spunto interessante

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » lun gen 29, 2007 12:34 pm

eviteremmo sicuramente la posta ordinaria: fra documenti, buste e francobolli non basterebbero 2000 euro. ma non capisco perchè parlate di tempi stretti. Il 9 febbaio c'è l'incontro per cercare di non fa abolire anche gli spostamenti (quindi anche le cessioni gartuite); io sto parlando di un meeting che metta un punto alla questione. E' un'iniziativa che non impiegherebbe meno di 20 mesi (ad essere ottimisti). e non abbiamo ancora iniziato.... (ammesso che si faccia)

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simon@
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Messaggioda simon@ » lun gen 29, 2007 12:40 pm

Infatti tutta questa fregola, come se stesse per abbattersi un ciclone sulle cessioni...mi pareva un po' strano..:0 ma credo che sia stato indotto dall'allarmismo con il quale è girata la voce....per cui mi dici, Jack, che non è così?

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » lun gen 29, 2007 1:31 pm

sembra che vogliano fare una cosa del genere, allora Agostino si è mobilitato all'istante ed ha ottenuto l'incontro. Speriamo riesca a farli ragionare. mentre il meeting che propongo altro non è che la solita polpetta: leggi inadeguate.

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » lun gen 29, 2007 1:31 pm

Citazione:
Messaggio inserito da adriana1

per me l'albo non può essere ALTRO CHE IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO CHE GIà ESISTE. ognuno doi noi lo tiene e scrive tutti i movimenti delle tarte.




Secondo me, visto che ai fini dell'allevamento e' assolutamente inutile, il registro sarebbe da abolire...
Se ci pensate NON sostituisce nessun documento, ne le dichiarazioni di nascita, ne altro, in pratica DOVREBBE autorizzare le cessioni e le vendite, ma solo se sono accompagnate da CITES giallo (in pratica per chi ha il CITES giallo non serve a nulla)
Ah, si, un utilita' c'e' l'ha, trovare pretesti per affibbiare multe sulle migliaia di euro...

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » lun gen 29, 2007 1:34 pm

anche la cessione gatuita ha un unica funzione: non far beccare una multa a chi compra una tartaruga. per il resto ai fini della conservazione e della diffusione, vale come la carta igienica

anto
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Messaggioda anto » lun gen 29, 2007 1:57 pm

Anche io credo che la soluzione migliore sia quella di proporre un elenco di soluzioni possibili, discuterle, raccogliere quelle più interessanti e proporle a roma.

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Agostino
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Messaggioda Agostino » lun gen 29, 2007 2:01 pm

Mi sembra strano che tu Giacomo non abbia mai sentito parlare dell'albo allevatori, quando sono tre anni che ne parliamo, già subito dopo il primo incontro a Roma , che facevamo riferimento all'albo della FOI, riconosciuto dalla CITES, poi se vedi alla pagina :
http://www.tartaclubitalia.it/documenti ... tartaclub- difetti_normative.htm
questo è un documento inviato alle autorità e già sul sito dal 2 gennaio 2005, quindi due anni.
Ad ogni modo vorrei spiegare meglio i vantaggi dell'albo:
credo che se vogliamo sperare di ottenere dei risultati positivi, dobbiamo cercare sempre di essere credibili, nell'ultimo anno abbiamo inviato un altro documento di denuncia alla CITES, Commissione Scientifica e Ministero dell'Ambiente, per denunciare i risultati ridicoli dell'introduzione dei certificati CITES italiani, in cui alla fine è inserita la proposta di instaurare un'albo di allevatori amatoriali, per i quali dovrebbe essere concesso una notevole semplificazione nel rilascio del CITES(inoltre ne abbiamo discusso anche alla conferenza con la CITES durante l'ultimo TARTARUGHE BEACH).
Detto, questo, visto che come già detto altre volte, la CE non vuole neppure sentire parlare di inserire le tarte europee in Allegato B(cosa che auspico anch'io e vi assicuro che quando ne vedrò la minima possibilità mi batterò per questo), allora se non presentiamo noi qualcosa di fattibile, visto che probabilmente vorranno innasprire le leggi, che speranze potremo avere ?
Ovvio che se fossero intenzionati a rilasciare i certificati CITES con una semplice procedura come in Germania e Olanda, la preferirei, ma temo sia improbabile.
Inoltre l'instaurazione del registro darebbe un riconoscimento agli allevatori amatoriali, con forti agevolazioni e non correrebbero più il rischio di essere considerati come dei delinquenti quando vendono qualche esemplare.

Altra cosa è la questione delle acquatiche; l'inserimento in allegato B non credo sia mal visto dalla CE, anzi, credo possano capire che è una cosa utile. Non allarmatevi per questo, visto che per gli appassionati non cambierà nulla, il registro di Allegato B serve solo per la vendita, se uno vuole cederle gratuitamente non c'è problema ed è semplicissimo, senza dare comunicazione alla forestale.
Serve solo per scoraggiare le vendite, senza intromettere dei divieti che solitamente sono negativi, sono profondamente convinto che risolverebbe il problema degli abbandoni delle acquatiche.

