7:15 pm

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e noi dovremmo pagare le tasse per mandare in giro degli agenti ( con i relativi mezzi) a far prelievi alle tartarughe ??????? ma parliamo ancora sul serio ??????????



ti correggo scusami è:e noi dovremmo pagare le tasse per mandare in giro degli agenti ( con i relativi mezzi) a far prelievi alle tartarughe e a farci multare per una cifra scritta male???????

la precisione prima di tutto.:D

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio mar 29, 2007 8:22 pm

Hai presente quanto sono piccoli i microchip? Vallo a ritrovare nel corpo di un animale deceduto....
[/quote]



se è vero che non si sposta non credo sia poi così difficile ritrovarlo quando uno sa dove è stato impiantato!
poi se hai il lettore( il microcops non muore con l'animale)lo ritrovi sempre

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » gio mar 29, 2007 8:26 pm

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A proposito del DNA, vorrei aggiungere:

ammesso che da qualche parte, in via sperimentale o per studio ecc possano rilevare il DNA delle tartarughe, ma non vi sembra alquanto improbabile che la forestale si metta a fare controlli a campione venendo fino a casa vostra a prelevare il dna dai genitori e dai figli per provare che effettivamente i figli sono figli di quei riproduttori e non di altri?

Ma con tutti i problemi seri che ci sono, di bracconaggio ecc, sarebbe davvero plausibile un controllo in stile CSI per delle tartarughine nate in cattività?


il DNA lo paghi te, se sbagli lo sai quanti euro saresti costretta a pagare?Penso che nonostante tutto sia una cosa che rende bene!

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Sandra
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Messaggioda Sandra » gio mar 29, 2007 10:18 pm

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Messaggio inserito da jack

e noi dovremmo pagare le tasse per mandare in giro degli agenti ( con i relativi mezzi) a far prelievi alle tartarughe ??????? ma parliamo ancora sul serio ??????????



ti correggo scusami è:e noi dovremmo pagare le tasse per mandare in giro degli agenti ( con i relativi mezzi) a far prelievi alle tartarughe e a farci multare per una cifra scritta male???????

la precisione prima di tutto.:D




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Sandra
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Messaggioda Sandra » gio mar 29, 2007 10:29 pm

Cosa significa esattamente il punto 1/a art.48 del regolamento CE 865/2006 relativo agli esemplari esentati in ragione di una delle seguenti circostanze...sono stati acquisiti o introdotti......quando le disposizioni relative......non erano loro applicabili; L 166/14 Gazzetta Uff. UE 19.6.2006. Agostino me lo puoi spiegare?

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tartamau
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Messaggioda tartamau » ven mar 30, 2007 6:52 am

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Cosa significa esattamente il punto 1/a art.48 del regolamento CE 865/2006 relativo agli esemplari esentati in ragione di una delle seguenti circostanze...sono stati acquisiti o introdotti......quando le disposizioni relative......non erano loro applicabili; L 166/14 Gazzetta Uff. UE 19.6.2006. Agostino me lo puoi spiegare?



La risposta è semplice. Questo articolo ti dice che una tartaruga ha origine certa, ma la devi provare, se è stata acquisita nel rispetto della normativa vigente. Se dimostri di averla prima del 1979, quando l'Italia ha ratificato il primo trattato Cites, sei in regola. Da quella data era già proibito raccogliere e commerciare in tartarughe.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » ven mar 30, 2007 4:08 pm

Ma chi è che può dimostrare una cosa simile?

Per quanto riguarda il pagamento delle spese del DNA, non capsico perchè debbano essere a nostro carico...non siamo noi a dover dimostrare che le piccole per cui richiediamo il CITES sono figlie dei riproduttori col microchip,
casomai sono loro a dover dimostrare il contrario se vogliono multarci.

E' così in ogni processo legale, se tu mi accusi di una cosa, devi portare le prove della mia colpevolezza, non sono io che devo portsre le prove della mia innocenza...

Non vedo perchè in questo caso debba essere il contrario.

