Tartarughe "ingaune" liberate nel loro habitat naturale

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Filly
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Tartarughe "ingaune" liberate nel loro habitat naturale

Messaggioda Filly » gio lug 10, 2014 9:27 am

Albenga - Quaranta esemplari di testuggine palustre (Emys orbicularis ingauna) sono stati rilasciati in habitat naturali presso due siti di Interesse Comunitario della Piana di Albenga, la cava Valloni e uno stagno nell’alveo del fiume Centa, nella zona di Bastia, oggetto quest’anno della rimozione degli esemplari di tartarughe alloctone finanziata all’interno del progetto europeo “LIFEEMYS”.

Approvato a luglio 2013 con una durata di 3 anni, il progetto in questione, cofinanziato all’interno del programma LIFE+ per un valore totale di 1,3 milioni di euro, vede coinvolti l’Acquario di Genova, ente capofila, l’Arpal, Università di Genova (DISTAV), Parco di Montemarcello-Magra e Giardino Zoologico di Pistoia, con il supporto della Provincia di Savona e della Regione Liguria. Obiettivo del progetto è la conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis in due zone umide della Liguria, tramite la rimozione delle specie aliene, testuggini acquatiche esotiche acquistate come animali da compagnia e poi rilasciate in natura, il miglioramento dell’habitat e il ripopolamento.

Tutti gli esemplari rilasciati avranno una marcatura di identificazione, un microchip e alcuni di essi verranno dotati di una piccola radiotrasmittente per seguirne gli spostamenti in natura con tecniche di radio-tracking, sotto il coordinamento del DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, Ambiente e Vita dell’Università degli Studi di Genova). In questo modo, nell’arco dei mesi successivi, sarà possibile monitorare e controllare gli esemplari rilasciati. Le specie che saranno reintrodotte nell’ambiente naturale sono nati negli anni passati grazie al primo progetto nato per la conservazione di questa specie, il “Progetto Emys”, che dal 2000 vede diversi partner lavorare fianco a fianco per la conservazione e riproduzione della testuggine palustre Emys orbicularis ingauna, originaria del territorio albenganese, che fino a qualche anno fa si reputava estinta a causa delle fortissime alterazioni del suo habitat naturale, subìte a partire dagli anni ‘60.
fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2014 ... rate.shtml
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