Solo che Mayr dice che, se la caratteristica principale delle specie è il fatto di evolvere nel tempo, occorre una definizione che tenga conto di questo fatto, cioè che le specie si modificano, quindi una definizione non essenzialistica. Il concetto tipologico di specie, quello che si basa sulla morfologia, sullo studio dei caratteri in laboratorio, è un concetto di stampo essenzialistico cioè Linneiano, pre-darwiniano, che tende a trattare ogni esemplare, o ogni forma, come una forma a sé quando invece ha con tutte le altre forme e popolazioni dei rapporti storici che costituiscono l'essenza (non-essenzialistica

Ora sappiamo che la morfologia può certo dare un grosso aiuto, ma solo in quanto prova indiretta dell'isolamento geografico (portata del flusso genico).
Le specie gemelle e le specie polimorfiche ci dicono che la morfologia non può funzionare DA SOLA a definire le specie.
Inoltre la costruzione di alberi filogenetici a partire dalle sequenze di DNA è spesso ambigua, e da raramente risultati univoci. Non si tratta infatti solo di contare le differenze tra due sequenze, ma anche di fare alcuni assunti base relativi alle velocità di sostituzione nucleotidiche, adottare certi modelli statistici di analisi (Massima parsimonia, NJ, UPGMA, ML)etc. che si basano su principi e assunti differenti, tutte cose che sulle stesse sequenze possono portare a risultati anche molto diversi.
Occorre un approccio multidisciplinare per lo studio di questa unità tassonomica fondamentale molto più complessa di quanto sembri a prima vista, e che deve probabilmente essere definita in modo multidimensionale.
Insomma tutto questo per dire che (per chi si è perso tra le mie pallosissime seghe mentali precedenti

1. ancora oggi non esiste un *completo* accordo su cosa sia realmente una specie (definizione)
2. le problematiche che noi viviamo nel parlare di sottospecie, specie etc. derivano almeno in parte da questa "lacuna" che permane da 150 anni (da Darwin in poi)
3. Qualsiasi cosa essa sia, sicuramente la Specie non può essere identificata con "esemplare tassidermizzato in un museo (olotipo)" ma con "gruppo di individui che vive e si muove in un ambiente naturale".
Il tutto imho, naturalmente
