Proposte del TCI x CITES

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Carmen
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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 1:26 pm

Danilo, il problema è proprio quello: la legge non ti obbliga ad applicare il microchip, lo devi fare solo per poter VENDERE le piccole.
Mi adeguerò forse, ma forse preferirò non applicare niente e non vendere niente.

Ti sembra giusto che ci debbano passare le tarte per soddisfare una legge così stupida?
Secondo te, moralmente, applicargli il microchip le tutela da qualcosa?
gli serve? o serve a noi?
e quelle selvatiche da tutelare, in questo modo, sono tutelate?

Per il discorso scripta scripta ed hermanni libere c'è un'enorme differenza: le trachemys sono americane, le hermanni sono autoctone, io non ci vedo tutto questo problema se anche si avverasse di vederle abbandonate per strada...cosa secondo me alquanto improbabile: da che mondo è mondo sono sempre state prelevate in natura per finire nei giardini, non vedo il motivo per cui si dovrebbe invertire la situazione...anzi, magari succedesse, almeno nessuno romperebbe più le scatole a quelle povere selvatiche che sono rimaste!!!!!
Il motivo per cui le acquatiche finiscono nei fiumi lo sappiamo tutti: crescono a dismisura e la gente non le vuole più in casa a puzzare!!!
Non conosco nessuno che abbia abbandonato una terrestre ( a parte quando si sono spaventati per il pagamento della tassa ), ci sarà sempre chi le vuole ed inoltre per mantenerle basta un pezzo di giardino, tant'è vero che c'è chi ne ha centinaia e non ci pensa nemmeno ad abbandonarle, e nemmeno a regalarle.

E' vero che c'è chi le regala appena nate, ma io conosco solo gente che le regala senza documenti, è difficile che uno denunci le nascite e faccia le cessioni gratuite, con raccomandate che costano circa 3 euro l'una, completamente gratis.
Di solito non sono appassionati, è gente che se le ritrova in giardino senza nessuna fatica e non sà che farsene.
Il discorso cambia quando uno le alleva per passione, le fà nascere in incubatrice e denuncia la loro nascita.
Uno così che le regala tutte io non l'ho mai incontrato, ma forse qualcuno pieno di soldi o dagli ideali profondi esisterà anche....

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platysternon
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Messaggioda platysternon » dom mar 25, 2007 1:41 pm

Son fortunato ho la forestale a due passi:D

io ci vedo "solo" l'inquinamento genetico per quanto riguarda gli abbandoni...quelli che le prenderanno per sfizio le abbandoneranno come fan con le Trachemys, non gliene frega assolutamente nulla

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Carmen
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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 1:47 pm

Ma chi ha mai abbandonato hermanni o marginate?

Le trachemys hanno bisogno di un laghetto ed in casa puzzano da morire, ma chi le vuole?
Spiegami perchè mai uno dovrebbe abbandonare una margi adulta o una hermanni.
Come fai a fare un paragone simile?

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Carmen
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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 1:55 pm

Per Maurizio,
per adesso come sai non posso nemmeno pensare di richiedere i CITES, ma se un giorno potessi farlo prenderò in considerazione le tue proposte d'aiuto, ne avrò certamente bisogno.

Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?

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platysternon
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Messaggioda platysternon » dom mar 25, 2007 3:23 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Ma chi ha mai abbandonato hermanni o marginate?

Le trachemys hanno bisogno di un laghetto ed in casa puzzano da morire, ma chi le vuole?
Spiegami perchè mai uno dovrebbe abbandonare una margi adulta o una hermanni.
Come fai a fare un paragone simile?





Ullallà che caratterino, semplicemente perchè non san dove metterle(le trachemys han bisogno di un laghetto come le Testudo di un giardino), perchè si son stufati di pulirle, perchè non han un giardino, etc etc ma tu pensi che già non lo facciano?Abbandonano Terrapene, greche nabeulensis e ti ricordo che ai tempi delle denunce del 95/96 ne son state abbandonate parecchie.Non ci han pensato 2 volte ad abbandonarle per evitare di pagare 15000 lire figuriamoci quando si accorgono cosa mangiano da adulte o quando si accorgono come van tenute per evitare che puzzino come dici tu.

