Messaggioda tartamau » mar mar 20, 2007 6:20 pm
Il fatto che sia prassi vendere tutto e che poi non vi siano i dovuti controlli, beh, non mi pare una giustificazione. Credetemi, questo a Roma è uno dei motivi che ha indotto il problema di cui stiamo discutendo.
Non pagare le tasse, perchè poi questo è il vero problema, è alla base dell'illegalità di vendere un gatto, un cane o qualsiasi animale di libera vendita.
Vendere una tartaruga NON è possibile per legge se non in deroga tramite l'apposito CITES (NON ESISTONO RIMBORSI SPESE!) e vi sono sanzioni salatissime (3.090€), nonchè un bel processo!
Purtroppo vendere un cane senza pagare le tasse è un reato amministrativo, vendere una tartaruga senza il documento CITES è un REATO PENALE, quindi anche un illecito amministrativo (ma a me pare meno grave, che ne dite?)
Visto che non si vuole prendere coscienza della realtà, invito a leggere l'art. 8 del regolamento CE 338/97 che trovate nel sito.
Vi invito pure a leggere quanto avete firmato al momento delle vostre denunce: vi è scritto chiaramente che le autorità competenti possono decidere di prendere tutti o parte degli esemplari detenuti da ciascuno di noi. Questi animali NON SONO NOSTRI in partenza. Se una mattina uno si alza e decide di requisire tutte le tartarughe, in teoria può farlo, figuriamoci se ne possiamo disporre a piacimento.
Di fatto NESSUNO ha mai creato dei seri problemi se non ai bracconieri (sempre che li abbiano beccati), e non vi è MAI stata volonta di crearli, pertanto lamentarsi della burocrazia sapendo questo mi pare un po' eccessivo.
Premesso che ognuno di noi RISPONDE PER I PROPRI COMPORTAMENTI e non per quelli altrui, in coscienza ciascuno è libero di fare quello che meglio crede sotto la propria responsabilità.
Per chi ancora non lo sapesse, una TESTUDO è nello stesso allegato A dei PANDA! Poco importa se ne esistono milioni di esemplari contro poche centinaia, è così e basta.
Piuttosto ringraziamo che non c'è stata mai la volontà di dare contro a noi allevatori e, mandiamo un segnale forte richiedendo i CITES, in barba alla burocrazia!