Ogni anno l’Aquarium di Verudella, ricavato nelle mura a difesa della città, salva venti esemplari
POLA. Severina è molto giovane, soffre di problemi gastrointestinali. Vatreni (Focoso) ne avrà almeno 25 di anni, ha una grave ferita alla testa e al basso ventre. Probabilmente è stato investito da qualche motoscafo. E poi c’è Sara, anche lei porta i segni di alcune contusioni esterne. Non così gravi assicurano i medici.
Severina, Vatreni e Sara sono tre pazienti speciali, ospitati all’Aquarium. È il centro per la cura e riabilitazione delle tartarughe marine, fondato nel 2006, che sorge nella fortezza di Verudella, antico sistema di difesa austro-ungarica. L’unico nel suo genere in Croazia a cui il ministro alla tutela dell’Ambiente e della Natura, Mihael Zmajlovic, arrivato in Istria per partecipare a una conferenza sull’efficienza energetica, ha voluto fare una puntatina.
L’ospite è stato accompagnato durante la sua visita dalla direttrice Karin Gobic che, oltre a informarlo sull’attività del centro, gli ha fatto conoscere i tre pazienti. E davanti a Severina, Vatreni e Sara il ministro si è intenerito, ringraziando quella «missione» a tutela degli animali. Tartarughe curate e anche studiate a Verudella. Nel centro per la cura e riabilitazione delle testugini, infatti, oltre alle stanze con le piscine ci sono quelle dedicate alla didattica, nel quale sono custodite le fotografie e la relativa documentazione di tutte le tartarughe finora salvate. Ma quante sono? Fra le 10 e le 15 all’anno. Non tutte ce la fanno.
Mihael Zmajlovic ha voluto sottolineare che la Croazia «intende conservare e tutelare uno dei migliori sistema di biodiversità in Europa». E ha aggiunto: «È necessario investire in continuazione nella tutela degli animali. Per l’anno in corso - ha spiegato - il Ministero ha stanziato 110mila euro ai cinque Centri nazionali per il recupero della fauna selvatica».
All’Aquarium sono andati 5.400 euro, esattamente quanto richiesto. «Ma per queste istituzioni - ha spiegato ancora il ministro - il futuro si presenta ottimistico in quanto si attendono importanti mezzi dai Fondi strutturali messi a disposizione dall’Unione europea nel periodo 2015-2020».
La visita di Zmajlovic non doveva finire nella fortezza di Verudella. Era in programma una tappa sulla spiaggia di Valcane, dove l’ormai foca monaca “stanziale” quasi ogni giorno trascorre ore e ore a prendere il sole. L’animale è ormai diventato la mascotte turistica della città e il suo riposo e tranquillità vengono tutelati da tutta una serie di provvedimenti predisposti dal municipio.
L’area in cui riposa la foca monaca, in passato molestata anche pesantemente dai curiosi, è stata recintata, sul posto sono state collocate tabelle informativa plurilingui con il divieto di avvicinarsi a meno di 20 metri. Ormai le foto dei suoi spiaggiamenti hanno fatto il giro del mondo e non sono pochi i villeggianti che arrivano a Pola solo per vederla. Il ministro, per altri impegni, non è riuscito a recarsi sulla spiaggia di Valcane. Sarà per un’altra volta. (p.r.)
FONTE: http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... -1.9573149