ATTENZIONE- cessioni al Tartabeach

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » dom ago 27, 2006 7:35 pm

ma quali catturoni ?? si vuole evitare quello che succede nei negozi. La gente vede la tartarughina verde e la porta a casa. Poi (se non muore di stenti) la libera nel primo specchio d'acqua che trova perchè è diventata troppo grande e ingombrante. L'incoscenza di ciò che si compra è la causa dell'infestazione di trachemys dei nostri laghi. Sta discussione crea solo casino, ma non è ora di eliminarla ????

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » dom ago 27, 2006 7:36 pm

ah! le specie che da adulte non raggiungono gli 8 cm vengono dispensate da tale regola.....

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Tartarugaio
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Messaggioda Tartarugaio » lun ago 28, 2006 7:26 am

si scusate ma facciamo chiarezza prima di tutto l'acquirente viene informato al momento dell'acquisto anche grazie ad una descrizione che penso compenda anche le misure che raggiungerà da adulta giusto?! quindi non vedo problema se coloro che hanno baby di cattività di qualsiasi specie acquatica possono venire a cederli, premetto non e un discorso personale io non ho nascite di acquatiche quest'anno, cioè ad esempio uno volesse prendersi una nelsoni baby o per esempio una rubriventris baby butto la 2 nomi non ne troverebbe esatto?? oppure che so uno vorrebbe acquistare una grapthemys caglei baby sa che non ne trova?!! tanto per citare qualche nome.
non per far polemica ma tanto per chiarire. perchè se alla fine ogni animale deve essere ceduto corredato di una descrizione non vedo il problema delle cessioni delle baby di acquatica!!
cioè molte son le acquatiche che potrebbero adattarsi al nostro clima e che spesso superano gli 8 cm ma che molti apassionati vanno in cerca... allora perchè vietarne la vendita se l'acquirente viene ben informato delle misure che raggiungera da adulta

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fabio
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Messaggioda fabio » lun ago 28, 2006 9:27 am

io do ragione a tartarugaio il concetto è perfetto

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Agostino
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Messaggioda Agostino » lun ago 28, 2006 12:18 pm

Il problema non è così semplice, ora provo a spiegarlo:
Abbiamo sulle spalle enti tipo l'ENPA ed il WWF che non vedono di buon occhio la mostra perchè si vendono tartarughe(addirittura quest'anno la regione Emilia-Romagna non ci ha concesso più il patrocinio), specialmente quelle acquatiche; questo perchè sono abituati a vedere i danni che creano quelle abbandonate! allora da tempo abbiamo provato a fare un compromesso, che ovvio non può accontentare tutti, ma ci serve principalmente per non far vendere le baby Trachemys ai negozianti e fin'ora ha funzionato discretamente; l'alternativa era quella di vietare la vendita(senza misure) di tutte le specie che si possono adattare ai nostri climi, ma abbiamo rinunciato perchè le specie sono veramente tante.
Comunque sono possibili deroghe(fino a 6cm di minimo) per specie che non si adattano al nostro clima, previo richiesta all'organizzazione.
Siccome l'associazione si sta battendo per evitare gli abbandoni, di limitare le vendite ed ha aperto 2 centri di recupero per le specie alloctone acquatiche, è chiaro che dobbiamo essere coerenti !
Ad ogni modo se avete delle soluzioni migliori da proporre, siamo qui ad ascoltare, purchè non siano utopie irrealizzabili.

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Messaggioda n/a15 » lun ago 28, 2006 1:05 pm

gasp !!! quella della Regione non la sapevo.... VVVV che peccato. Abbiamo sempre messo veterinari a disposizione del pubblico e divulghiamo materiale informativo gratuitamente, non è molto giusto da parte della Regione non appoggiare l'iniziativa. VV

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loana
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Messaggioda loana » lun ago 28, 2006 1:40 pm

io inizierei a limitare questa conditio alle tarta che sono di solito svendute tipo trachemys...(non penso che l'elenco sia immenso) e che costano molto poco.
una "spendida_splendentii"(esempio scemo, ovvio) da 200 euro baby ...la compra solo chi di certo non le abbandona :)

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essemario
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Messaggioda essemario » lun ago 28, 2006 2:20 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

Il problema non è così semplice, ora provo a spiegarlo:
Abbiamo sulle spalle enti tipo l'ENPA ed il WWF che non vedono di buon occhio la mostra perchè si vendono tartarughe(addirittura quest'anno la regione Emilia-Romagna non ci ha concesso più il patrocinio), specialmente quelle acquatiche; questo perchè sono abituati a vedere i danni che creano quelle abbandonate!.......


