Ho pubblicato l'evento perchè realmente ne sono stato contento e l'ho fatto spontaneamente, non ci vedevo niente di male, anche se le reazioni dei "contro trachemys" me le aspettavo (tu e Agostino in primis, ormai so come la pensate a riguardo). Di certo il mio obiettivo non è incentivare gli utenti a riprodurre questa specie, e francamente non credo la discussione possa avere questo effetto. Secondo me esagerate, chi riproduce Trachemys in Italia c'è sempre stato e continua ad esserci, e il problema di ripulire i nostri corsi d'acqua non ha niente a che fare con il semplice privato che per piacere personale ha fatto riprodurre le sue tartarughe per avere un paio di piccoli. Mi sembra che si sta finendo nel "finto buonismo", se si deve affrontare il problema realmente, allora diciamo realmente quali sono le cause e cosa sarebbe meglio fare per risolverle. Per adesso nella mia città c'è una fiera/mercatino, e come ogni anno non può mancare il bancone che vende animali con centinaia di piccole scripta scripta ammucchiate che prendono il largo con il bambino di turno che chiede al genitore l'animaletto da compagnia. E poi vi scandalizzate per queste due scripta elegans che di sicuro saranno tenute alla perfezione e in un posto a prova di fuga? Ma finiamola!
E se si deve essere coerenti allora mi chiedo, le acquatiche americane che il TCI ogni tanto da in adozione (casi di esemplari abbandonati che cercano un nuovo padrone), vengono sterilizzate? Chi assicura sulla serietà di chi le prende e sul fatto che non le riprodurrà?
Rispondendo in particolare a questa tua frase:
Michele ha scritto:Boh, non capisco cosa ci sia da apprendere sulla nascita di queste tartarughe.
Personalmente grazie a questa esperienza ho appreso come realizzare al meglio una incubatrice per specie acquatiche, e mi servirà per altre meno "denigrate". Quindi è stato utile anche per questo. L'altra utilità (quella principale) è stata quella di appassionare maggiormente una persona alle proprie tartarughe, che adesso se la passano alla grande, in barba a chi vorrebbe sterminare questa specie. Se c'è qualcuno da sterminare, dovrebbero essere gli importatori all'ingrosso di queste tartarughe, chi le vende a pochi euro come se fossero caramelle, chi le acquista senza prima informarsi sulle esigenze, chi le abbandona una volta stancatosi... Gli errori degli altri li devono pagare i diretti interessati, se la massa è costituita da idioti che comprano tartarughe e le abbandonano una volta cresciute io non ci posso fare niente.
Quando finiranno le importazioni e la vendita nei negozi di animali delle
migliaia di Trachemys scripta (la sottospecie non conta), potrete lamentarvi per quelle poche
decine che vengono riprodotte da qualche appassionato, ma fino ad allora le vostre critiche sono "parole al vento".