pminotti ha scritto:Dogo, secondo te chi è che aveva dei catturoni?
pminotti ha scritto:Personalmente allevo Macrochelodine dal 2008 e mi hanno anche deposto.
pminotti ha scritto:Devo dire che ne ho sempre viste in grande quantità e a prezzi modici.
EDG ha scritto:pminotti ha scritto:Devo dire che ne ho sempre viste in grande quantità e a prezzi modici.
Le trovi in grandi quantità (?) ma immagino solo sub-adulte o adulte (che non credi essere di cattura), ma dove sono i piccoli?
pminotti ha scritto:Però finiamo OT sicuramente.
pminotti ha scritto:Se notiamo, è esattamente lo stesso schema schizofrenico valido anche per gli altri Pets.
pminotti ha scritto:Per le altre specie, la riproduzione amatoriale va attentamente valutata.
pminotti ha scritto:sarebbe necessario che gli allevatori amatoriali sia organizzassero autoregolamentandosi e dando forza alle proprie istanze attraverso le associazioni.
Ad oggi non esistono protocolli di allevamento e per quanto riguarda la certificazione di quanto fatto a livello sanitario siamo solo alle affermazioni dei singoli.
Molti fanno visite veterinarie sistematiche, molti altri no.
Dovendo vendere al pubblico, che garanzie possiamo dare alla ASL?
E che garanzia diamo al compratore?
Quanti sono assicurati?
Che documenti si rilasciano?
E poi c'è il "mare magnum" delle problematiche fiscali, a cui sono piuttosto sensibile facendo il Commercialista.
Vi ricordate dei verbali terroristici fatti agli allevatori che regalavano le tartarughe e vendevano le piantine ad un Tartabeach di alcuni anni fa?
pminotti ha scritto:Riassumendo, non sono contrario a far riprodurre le tartarughe a livello amatoriale, ma sono contrario a farlo "a capocchia".
EDG ha scritto:pminotti ha scritto:Però finiamo OT sicuramente.
Se si tirano in mezzo cento argomenti in uno come hai fatto con questa risposta, sicuro!![]()
pminotti ha scritto:Se notiamo, è esattamente lo stesso schema schizofrenico valido anche per gli altri Pets.
EDG ha scritto:Con la differenza che le tartarughe, rispetto alla maggior parte degli altri "pets" sono animali protetti, in via d'estinzione e selvatici. Riprodurre un pesce rosso "non serve a niente" in termini di salvaguardia, non so se mi spiego.
pminotti ha scritto:Per le altre specie, la riproduzione amatoriale va attentamente valutata.
EDG ha scritto:La riproduzione in cattività di specie esotiche che non si adattano al nostro clima non può che essere positiva e da incentivare. Non creano problemi di alloctoni in natura, e nel loro piccolo salvaguardano gli esemplari presenti negli areali di origine.
pminotti ha scritto:sarebbe necessario che gli allevatori amatoriali sia organizzassero autoregolamentandosi e dando forza alle proprie istanze attraverso le associazioni.
Ad oggi non esistono protocolli di allevamento e per quanto riguarda la certificazione di quanto fatto a livello sanitario siamo solo alle affermazioni dei singoli.
Molti fanno visite veterinarie sistematiche, molti altri no.
Dovendo vendere al pubblico, che garanzie possiamo dare alla ASL?
E che garanzia diamo al compratore?
Quanti sono assicurati?
Che documenti si rilasciano?
E poi c'è il "mare magnum" delle problematiche fiscali, a cui sono piuttosto sensibile facendo il Commercialista.
Vi ricordate dei verbali terroristici fatti agli allevatori che regalavano le tartarughe e vendevano le piantine ad un Tartabeach di alcuni anni fa?
EDG ha scritto:Per la riproduzione di specie per cui non è richiesta alcuna documentazione, e se si hanno poche nascite all'anno (l'allevatore amatoriale è tale perchè non è un commerciante) tutte queste domande e obblighi che hai presupposto non servono.
pminotti ha scritto:Riassumendo, non sono contrario a far riprodurre le tartarughe a livello amatoriale, ma sono contrario a farlo "a capocchia".
EDG ha scritto:Se devi rispondere a una domanda semplice e mirata, per quale motivo non hai pensato di incubare le uova delle Pelomedusa? E' una tra le specie più comuni in commercio ma si tratta quasi esclusivamente di esemplari adulti importati, non credi che mettere in commercio qualche nascita in cattività potrebbe essere l'inizio per ridurre i numeri dei catturoni?
pminotti ha scritto:EDG ha scritto:pminotti ha scritto:Però finiamo OT sicuramente.
Se si tirano in mezzo cento argomenti in uno come hai fatto con questa risposta, sicuro!![]()
Allora continuiamo!![]()
pminotti ha scritto:EDG ha scritto:Con la differenza che le tartarughe, rispetto alla maggior parte degli altri "pets" sono animali protetti, in via d'estinzione e selvatici. Riprodurre un pesce rosso "non serve a niente" in termini di salvaguardia, non so se mi spiego.
Si e no, posto che quasi tutte le acquatiche non sono protette.
A parte quello, non so fino a che punto sia vero anche per le altre.
pminotti ha scritto:EDG ha scritto:Se devi rispondere a una domanda semplice e mirata, per quale motivo non hai pensato di incubare le uova delle Pelomedusa? E' una tra le specie più comuni in commercio ma si tratta quasi esclusivamente di esemplari adulti importati, non credi che mettere in commercio qualche nascita in cattività potrebbe essere l'inizio per ridurre i numeri dei catturoni?
Perchè le ho trovate già rotte al mattino e perchè non ho un'incubatrice.
Non credo che 3 o 4 baby del sottoscritto eviterebbero i prelievi in Africa.
Più probabilmente mi sarei trovato con altre 4 tartarughe da sistemare.
pminotti ha scritto:Francamente preferisco cercare di ridurre il numero degli acquisti
pminotti ha scritto:A parte quello, se dovessi mettermi a riprodurre le nostre amiche mi organizzerei con test del DNA, per certificare la non consanguineità degli esemplari e preparerei dei Pedigree per le nate.
Oltre a quello aprirei una posizione IVA separata come piccolo allevatore e vidimerei il registro ASL.
Credo che l'Ordine non avrà nulla in contrario, dato che è attività agricola.
Preparerei poi un resoconto dettagliato sulla crescita ed il mantenimento, incluso allestimento del terrario, umidità e temperature di incubazione ecc. ecc.
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