Messaggioda Faber78 » mer giu 30, 2010 12:24 pm
....questo è uno dei motivi per cui, contrariamente a quel che si consiglia, e che so' essere la soluzione migliore (in un "setting" BLINDATO..) io allevo le piccole in terrario finchè non sono abbastanza grandi (abito nei pressi di una ferrovia, in centro e in una città turistica... periodicamente ci sono impennate della popolazione di topi e ratti...), mi riferisco al primo anno, senza letargo e sempre in terrario, secondo anno terrario fino a maggio/giugno e poi fuori.
Con topi e ratti, ma sopratutto contro questi ultimi, hai solo 2 alternative. Se affronti la cosa realisticamente, e pensi che ogni attività umana, generi in qualche modo, a volte anche minimamente scompensi e inquinamento, puoi munirti di veleno, ma assolutamente, acquista le cassette portaveleno o i "tubi"; Sono contenitori in plastica dove il roditore entra e non può fare altro che mangiare porzioni dell'esca avvelenata, sul posto, all'interno del contenitore (in pratica non può portarsi in giro i bocconi e seminarli creando rischio per altri animali). Questa condizione è necessaria per l'uso di veleni senza dover piangere altre testudo, cani gatti e eventualmente uccelli vari...
L'altra soluzione è allevarti un paio di gatti "comuni" europei.. magari presi dalla cucciolata di qualche colonia cittadina. Ho riscontrato in più di un decennio, che i gatti non hanno istinti predatori nei confronti delle testudo (diverso il discorso per le acquatiche, ma ne ignoro le cause...) tuttavia, acchiapperanno e sbraneranno tutto quello che si muove e li stimola abbastanza. Non avrai più ratti ma neppure rospi, lucertole, serpentelli (se ce ne sono)..e ogni tanto troverai quel che resta di un pasto a base di passeri o tortore (purtroppo non ho ancora visto un gatto uccidere un corvide adulto, anche se li tiene abbastanza efficacemente alla larga...)
Passato lo sconforto, ricordati questa esperienza e vivila per quello che è.
Se alleviamo testudo, non facciamo altro che contemplare un'emanazione della natura, stessa matrice dalla quale neppure noi possiamo sottrarci, nel bene e nel male.
La natura non è crudele nè buona, la giustizia stà in chi riesce a trovare la soluzione migliore per se stesso e per affermare la propria esistenza individuale e la propria specie.
Se prenderai in altro modo dei ratti(vivi), se ti dovesse capitare di usare trappole a tunnel o tagliole, o di metterli all'angolo, non procedere come erroneamente credono di fare bene molti "animalisti" (ma non ecologhi....), risolvi il problema alla radice. (bastonata, annegamento, sacchetto e congelatore, o quello che ti assicuri di eliminarlo senza esporti a morsi)
Potresti potenzialmente contribuire a tamponare la popolazione locale di roditori che altro non è che il frutto di uno scompenso ecologico più grande (avanzi di cibo a disposizione, colture cerealicole intensive, alimenti per animali non chiusi e sigillati..) nella tua zona... poi.. procedi proprio su questi punti. Cerca se è verificata una di queste condizioni.. una concimaia scoperta nei pressi della tua abitazione (ed esigi che si muniscano di compostiera!!) , presenza di bestiame , accumuli di cereali mal custoditi ecc e tenta di agire su queste.
Nel frattempo, posso dire a tutti gli interessati due cose.. esistono veleni a base di solfolignina, meno economici di quelli "rosa" a base di anticoagulanti, ma pare ad azione selettiva mirata (interferiscono sul funionamento dei reni dei topi).
L'altra cosa è che è giusto lottare e uccidere per salvaguardare se stessi e i propri animali. Non lesino ammazzamenti di ogni tipo, quando e se mi imbatto in un ratto (selvatico) scampato ai miei gatti... tuttavia allevo anche ratti, e sono animali intelligentissimi e stupendi. Agire sempre secondo natura e con cognizione di causa. Non c'è lode e non c'è infamia....