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Messaggioda n/a15 » lun gen 29, 2007 2:14 pm

ma come si possono semplificare i cites se non si risolve il problema del marcaggio? Si potrebbe pensare che, a fronte di un certificato che si paga, al legislatore non importi gran che di individuare a quale animale appartenga. Purtroppo non credo che la intenderanno così. Ne parlammo con l'Ing Mereu, allora capo del cites centrale di Roma, durante l'apertura della mostra 2003. Ribadimmo tutta la frittata (per l'ennesima volta) ma non riuscimmo a superare uno scoglio: il marcaggio.

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Messaggioda adriana1 » lun gen 29, 2007 7:47 pm

Citazione:
Messaggio inserito da simon@

Infatti tutta questa fregola, come se stesse per abbattersi un ciclone sulle cessioni...mi pareva un po' strano..:0 ma credo che sia stato indotto dall'allarmismo con il quale è girata la voce....per cui mi dici, Jack, che non è così?


hanno bloccato il rilascio dei Cites e credete che ai commercianti vada bene? faranno pressioni e cause allo stato( è già stato fatto in passato quando nel 2000 furono bloccati)quindi devono per forza ccelerare i tempi(ci sono passata nel 2000 e so come vanno le cose)Faranno ciò che più gli aggrada senza tenere conto di nulla. In meno che non si dica ci troveremo le peggiori leggi già fatte, spero di essere pessimista anche se non lo sono di natura

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Messaggioda Agostino » lun gen 29, 2007 7:51 pm

Il problema del marcaggio è da anni che lo studiano a livello mondiale ma non si è ancora arrivati a nulla di fatto, quindi o si prende atto che occorre adottare tutti i migliori sistemi o non si fa nulla di buono.
Come ho spesso ribadito, l'unico sistema percorribile è di adottare un buon compromesso e per prima cosa ammettere il fatto che in natura le piccole sono quasi introvabili, detto questo ci si deve fidare degli allevatori che fanno le denuncie di nascita e che quindi si espongono a tutti i controlli, e se poi sono anche iscritti ad un albo, gli si deve rilasciare i certificati molto velocemente e semplicemente.

Come è prevedibile la risposta potrebbe essere la solita : e se qualcuno prende esemplari non denunciati ?
visto che comunque saranno nate in cattività, non ci sarà niente di male e non solo non si arrecherà danni a quelle in natura , anzi sarà positivo per la maggiore offerta sul mercato che diminuirà i prelievi in natura.
Questo è quello che ritengo "il miglior compromesso".

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Ale
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Messaggioda Ale » lun gen 29, 2007 8:56 pm

Ma quindi l'albo servirebbe solo a chi ha molti esemplari?? Qualcuno mi spiega per piacere?

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Messaggioda simon@ » lun gen 29, 2007 9:29 pm

Beh, credo che l'iscrizione all'albo dovrebbe essere per chi ha almeno un maschio ed una femmina delle STESSA specie e sottospecie che si riproducano.
per cui: alla prima denuncia di nascita di piccoli da genitori regolarmente denunciati

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Carmen
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Messaggioda Carmen » mar gen 30, 2007 12:30 am

Parliamo solo di quelli che hanno le tarte denunciate o si comprenderanno anche quelle migliaia di persone che fino ad oggi se ne sono fregate alla grande di regolarizzare le adulte quando potevano o di denunciare le piccole nate dopo il '95?
Gli allevatori dovanno fare domanda per entrare a far parte dell'albo o sarà automatico per chi avrà un certo numero di tarte adulte denunciate?

E gli altri? i "non allevatori" che hanno comunque tarte in regola e nascite, come potranno gestire le proprie tarte?

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Messaggioda simon@ » mar gen 30, 2007 7:21 am

Chi non le ha in regola non può rientrarci, mi sembra logico.
Come mi sembra logico che chi ha tarte denunciate ed ha nascite sia considerato automaticamente un allevatore, a prescindere se abbia 3 o 300 nascite.
Per cui, se denuncia le nascite, gli verrà chiesto se vuole entrare nell'albo, diversamente peggio per lui, mi sembra altrettanto logico che sia una libera scelta.
Poi però, se rinuncia, voglio vedere dove va a mettere tutte le tarte che nascono.
Non vedo perchè uno che ha nascite(e che quindi alleva) non debba voler entrare nell'albo e fare le cose regolarmente.

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Messaggioda n/a15 » mar gen 30, 2007 9:26 am

come minimo uno deve fare domanda. Quando hai 18 anni non ti telefonano per chiederti se vuoi dare la patente. Poi: come si verifichino i dati inseriti nelle domande è tutto da scoprire.


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