Aggiungo un'altra cosa.
Per quanto riguarda la descrizione del fenotipo siciliano, a mio parere sarebbe stato corretto citare Giuseppe Liotta quale fonte di numerose "dritte" sull'argomento, come è stato fatto con Lorenzo Santoni per il fenotipo umbro.
Non so se i due hanno discusso prima che l'autore scrivesse il libro, ma è innegabile che certe descrizioni e termini sono da attribuire all'amico Giuseppe. Se non fosse stato per lui, adesso nessuno starebbe a distinguere il ceppo dell'Etna dal ceppo dei Nebrodi (e quest'ultimo mi risulta sia ancora in corso di conferme), oppure a parlare delle "cosiddette speronate", che appunto sono state "cosiddette" solo da Liotta (perchè il termine maggiormente corretto/tecnico dovrebbe essere tubercoli piuttosto che speroni ).