kleinmanni

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
luca
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kleinmanni

Messaggioda luca » ven lug 14, 2006 5:40 pm

sono molto tentato di acquistare una coppia di kleinmanni,mi sono parecchio informato su di loro, tuttavia mi piacerebbe sentire qualche dritta da qualcuno che ha avuto a che fare con questa splendida razza,soprattutto per quanto riguarda il lato pratico(che spesso nei libri non e' molto sviluppato). attendo vostri commenti.grazie

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » ven lug 14, 2006 10:59 pm

Diciamo che sono parecchio rognose e complicate ( NON le ho, parlo secondo le esperienze di altri allevatori perlopiu' all'estero)

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Alfabravo
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Messaggioda Alfabravo » sab lug 15, 2006 8:26 am

Luca, ti sconsiglio vivamente di "iniziare" questa avventura è una tartaruga molto complessa da allevare nei nostri climi anche per chi è molto esperto e sopratutto difficilissima da far riprodurre.
ti allego la nostra scheda:

Testudo kleinmanni

DISTRIBUZIONE
Zone costiere aride e desertiche di Egitto e Libia

HABITAT
Vive principalmente nelle zone con dune sabbiose, si può comunque trovare anche in aree con terreni costituiti da sabbia compatta o distese ghiaiose con rocce sparse. Nelle zone di origine le temperature giornaliere vanno dai 22°C durante la primavera fino ad oltre 35°C durante l’estate. Le temperature medie invernali non scendono sotto i 17-18°C di giorno e 9-10°C di notte.

DIMENSIONI MASSIME
Solitamente fino a 15-16cm.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI(abitudini)
La loro attività giornaliera comincia nelle prime ore del mattino quando, dopo essersi rapidamente riscaldate ai raggi solari, iniziano la ricerca di cibo. Durante le ore più calde della giornata le tartarughe cercano riparo dalla eccessiva insolazione utilizzando tane scavate da roditori o altri piccoli animali o anfratti tra le rocce o, in mancanza di altro, interrandosi nella sabbia. Gli stessi ripari vengono poi utilizzati per trascorrere la notte, quando la temperatura scende bruscamente (anche di 20°C rispetto al giorno).

MANTENIMENTO IN CATTIVITA'
Specie difficile da mantenere in cattività; il loro adattamento alle condizioni estreme (zone desertiche) che trovano negli habitat naturali le rendono vulnerabili quando si tenta di allevarle in climi più temperati. Devono essere collocate in un ambiente asciutto, caldo con bassa umidità ambientale. Tranne che nelle aree con clima secco e caldo, è preferibile un allevamento in terrario. La temperatura di allevamento deve essere compresa tra 18-24°C, a temperature superiori a 30°C le tartarughe cessano la loro attività e si cercano un rifugio dall’eccessivo calore. E’ comunque necessario che nel terrario sia presente una zona riscaldata fino a 28-30°C per permettere alle tartarughe di riscaldarsi quando ne hanno necessità. Devono anche essere presenti rifugi per le tartarughe per trascorrere la notte. La specie è molto sensibile ai parassiti e pertanto vanno previsti trattamenti periodici.

ALIMENTAZIONE
In natura si cibano di piante grasse e foglie e fiori della vegetazione spontanea. In cattività accettano anche frutta, ma fornita con moderazione; nella loro dieta è necessaria una integrazione di calcio.

RIPRODUZIONE
In cattività si hanno poche segnalazioni di riproduzioni ottenute al di fuori dell’area di origine di questa specie. In natura le femmine compiono fino a 4-5 deposizioni all’anno, intervallate da periodi di 4-5 settimane a partire dal mese di aprile. Per ogni deposizione vengono deposte da 1 a 3 uova in una buca scavata dalla femmina, di preferenza le deposizioni vengono fatte nella sabbia piuttosto che nella terra. I piccoli nascono dopo 90-120 giorni a seconda della temperatura di incubazione. Alla nascita i piccoli pesano circa 6 grammi, raggiungeranno la maturità sessuale dopo circa 5 anni, alla taglia di 8-10 cm. Si ha notizia di allevamento e riproduzione ottenute da allevatori tedeschi simulando delle alternanze stagionali. Verso il mese di maggio si riproducono le condizioni per indurre l’animale all’estivazione, le temperature del terrario andranno elevate ad un massimo di 45° sotto uno spot con un minimo di 20° , riducendo di molto l’umidità dell’aria e nutrendole con del fieno. Andranno approntate delle tane con un tasso di umidità elevato, e scavando profonde tane o con dei tubi di argilla inumiditi costantemente all’esterno. Verso la fine di agosto andrà alzato di molto il tasso di umidità del terrario, agli animali andrà fatto spesso il bagno e messo a disposizione alimento fresco.

LETARGO
La specie non iberna, in natura può andare in estivazione nei periodi più caldi (da luglio a settembre).

STATUS GIURIDICO
E' compresa nella Convenzione di Washington ( C.I.T.E.S. ) in Appendice 1(in grave pericolo d’estinzione).

