Opuntia ficus indica
“Opuntia Ficus Indica “ è una pianta appartenente alla famiglia delle cactacee, presente in molte coste litorali del Mediterraneo. Nonostante la sua massiccia presenza in molte regioni del centro sud, l’Opuntia Ficus Indica non è una pianta autoctona ma originaria del Messico. Già dal XIV secolo gli aztechi la coltivavano per ricavarne i gustosi frutti e usare le pale come foraggio per il bestiame, ma soprattutto per ricavarne un pregiato colorante il famoso “rosso cocciniglia”. Per ricavarlo facevano parassitare le pale da cocciniglie del genere “pseudococcus”, e una volta che le piante ne erano piene, venivano raccolte e schiacciate per estrarre il pregiato colorante.
Facile da coltivare, venne introdotta in Europa dopo la scoperta dell’America, fondamentalmente per i suoi frutti. Da allora si è endemizata in molte località mediterranee crescendo spontaneamente su terreni rocciosi e aridi. Nei secoli venne selezionata una varietà “inermis” cioè priva di spine(o molto piccole)per agevolare la raccolta dei frutti. In Sicilia i contadini svilupparono diverse metodiche di coltivazione e raccolta. Un’ esempio è la produzione di fichi d’india particolarmente grossi e callosi chiamati ”bastarduli.”
Ci tengo a sottolineare che anche le pale sono commestibili. In Messico vengono consumate sia fritte (a mò di cotoletta) che bollite insieme ad altri alimenti come ceci, verdure, ecc.
Ma uno degli effetti più sensazionali si ha nel trattamento delle gastriti.
Per chi soffre di acidità di stomaco, gastrite o ulcera, è sufficiente mangiare qualche boccone di opuntia sbucciata la mattina a stomaco vuoto per 5\7 giorni. Il suo effetto cicatrizzante dà enorme sollievo!
Mia sorella e molti amici che da anni soffrivano di tali problemi , erano molto scettici sull’ argomento …. Ma dopo appena 5 giorni dalla cura a base di opuntia si sono dovuti ricredere …… ringraziandomi per il semplice (ma efficacissimo) rimedio da me proposto.
È una pianta molto resistente a lunghi periodi di siccità, ma è anche resistente al freddo, pertanto può essere coltivata anche al nord italia (l' importante è rientrarla durante i periodi freddi). per coltivarla con successo necessita di un terriccio molto drenante(una miscela composta da una parte di terriccio normale ed una di sabbia o pietrisco) e di una buona esposizione solare. Per la sua propagazione, basta staccare una pala, farla asciugare per una o due settimane, dopodiché va piantata senza innaffiare per almeno un mese. Dopo tale periodo puo essere annaffiata una volta a settimana in primavera ed estate, mentre nella stagione fredda sarebbe meglio sospendere le annaffiature.
Frutti e pale di opuntia possono esser somministrati senza problemi a tutte le specie di tartarughe terrestri, (ma anche altri rettili vegetariani tipo iguane o pogone) costituendo per loro un’ ottima fonte di fibre e calcio.
…. se poi consideriamo l’uso che anche noi umani potremmo fare , credo che un pò tutti noi dovremmo avere un’opuntia in balcone!!!
Opuntia selvatica nel bordo di una strada
Piantagione di opuntia in provincia di catania
Fiori di opuntia