CONVIVENZA THH - TGRECHE

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
trifo
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Messaggioda trifo » sab dic 02, 2006 12:17 pm

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Messaggio inserito da andysen

Per il fondo, credo che sicuramente provvedero' in futuro a seguire il tuo consiglio, per ora gli faro' un fondo di fieno e appena potro' prendero' la corteccia...grazie. ;)




Anche il fieno va bene,pero' ricordati che va sostituito piuttosto spesso...onde evitare che marcisca.

Ciao:D

andrea_rossi9
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Messaggioda andrea_rossi9 » sab dic 02, 2006 1:30 pm

Ho letto adesso sul libro "guida alle tartarughe terrestri" che le testudo greca greca mal si adatta alla vita in cattività, che pochi soggetti sopravvivono a lungo e che deve essere tenuta separata da altre specie.
La testudo greca greca è invece molto resistente e si adatta bene ai nostri climi.

Mi viene quindi da pensare (come già alcuni hanno detto) che siano le greche provenienti dalla tunisia,ecc... a creare problemi di trsmissioni di varie malattie, con le nostrane invece che tipo di problemi si crea?
Le diverse dimensioni cosa comporta? Possono essere aggressive con le THH?

Ciao Andrea

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Ale
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Messaggioda Ale » sab dic 02, 2006 3:40 pm

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Messaggio inserito da andrea_rossi9

Ho letto adesso sul libro "guida alle tartarughe terrestri" che le testudo greca greca mal si adatta alla vita in cattività, che pochi soggetti sopravvivono a lungo e che deve essere tenuta separata da altre specie.
La testudo greca greca è invece molto resistente e si adatta bene ai nostri climi.

Mi viene quindi da pensare (come già alcuni hanno detto) che siano le greche provenienti dalla tunisia,ecc... a creare problemi di trsmissioni di varie malattie, con le nostrane invece che tipo di problemi si crea?
Le diverse dimensioni cosa comporta? Possono essere aggressive con le THH?

Ciao Andrea



Mi sa che ti sei confuso, quando parlavi della graeca che si adatta forse ti riferivi alla ibera.
Cmq, in effetti, da quel che ne so, sono state le nord-africane in genere a far guai, forse prorio perchè si sono evolute in climi ed habitat differenti a cui corrispondono anche differenti sistemi immunitari.
Tra l'altro, ricorda che le nord-africane, nella maggior parte dei casi, non fanno letargo!

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platysternon
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Messaggioda platysternon » dom dic 03, 2006 10:38 am

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Messaggio inserito da Carmen

Vabbè ma a quel punto se l'allevatore fosse così sfigato da avere tutte le tarte con herpesvirus latente, sarebbero condannate anche le hh che ha già preso in quanto già contagiate! ma che discorsi!!!
Volevo solo dire che prendendo le greche che sono già convissute con le hh e che convivono da anni senza problemi, le probabilità che possano trasmettere qualcosa alle hh è molto bassa.
E a quel punto sarebbe più alta la probabilità di prendere qualche malattia da altre tarte anche non greche, ma provenienti da altri allevamenti!!

Spero di essere stata chiara stavolta!



anche se son portatrici sane non è detto che anche le portatrici non muoiano una volta che si manifesta la malattia.

riccardopelleriti
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Messaggioda riccardopelleriti » dom dic 03, 2006 6:38 pm

per Ale riguardo il letargo delle nord'africane ci sono pareri discordanti nel senso che ci sono tartarughe che vanno regolarmente in letargo e altre no, persino le famose tunisine Furculachelys,io conosco diverse persone che fanno fare il letargo alle greche, però noi abitiamo in sicilia quindi il clima per certi aspetti è molto simile al nostro, riguardo la convivenza tra specie diverse, sarebbe giusto tenerli separati ma conosco persone che tengono assieme H.H. con greche e non gli e successo nulla per adesso domani non lo so a cosa andrà in contro.

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platysternon
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Messaggioda platysternon » dom dic 03, 2006 7:41 pm

qui dice che possono stare quiescenti per tutta la vita dell'organismo è una lettura molto interessante vi toglierà i dubbi se ne avete http://www.tartaclubitalia.it/documenti ... svirus.htm

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andysen
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Messaggioda andysen » lun dic 04, 2006 8:30 am

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Messaggio inserito da platysternon

qui dice che possono stare quiescenti per tutta la vita dell'organismo è una lettura molto interessante vi toglierà i dubbi se ne avete http://www.tartaclubitalia.it/documenti ... svirus.htm



ottima lettura, devo dire che non ne ero a conoscenza. Grazie Plat.

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platysternon
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Messaggioda platysternon » mar dic 05, 2006 5:33 pm

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Messaggio inserito da andysen

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Messaggio inserito da platysternon

qui dice che possono stare quiescenti per tutta la vita dell'organismo è una lettura molto interessante vi toglierà i dubbi se ne avete http://www.tartaclubitalia.it/documenti ... svirus.htm



ottima lettura, devo dire che non ne ero a conoscenza. Grazie Plat.



y

Mika
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Messaggioda Mika » mar dic 05, 2006 9:10 pm

Per come la vedo io e per quello che ho sentito le hh potrebbero stare bene tra di loro e con le marginata.
Se la scelta ricade sulla greca, l'unica sottospecie (o nuova specie) è senza dubbio la ibera.
Un mio amico ha marginata hh e ibere da anni e non si sono mai accoppiate tra loro, ma solo della stessa specie.
Ma meglio non prendere insieme tanti esemplari.
Per primo potresti prendere le marginata...poi chissà

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Ale
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Messaggioda Ale » mar dic 05, 2006 9:31 pm

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Messaggio inserito da riccardopelleriti

per Ale riguardo il letargo delle nord'africane ci sono pareri discordanti nel senso che ci sono tartarughe che vanno regolarmente in letargo e altre no, persino le famose tunisine Furculachelys,io conosco diverse persone che fanno fare il letargo alle greche, però noi abitiamo in sicilia quindi il clima per certi aspetti è molto simile al nostro, riguardo la convivenza tra specie diverse, sarebbe giusto tenerli separati ma conosco persone che tengono assieme H.H. con greche e non gli e successo nulla per adesso domani non lo so a cosa andrà in contro.


Ma infatti, secondo me, non è neanche un problema di temperature quanto di umidità, nel senso che queste tartarughe, sempre a parer mio, hanno anche una certa resistenza alle basse temperature (come hanno già detto, in nord-africa non fa tutto sto caldo in inverno), per cui l'unica vera variante, forse, è l'umidita che le rende + vulnerabili contro agenti verso cui non son state "programmate" a difendersi.


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