Inoltre le spese legali sono a carico della parte che perde , se si dimostra che io ho ragione e che le tarte sono in regola, le spese per tutto il procedimento le paga chi voleva dimostrare il contrario.

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Messaggioda tartamau » ven mar 30, 2007 4:11 pm

Segue.....

E' possibile tuttavia andare in deroga a tutte le limitazioni purchè l'autorità Cites dello stato firmatario ritenga che vi siano motivi validi, sempre comunque previsti dalla normativa. Per quello che ci riguarda, un motivo di deroga può essere il considerare l'allevamento in cattività delle nostre Testudo come fonte di benefici per le popolazioni selvatiche.

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Messaggioda tartamau » ven mar 30, 2007 6:20 pm

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Cosa significa esattamente il punto 1/a art.48 del regolamento CE 865/2006 relativo agli esemplari esentati in ragione di una delle seguenti circostanze...sono stati acquisiti o introdotti......quando le disposizioni relative......non erano loro applicabili; L 166/14 Gazzetta Uff. UE 19.6.2006. Agostino me lo puoi spiegare?



Ti ho inviato un messaggio privato per avere notizie sui test del Dna

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Messaggioda ottilia04 » ven mar 30, 2007 6:23 pm

Novita' da Roma?

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Messaggioda Sandra » ven mar 30, 2007 10:57 pm

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Cosa significa esattamente il punto 1/a art.48 del regolamento CE 865/2006 relativo agli esemplari esentati in ragione di una delle seguenti circostanze...sono stati acquisiti o introdotti......quando le disposizioni relative......non erano loro applicabili; L 166/14 Gazzetta Uff. UE 19.6.2006. Agostino me lo puoi spiegare?



Ti ho inviato un messaggio privato per avere notizie sui test del Dna

Ti ho risposto tre volte, in ogni dove:D

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Messaggioda Sandra » ven mar 30, 2007 11:08 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Ma chi è che può dimostrare una cosa simile?

Per quanto riguarda il pagamento delle spese del DNA, non capsico perchè debbano essere a nostro carico...non siamo noi a dover dimostrare che le piccole per cui richiediamo il CITES sono figlie dei riproduttori col microchip,
casomai sono loro a dover dimostrare il contrario se vogliono multarci.

E' così in ogni processo legale, se tu mi accusi di una cosa, devi portare le prove della mia colpevolezza, non sono io che devo portsre le prove della mia innocenza...

Non vedo perchè in questo caso debba essere il contrario.

Inoltre le spese legali sono a carico della parte che perde , se si dimostra che io ho ragione e che le tarte sono in regola, le spese per tutto il procedimento le paga chi voleva dimostrare il contrario.

Ahimé, contro L'Amm. Pubblica non si combatte mai ad armi pari e non ti rimborsano proprio nulla, te lo dico per esperienza. Battaglie ne ho combattute molte, guerre ne ho vinte poche, i soldi ce li ho messi sempre tutti io

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Sandra
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Messaggioda Sandra » ven mar 30, 2007 11:13 pm

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Cosa significa esattamente il punto 1/a art.48 del regolamento CE 865/2006 relativo agli esemplari esentati in ragione di una delle seguenti circostanze...sono stati acquisiti o introdotti......quando le disposizioni relative......non erano loro applicabili; L 166/14 Gazzetta Uff. UE 19.6.2006. Agostino me lo puoi spiegare?



La risposta è semplice. Questo articolo ti dice che una tartaruga ha origine certa, ma la devi provare, se è stata acquisita nel rispetto della normativa vigente. Se dimostri di averla prima del 1979, quando l'Italia ha ratificato il primo trattato Cites, sei in regola. Da quella data era già proibito raccogliere e commerciare in tartarughe.

L'Italia ha ratificato nel '79 ma ha legiferato in proposito nel '92. Comunque grazie, dobbiamo solo aspettare le risposte della commissione.

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Ivana To
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Messaggioda Ivana To » mar apr 24, 2007 8:03 pm

Novità da Roma? Ancora nulla?


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