Fra parentesi solo in casa di chi non le tiene correttamente puzzano.

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tartamau
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Messaggioda tartamau » dom mar 25, 2007 4:11 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Per Maurizio,
per adesso come sai non posso nemmeno pensare di richiedere i CITES, ma se un giorno potessi farlo prenderò in considerazione le tue proposte d'aiuto, ne avrò certamente bisogno.

Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?



Ogni microchip ha un codice. Quando si hanno un numero di animali piccolo posso concordare con te, ma se tanto tanto si aumenta tu riusciresti ad essere sicura di attribuire il codice corrisponde a quella tartaruga.
La risposta non è banale: metti che nella richiesta di Cites sbagli erroneamente ad indicare i codici dei riproduttori, cosa succede?

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Ivana To
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Messaggioda Ivana To » dom mar 25, 2007 5:03 pm

Citazione:
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Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?


Faccio anch'io una domanda scema: il lettore può anche servire per capire se il microcip si è spostato?

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Carmen
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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 5:44 pm

[/quote]

Ullallà che caratterino, semplicemente perchè non san dove metterle(le trachemys han bisogno di un laghetto come le Testudo di un giardino), perchè si son stufati di pulirle, perchè non han un giardino, etc etc ma tu pensi che già non lo facciano?Abbandonano Terrapene, greche nabeulensis e ti ricordo che ai tempi delle denunce del 95/96 ne son state abbandonate parecchie.Non ci han pensato 2 volte ad abbandonarle per evitare di pagare 15000 lire figuriamoci quando si accorgono cosa mangiano da adulte o quando si accorgono come van tenute per evitare che puzzino come dici tu.

Fra parentesi solo in casa di chi non le tiene correttamente puzzano
.
[/quote]

E' che mi hai ricordato una demente animalista che cel'aveva con tutti gli allevatori ( mel'ha presentata Agostino, grazie :D ), che sosteneva che gli allevatori sono il principale pericolo per le tartarughe selvatiche, proprio per il motivo da te indicato: l'abbandono in natura!!!

Premesso che già avevo fatto notare che l'unica volta che hanno abbandonato tartarughe in giro fù per non pagare le 15 euro, o per la paura della multa, altrimenti da decenni chiunque avesse tartarughe se le teneva tranquillamente , quindi fù per colpa di una legge, non del fatto che veramente non le volevano più,
ora come ora, che la domanda di tartarughe autoctone supera di gran lunga la richiesta, che se per caso cerchi di vendere una neonata con la cessione gratuita a 70 euro, trovi anche chi te le compra ( ho conosciuto persone che lo hanno fatto ), che non trovi un'adulta in giro a meno di non pagarla 500, 600 euro..
mi spieghi come puoi pensare che la situazione possa capovolgersi al punto che queste bestiole che ora valgono mezzo milione di euro, te le ritrovi in giro per strada o buttate in campagna ad inquinare le autoctone ( quali poi?) che ancora sono rimaste???
Mi vuoi dire che solo legalizzando le vendite delle piccole succederebbe tutto questo? o cosa?
perchè credi che ora, vendute o regalate siano di meno di quento lo saranno in futuro?

Per quanto riguarda le trachemys certamente a chi le tiene bene non puzzano...ma chi le tiene bene non ci pensa minimamente ad abbandonarle.
Le abbandona chi le prende in negozio pensando che rimangano così piccole e poi si ritrova con bestioni che non sà dove mettere, che non vuole nessuno, che puzzano e che hanno bisogno di un sacco di soldi per poterle tenere bene, e queste persone purtroppo sono centinaia e forse migliaia, ognuno di noi ne ha conosciuto almeno una,
adesso c'è la figlia di una mia amica che ne ha una in una vaschetta con la palma...sono riuscita a fargli cambiare alimentazione, ma non c'è niente da fare per lampade o terracquari, costano troppo e loro non si possono permettere spese simili, non sò come andrà a finire.

