Rilascio Cites in fonte D

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tartamau
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Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 2:13 pm

In tempi non sospetti, sono intervenuto in questo forum per illustrare la procedura per il rilascio dei Cites.
Non dico che sia stato facile, neppure che si parli di tempi rapidi, ma di fatto si può fare e tutte le richieste che arrivano in Commissione Scientifica vengono valutate con attenzione e competenza e ricevono una risposta.
Inizialmente sarà richiesto un sopralluogo per la verifica dell'allevamento e, a seguito delle richieste fatte, un prelievo di campioni biologici per la verifica di parentela tramite analisi del Dna.
Soddisfatto tutto questo, l'allevatore viene riconosciuto come tale e tutte le richieste a questo punto vengno accettate con parere positivo, senza ulteriori attese.
La mia esperienza è assolutamente positiva, ci ho sempre creduto, e credo altresì che chiunque sia in regola possa e debba fare questo passo. Leggo infatti una infinità di castronerie dette da utenti che nulla sanno realmente in merito (non avendo fatto nulla personalmente) e che nessuna intenzione hanno inoltre di richiedere i Cites. Il dubbio è che non si voglia sottostare alle elementari regole di una società civile per perseguire il proprio interesse personale, spesso con gravi ripercussioni per la salvaguardia delle nostre beneamate tartarughe. Ma anche che ci sia qualcosa da nascondere...
Detto questo, confermo che i Cites in fonte D vengono rilasciati con continuità a chiunque abbia i requisiti per richiederli. E' chiaro che chi pretende di ottenerli avendo preso "ieri" degli animali senza Cites alla fonte, a mio avviso, non ha nulla da lamentarsi, in quanto la normativa è ormai datata ed animali con Cites regolari sono disponibili da anni. C'è solo di armarsi di pazienza, allevarsi dei cuccioli (è sbagliatissimo darli via tutti: c'è chi è convinto di ciò e continua a farlo anche nella più assoluta illegalità) ed infine dimostrare la bontà del proprio allevamento. Chi adesso scrive, sono 25 anni che alleva tartarughe e l'unico problema che ha avuto nel rilascio dei Cites è stato il tempo richiesto per completare la procedura, null'altro. Chi crede e fa credere che se uno non vuole cedere gli animali non è necessario che faccia alcun che, si sbaglia di grosso e porta in errore chi lo ascolta. Nessuno sa quali saranno le esigenze tra alcuni anni!
Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!
Devo ancora una volta constatare che i tanti commenti negativi letti in qua ed in là ed espressi dai soliti noti, sono in realtà difficilmente spiegabili se non da malcelato interesse personale.
Per avere accesso ai Cites bisogna dimostrare la bontà del proprio allevamento, ma questo qualsiasi persona di buon senso lo capirà al volo...
Il Cites, ma ancora il messaggio non vuole passare, serve a dimostrare senza ombra di dubbio l'origine legale dell'animale ed è fondamentale che lo abbiano tutti gli esemplari. Poi che se ne voglia fare commercio o meno, questo non cambia nulla sulla gestione della cosa. Un esemplare in Cites equivale ad un esemplare in meno sottratto al suo ambiente naturale, ed è fondamentale preservare le popolazioni naturali regolamentandone il commercio. Questo è in soldoni il senso della Cites, in quanto proibire completamente genera più danni di una buona gestione del commercio.
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Flavio » gio ott 22, 2009 4:18 pm

Ritengo che il tuo invito a comperare tartarughe provenienti dall' estero con i loro relativi bei cites, oltre che un sottile annuncio commerciale a tuo favore, sia in netto contrasto con la scelta che stà tenendo e continuerà a tenere il TCI.
Noi vogliamo che le nostre tartarughe abbiano il cites, degli eventuali figli di quelle comperate da te o da chi altri, alla maggior parte degli allevatori non interessa un fico secco.
Riguardo alle continue insinuazioni riguardo all' onesta deigli allevatori, che vedo, non smetti di ripetere, posso dimostrarti che parecchie persone, io compreso, ho invitato gli agenti preposti a visionare il luogo e metodo di detenzione delle tartarughe nonchè la loro corrispondenza a quanto è stato denunciato, ebbene l' unica visita che ho avuto è stata di domenica ed a carattere personale ,con tanto di famiglia al seguito, per palese mancanza di personale.
Visto che il mio commento ti sembrerà inspiegabile, cercherò di essere il più chiaro possibile:
Il TCI si stà muovendo affinchè chiunque abbia denunciato il possesso nel 1995, abbia diritto ad avere riconosciute come legittime le tartarughe in questione e la loro prole regolarmente denunciata.
Il TCI ritiene che le leggi attuali non siano adeguate alla salvaguardia della spece, anzi ne incentivino la depauperazione e l' inquinamento.
Il TCI ritiene che leggi migliori, rispettose degli animali e dei loro allevatori siano possibili, magari interpellando chi se ne occupa amatorialmente, non solo chi le vende.
Il TCI si auspica una burocrazia snella e collaborazione trà le parti, non una lungaggine vergognosa.
Ergo, io, come molti altri voglio il cites per le mie 130 tartarughe, denunciate secondo le regole che mi sono state imposte, nate e denunciate secondo le regole che mi sono state imposte e che allevo con cura e dedizione.
Se ancora non ti è chiaro, non vogliamo le tue tartarughe slovene con i lore bei cites regolari nuovi di zecca, i cites li vogliamo per le nostre e la strada che stiamo percorrendo và in questa direzione, non in quella che indichi tu.
Detto questo, mi sento autorizzato a chiederti di non insistere su questo forum con mal celati inviti ad acquistare tartarughe da te o chi altro, ne a continuare con la campagna propagandistica che è nettamente in contrasto con la linea che intendiamo seguire. Lo spazio non ti mancherà altrove.