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Ritacapecchi
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Messaggioda Ritacapecchi » sab lug 15, 2006 9:14 am

ciao,

io ho avuto a che fare con le Kleimanni . La prima volta che le vidi arrivavano da un sequestro a malta (almeno ame è stata raccontata così poi se corrisponde alla realtà non so ) . Anch'io sono del parere che è una specie molto delicata. Nel giro di qualche mese morirono tutte e non so nenache di cosa (non sono veterinario) . Fanno molta tenerezza anche perchè sono bellissime con quel colorino rosa e la loro dimensione così ridotta. Secondo me , con l'esperienza che ho oggi penso che erano state stabulate male , all 'aperto . Gli ultimo anni ho accudito a tre esemplare e quelle sembravano stare meglio. Erano in una teca con sabbia circa 1m x 1m . Li sembravano vivere abbastanza tranquillamente anche se vivevano insieme con alcune lucertole del deserto e poi ci furono messe anche delle piccole Geochelone sulcata nati in incubatrice. Non so se questo mixage è ottimo ma credo proprio di no , comunque anche se davo il mio parere non sempre venivo ascoltata.
Rita

luca
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Messaggioda luca » sab lug 15, 2006 10:00 am

per rita :quindi anche le ultime 3 kleinmanni che hai accudito nel terraio sono morte?

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Andre@
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Messaggioda Andre@ » sab lug 15, 2006 10:02 am

Difficilissime da tenere in cattività.
Delicate per quanto riguarda il clima e per questo motivo dalle nostre parti è raro trovare chi le alleva.

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TARTAmonica
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Messaggioda TARTAmonica » sab lug 15, 2006 5:00 pm

Nessuno ha una foto da postare? Sono curiosa di sapere di cosa si sta parlando!

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fabio
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Messaggioda fabio » sab lug 15, 2006 9:02 pm

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3,4 KB

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2,84 KB
questi sono alcuni esempi

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » dom lug 16, 2006 12:56 am

Citazione:
Messaggio inserito da TARTAmonica

Nessuno ha una foto da postare? Sono curiosa di sapere di cosa si sta parlando!



A questo link del tartaclb oltre al foglio di cura ci sono varie foto
http://www.tartaclubitalia.it/specieter ... /index.htm

Ciao

luca
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Messaggioda luca » dom lug 16, 2006 9:58 pm

si ma e' inutile che si continui a mandare link della porta accanto,non vi pare che uno ci sia gia passato? qui si cercano commenti da esperienze vissute,cose un po inedite che possono aiutare a capire le esigenze della razza in questione.

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Michele
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Messaggioda Michele » dom lug 16, 2006 10:40 pm

ho come l' impressione che si stia parlando di allevare tartarughe che molto probabilmente sono sprovviste di cites o anche solo semplice documento di cessione...
non ho visto molte kleinmanni con cites in vendita...
magari mi sbaglio
mandi

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » dom lug 16, 2006 10:45 pm

Citazione:
Messaggio inserito da luca

si ma e' inutile che si continui a mandare link della porta accanto,non vi pare che uno ci sia gia passato? qui si cercano commenti da esperienze vissute,cose un po inedite che possono aiutare a capire le esigenze della razza in questione.



Beh forse e' difficile trovare qualcuno che le allevi direttamente e quindi si cerca di aiutarti con quello che si ha, non credi?

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Messaggioda n/a15 » dom lug 16, 2006 10:55 pm

lasciale al loro paese

simone
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Messaggioda simone » lun lug 17, 2006 1:30 pm

Sono daccordo con Jack , opta per le nostrane e lascia stare le kleinmanni nei loro luoghi di origine !

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Marco22
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Messaggioda Marco22 » lun lug 17, 2006 5:45 pm

NO ALL'ALLEVAMENTO DELLE KLEINMANNI!!! NO!!! V
E' una testuggine che non è possibile adattare ai nostri microclimi, quelle già stanziate in Italia, sono solamente un pò più robuste di quelle prelevate in natura, ma comunque non difficili, ma IMPOSSIBILI da allevare!
Per di più essendo esemplari di cattura sono sprovviste di documenti cites e comprare tartarughe senza cites è solo dare una gran mano al bracconaggio e al prelevamento dal loro ambiente naturale.
Parlo non per sentito dire, ma per esperienza diretta...ne ho avute di kleinmanni e posso dire che si ammalavano in continuazione e prendevano raffreddore e polmoniti con una facilità incredibile...
L'ultima che avevo mi è morta proprio 2 settimane fa...:(...erano 2 anni che l'avevo e almeno almeno l'avevo salvata dopo che si era ammalata decine di volte e quasi sempre salvata in extremis.
NATURALMENTE NON POSSO OBBLIGARE NESSUNO A NON PRENDERE LE KLEINMANNI, MA ALMENO CERCO DI SALVARE QUALCHE ESEMPLARE IN PIU', DI DARE MENO DISPIACERI AGLI ALLEVATORI CHE COME TE VOGLIONO PROVARE AD ALLEVARLE E DI BLOCCARE QUESTO RUBA RUBA DI KLEINMANNI DAL LORO AMBIENTE NATURALE.V

Chiedo scusa per il maiuscolo, ma sono frasi che intendo sottolineare.


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