Credo invece che nessuno abbia conosciuto qualcuno che ha preso una tarta di terra, che poi è cresciuta e l'ha abbandonata perchè non trovava nessuno a cui darla, parlo di hermanni o marginate, ma anche di terrapene...se uno si informa poco poco ne troverebbe a migliaia di persone disposte ad accudirle.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom mar 25, 2007 5:47 pm

Scusate, ho capito male? Ma il microchip non andrebbe inserito anche nei soggetti in cessione, oltre che nei riproduttori e con riconoscimento dei genitori di ogni tartaruga in cessione? Se si tratta di inserirlo solo nei riproduttori si può fare sacrificando un numero limitato di esemplari, altrimenti....Non ho capito poi se ci sono statistiche sulla durata del funzionamento dei microchip, magari provienti dai paesi che lo usano da tempo.

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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 6:02 pm

Il microchip và innanzitutto nei riproduttori, nelle piccole fino ad un certo numero di anni no.
Secondo la proposta a tre anni si dovrebbe poter richiedere il cites solo con le foto, poi a 5 o 8 non mi ricordo, anche nelle piccole per poterle vendere andrebbe inserito il microchip.

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Messaggioda platysternon » dom mar 25, 2007 6:05 pm

X Carmen: spero sia come dici visto che son più ingombranti di una trachemys e che negli ultimi anni stan diventando veramente tante.Lo spero proprio perchè con tutte quelle che ci saran in circolazione i prezzi si abbasseranno bruscamente pur di darle via e chiunque le comprerà, ripeto chiunque, come quelli che prendon trachemys per sfizio

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Messaggioda tartamau » dom mar 25, 2007 6:30 pm

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Messaggio inserito da Ivana To

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Messaggio inserito da Carmen


Ma, scusa la domanda scema, il lettore di microchip a che mi servirebbe?
Non basterebbe inserirne uno in ogni tarta riproduttrice e basta?
poi non son problemi miei leggerlo, no?


Faccio anch'io una domanda scema: il lettore può anche servire per capire se il microcip si è spostato?



In teoria si, visto che però i più sensibili ricevono il segnale da 20 cm non mi sembra possibile stabilire uno spostamento nelle tartarughe. Poi ripeto che se esso è messo sotto cute in una zampa da quella zampa non se ne potrà andare via!

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Messaggioda tartamau » dom mar 25, 2007 6:35 pm

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Messaggio inserito da sancar48

Scusate, ho capito male? Ma il microchip non andrebbe inserito anche nei soggetti in cessione, oltre che nei riproduttori e con riconoscimento dei genitori di ogni tartaruga in cessione? Se si tratta di inserirlo solo nei riproduttori si può fare sacrificando un numero limitato di esemplari, altrimenti....Non ho capito poi se ci sono statistiche sulla durata del funzionamento dei microchip, magari provienti dai paesi che lo usano da tempo.


I mocrochip sono dei transponder. Sono inerti in tutto e per tutto. essi vengono attivati dalle onde emesse dal rilevatore così che emettono un segnale che rappresenta il loro codice. Per capirci sono inseriti anche nelle chiavi delle macchine. La loro durata dipende dalla bontà del materiale con cui sono fatti, in quanto non avendo alimentazione interna, essa non si può esaurire. Essendo ricoperti da materiali estremamente stabili come plastiche o vetri, in teoria possono durare secoli.

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Messaggioda Carmen » dom mar 25, 2007 6:52 pm

Citazione:
Messaggio inserito da platysternon

X Carmen: spero sia come dici visto che son più ingombranti di una trachemys e che negli ultimi anni stan diventando veramente tante.Lo spero proprio perchè con tutte quelle che ci saran in circolazione i prezzi si abbasseranno bruscamente pur di darle via e chiunque le comprerà, ripeto chiunque, come quelli che prendon trachemys per sfizio



Ma comunque, non credi che sarebbe meglio un'abbondanza di hermanni pittosto che un'abbondanza di trachemys???