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 6:01 pm

Flavio ha scritto:Ritengo che il tuo invito a comperare tartarughe provenienti dall' estero con i loro relativi bei cites, oltre che un sottile annuncio commerciale a tuo favore, sia in netto contrasto con la scelta che stà tenendo e continuerà a tenere il TCI.
Noi vogliamo che le nostre tartarughe abbiano il cites, degli eventuali figli di quelle comperate da te o da chi altri, alla maggior parte degli allevatori non interessa un fico secco.
Riguardo alle continue insinuazioni riguardo all' onesta deigli allevatori, che vedo, non smetti di ripetere, posso dimostrarti che parecchie persone, io compreso, ho invitato gli agenti preposti a visionare il luogo e metodo di detenzione delle tartarughe nonchè la loro corrispondenza a quanto è stato denunciato, ebbene l' unica visita che ho avuto è stata di domenica ed a carattere personale ,con tanto di famiglia al seguito, per palese mancanza di personale.
Visto che il mio commento ti sembrerà inspiegabile, cercherò di essere il più chiaro possibile:
Il TCI si stà muovendo affinchè chiunque abbia denunciato il possesso nel 1995, abbia diritto ad avere riconosciute come legittime le tartarughe in questione e la loro prole regolarmente denunciata.
Il TCI ritiene che le leggi attuali non siano adeguate alla salvaguardia della spece, anzi ne incentivino la depauperazione e l' inquinamento.
Il TCI ritiene che leggi migliori, rispettose degli animali e dei loro allevatori siano possibili, magari interpellando chi se ne occupa amatorialmente, non solo chi le vende.
Il TCI si auspica una burocrazia snella e collaborazione trà le parti, non una lungaggine vergognosa.
Ergo, io, come molti altri voglio il cites per le mie 130 tartarughe, denunciate secondo le regole che mi sono state imposte, nate e denunciate secondo le regole che mi sono state imposte e che allevo con cura e dedizione.
Se ancora non ti è chiaro, non vogliamo le tue tartarughe slovene con i lore bei cites regolari nuovi di zecca, i cites li vogliamo per le nostre e la strada che stiamo percorrendo và in questa direzione, non in quella che indichi tu.
Detto questo, mi sento autorizzato a chiederti di non insistere su questo forum con mal celati inviti ad acquistare tartarughe da te o chi altro, ne a continuare con la campagna propagandistica che è nettamente in contrasto con la linea che intendiamo seguire. Lo spazio non ti mancherà altrove.

Chi sa leggere e non è in malafede come lo sei tu capirà che l'intento è solo quello di dimostrare che i Cites si possono ottenere e fin quando ci saranno persone che diranno il contrario e metteranno in difficoltà tanti utenti c'è solo da preoccuparsi sugli intenti, che a me paiono assai oscuri.
Io sono dell'idea che se ci sono delle regole, queste vanno seguite. Seguendo queste regole si ottiene quello che si chiede? Si! Tu avresti ragione solo se la risposta fosse negativa. Volutamente ho inserito il discorso da figli di animali acquistati con cites per testimoniare che da essi si ottengono i cites, sempre a seguito dei controlli internazionali, e ciò a garanzia della bontà del documento. La stessa identica cosa lo fanno gli altri stati europei.
Tu mi inviti a non scrivere più, bene. Dimmi un po' che titolo hai e se puoi dimostrare tutte le amenità che hai scritto e le CALUNNIE che hai elargito nei miei confronti. Queste sono cose gravi e dimostrano ancora una volta la malafede che hai e, piuttosto, se il TCI è veramente dalla parte della legalità, mi aspetterei piuttosto una rapida rettifica.
Quello che ho ottenuto, è vero, mette un po' in crisi la tesi assurda che i cites non si possono ottenere, ma è la verità :wink:
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 6:12 pm