Gente, bisogna rendersi conto che oltre agli enti gia' citati da Agostino, persone tipo naturalisti o forestali possono rimanare spiacevolmente colpiti dalla vendita di testuggini/tartarughe per tantissimi motivi. Spesso a torto o ragione gli allevatori, soprattuto nel caso di specie esotiche, vengono visti come "collezionisti" con pochi scrupoli (e a poco serve, tante volte, specificare che si allevano esemplari nati in cattivita'). E' chiaro dunque che il tartaclub deve muoversi con i piedi di piombo, sia nel caso della manifestazione ("i rettili sono animali molto abitudinari, non dovrebbero essere portati in giro" sentivo dire da qualcuno l'altro anno, mentre mi aggiravo per la mostra) che in tutti i tentativi che si fanno per migliorare la condizione di questi animali nel nostro paese: essere fraintesi e' molto facile!

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Tartarugaio
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Messaggioda Tartarugaio » lun ago 28, 2006 9:48 pm

mah concordo con le trachemys purtroppo le specie che si adattano al nostro di clima di acquatiche c'è ne son tantissimi oltre alle track ci son tutte le specie di psudemys ,grapthemis,sternotero diverse specie alcune kinosterno ,chinemys, ocadia.....la lista si dilugherebbe troppo e molte di queste da adulte superano li 8 cm quindi? mi rendo conto e concordo con ciò che scrive agostino. certo che se le tarta vengono vendute infromando anche con un opuscolo descrittivo le carratteristiche della specie e le misure da adulte penso sia una cosa utile e da premiare e non malvista.
Chiaro e difficile fare un distinguo una pseudemys rubriventris baby purissime ne ho viste a longarone per più di 100 euro cadd allora quelle si e le nelsoni no. mi pare un controsenso direi solamente di vietare i baby di scripta scripta e basta. per il resto permettiamo la cessione con un apposito opuscolo. non so a me farebbe piacere s potessero trovare delle nelsoni bay , qualche grapt caglei baby , qualche rubriventris o qualche picta sempre baby oppure qualche apalone o pelodiscus baby ecc.ecc.
Penso che dando le giuste informazioni all'acquirente non ci siano grossi problemi. non si può essere che elogiati a far un operazione del genere cioè nel senso cediamo si questi baby ma dispetto ai "commercianti" qui alla fiera informiamo l'acquirente su ciò che sta comprando .. se sottolineamo questo fatto non può essere che una buona azione.

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chris
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Messaggioda chris » mar ago 29, 2006 9:47 am

magari si potrebbe aggiungere in fondo alla scheda da allegare alla vendita degli esemplari :
-le multe a cui si va incontro in caso di abbandono
-i danni che le tarta arrecano all'ecosistema
-i riferimenti dei centri di recupero per gli animali che una persona non puo' piu' tenere

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Sabrina1
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Messaggioda Sabrina1 » mar ago 29, 2006 10:22 am

La cosa ottimale sarebbe quella di comperare o comunque prendere le tartarughe sempre e solo in vista di questi raduni per testare la serietà degli allevatori,sia per il lucro che per la scheda informativa che mai dico mai viene data quando si acquista in negozio.Io personalmente ho tartarughe acquatiche da sempre,la mia prima era una ts dalle orecchie rosse,allora la alimentavo con gamberetti,viveva quasi in un bacile(povera cara)e tutte le indicazioni mi erano state date dal negoziante che mai parlava delle dimensioni che avrebbe raggiunto in futuro.Parlo di 30aa fa(hum che vecchia)Il mio Walter ha vissuto con me 5/6aa comperando via via vasche sempre piu grosse.Quando è diventato ingestibile lo abbiamo regalato e.......non ci crederete sta bene ancor ora!!!

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Messaggioda n/a15 » mar ago 29, 2006 1:40 pm

alleghiamoci anche una foto satellitare del paese da cui provengono, una ricerca geografica (fatta magari dai figli di qualche socio che frequentino le scuole medie), un vademecum sulla cucina tipica locale ed un link sulle previsioni del tempo. Perchè in Italia una norma deve rotolare come una palla di neve ingarbugliandosi sempre di più ???????????

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Messaggioda Sabrina1 » mar ago 29, 2006 1:55 pm

Citazione:
Messaggio inserito da jack

alleghiamoci anche una foto satellitare del paese da cui provengono, una ricerca geografica (fatta magari dai figli di qualche socio che frequentino le scuole medie), un vademecum sulla cucina tipica locale ed un link sulle previsioni del tempo. Perchè in Italia una norma deve rotolare come una palla di neve ingarbugliandosi sempre di più ???????????


Sicuramente è colpa mia,ma non ho capito cosa vuoi dire!

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Messaggioda essemario » mar ago 29, 2006 2:28 pm

...Jack intende dire che solo che le norme/leggi riguardanti le tarte sono troppo complicate!

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Messaggioda n/a15 » mar ago 29, 2006 6:30 pm

non è colpa di nessuno. Ma è inutile lamentarsi della burocrazia e proporre di integrare, allegare, produrre, rilasciare carta su carta. Il problema delle tartarughe è il marcaggio. O si eliminano i documenti, o si trova il modo di riconoscerle. Abbiamo proposto i patentini, la vernice, la foto ad una zampa con la mappatura delle scaglie ec.... . Abbiamo visto i cites gialli, verdi, rosa, beige, fuksia. Sono arrivati i microcip e domani cissà cosa si inventeranno di nuovo.


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