Io comunque sono straconvinta che non succederà, ci vuole proprio poco per accudire una testuggine, pochissimo...conosco persone che le hanno in giardino e si dimenticano anche di averle, le poverette vivono tranquillamente senza disturbare, a nessuno viene in mente di regalarle proprio perchè non pesano..

Io conosco anche tante persone che ne hanno tante e non te ne regalano una neanche a pagargliela.

Qualcuno che non le vuole si rivolge alla forestale, ma credo siano pochi anche quelli che le portano alla forestale. A me le ultime due, una coppia adulta di HH denunciate me le hanno regalate proprio perchè i padroni si erano stufati, ma non ci pensavano minimamente ad abbandonarle, le volevano portare alla forestale, ma le ho prese io, se non le avessi volute io, quante persone avrei trovato pronte a prendersele, regalate?

Se un giorno saranno troppe avremo solo da non farle nascere più in incubatrice.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom mar 25, 2007 7:33 pm

Citazione:
Messaggio inserito da jack

mi scuso per l'arroganza. non ho letto bene i vostri post perchè sono lunghi e oggi ho poco tempo; però ho qualche domanda: 1) ho dei certificati con il dna e delle tartarughe. Come caspita faccio ad abbinare il certificato giusto alla tartaruga giusta? la devo marcare? se il marcaggio tiene, cosa cappero me ne faccio del dna ??? 2) sto dna quanto costa ?? quante zone del nostro Paese non sono attrezzate per ricevere l'utente che voglia far analizzare le tartarughe??? 3) la forestale cosa deve??? deve sequestrare l'animale e il certificato e mandarli ad analizzare ??? con i soldi pubblici ?????? quanti controlli deve fare all'anno ?????? .... ma perfavore .....

!° risposta- Il dna serve a riconoscere i figli dei riproduttori: se corrisponde a due qualunque dei riproduttori è ovvio che è figlio loro, cioè di riproduttori in cattività e legalmente detenuti. Evita di dover tenere i riproduttori divisi a coppie e puo' essere fatto al momento della cessione per il solo soggetto in cessione. Il costo può essere basso, perché è quello iniziale, la base, il lavoro più oneroso per il laboratorio. Dopo è quasi routine, quindi viene suddiviso fra i richiedenti, più siamo meno costa, più saremo meno costerà fino a diventare quasi un guadagno puro dell'analista. Per ora il preventivo ad occhio di Firenze per un num. non inferiore a 100 richieste è di circa 30,35 €, potrebbe abbassarsi.I laboratori universitari attrezzati sono sparsi in tutta Italia,la spedizione di un campione da una regione non attrezzata a una attrezzata pochi € . Il prelievo è semplice, basta imparare a raschiare poche cellule di mucosa o altro e metterlo negli appositi contenitori( grandezza circa di un vetrino) e attualmente viene effettuato anche da paesi lontani(Asia, Somalia ecc)in piena sicurezza. Come fai da te è più semplice che iniettare un microchip .Ovviamente per i proprietari che si trovano in regioni non attrezzate è più costoso che per gli altri.Già adesso, in caso di sospetta detenzione, può essere richiesta dall'organo di controllo la prova del dna, a carico dell'allevatore e su tutti gli esemplari dell'allevamento. L'onere della prova è a carico del sospettato ( illegittimamente). Il numero dei controlli non è mai stato e mai sarà alto, causa la carenza di organico, quale che sia il metodo adottato.I soldi pubblici provengono dalle tasse, anche da quelle pagate dagli allevatori e non sono una beneficienza ma un fondo per finanziare il pubblico interesse, quale esso sia.
Il microchip, se funzionante, può essere prelevato da un animale morto e iniettato in un'altro privo di denuncia, solo la foto potrebbe mostrare la differenza ed evidentemente non è ritenuta sufficiente o non saremmo a questo dibattere.
Mi scuso per essere stata nuovamente lunghissima nell'esprimere la mia opinione ( mia opinione)e per la mia eventuale stupidità.


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