Ah, io parlavo di Cites ITALIANI ottenuti da tartarughe ITALIANE, regolarmente denunciate nel 1992 e non di cites stranieri. Regolarmente ottenuti a seguito di semplice richiesta e i dovuti controlli, ivi compreso il Dna.
Come TUTTI possono ottenere.
Se la risposta del TCI è stata quella di cancellare la mia replica (prontamente inserita nuovamente) così che nessuno se la potesse leggere, mi chiedo se veramente dire che i cites italiani da tartarughe ITALIANE (e non straniere come hai malevolmente scritto) è un'eresia in questo forum che vuole convincere la gente che ciò non sia possibile.
Tutto falso, tutto falso. Signori miei, come ci sono riuscito io, armandosi di tutto il necessario lo possono ottenere in tantissimi.
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 6:23 pm

Poiché con le polemiche non si va avanti, perché non mi contatti e non mi chiedi come fare per ottenere i 130 Cites che pretendi?
Le visite delle competenti autorità sono fatte non a nostra richiesta verbale, ma a seguito di richiesta scritta di certificati alla quale fa seguito una richiesta ufficiale di sopralluogo. Se non richiedi nulla ma al tempo stesso pretendi che ti sia dato tutto sulla parola, penso che sia normale non avere risposta.
Per il resto, il mio personale parere è che chi può dimostrare come te la bontà dei propri animali, non ha nulla da temere. Quello che a me, per richiamare quello che è stato scritto e cioè che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, mi lascia dubitare è questa riluttanza a farsi controllare...
Il tema se non sbaglio era chiaramente incentrato sul FATTO che cites italiani da tartarughe italiane si possono ottenere: perché non si parla di questo?
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Barbara » gio ott 22, 2009 7:23 pm

Direi Maurizio che stai passando i limiti del buon gusto, l'attuale risposta la lascio solo perchè tutti abbiano modo di leggerla e quindi fare le sue valutazioni, comunque se si decide di cancellare un tuo post non puoi arbitrariamente decidere di reinserirlo ma decideremo nello staff come regolarci per questo.
Di cosa parlassi tu si capiva bene in questo passaggio che hai scritto:

Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!

Sembra pubblicità per vendere più esemplari anche se penso che ciò non sia ma gli utenti leggono ciò che è scritto :roll:
Se si decide di parlare seriamente di Cites il Tci è in prima fila ma vuole tutelare anche tutti coloro che non hanno che una o due tartarughe e potranno accedere ai Cites solo tra venti o trenta anni e non solo quegli allevatori che hanno già centinaia di tartarughe pronte per essere vendute :roll:

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Flavio » gio ott 22, 2009 8:48 pm

Allora, visto che io sono il calunniatore che scrive amenità nei tuoi confronti e tu sei il buono, armato delle più nobili intenzioni, spiegami per favore questa discrepanza che ho intravisto nelle tue espressioni:
[Ah, io parlavo di Cites ITALIANI ottenuti da tartarughe ITALIANE, regolarmente denunciate nel 1992 e non di cites stranieri.]
[Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!]
Converrai con me( tu forse non lo farai, ma chi legge certamente si ) che in due post hai detto tutto ed il contrario di tutto, forse prima di scrivere devi rileggerti il post precedente, altrimenti rischi di perdere di credibilità.
Premesso che la tua teoria sui cites italiani fà a pugni con quanto espresso dal responsabile Cites del Piemonte e della Lombardia, valutando positivamente la tua proposta di dirmi come fare ad ottenere Cites dalle mie tartarughe, ti chiedo cortesemente di farlo publicamente, anche in questa discussione, così rendiamo partecipi tutti coloro che sono interessati, premetto che io, conscio delle mie convinzioni, sono pronto a rimangiarmi quanto espresso qual' ora vi fossero sviluppi tali da doverti dar ragione,( lo farò quì publicamente e sugli altri forum di cui sono membro ) naturalmente non mi si facciano comprare altre tartarughe perchè ho seri problemi di spazio ( e non vuol essere una battuta)

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Barbara » gio ott 22, 2009 9:03 pm

Per ottenere i Cites penso che tu intenda ora vero Flavio? E non tra vent'anni, perché tra vent'anni ci arriviamo tutti :roll:
Non è vero che moltissimi allevatori se si impegnano potranno avere i CITES, saranno solo pochissimi.
Sono pronta a scommettere che saranno talmente pochi che sono assolutamente ininfluenti sul problema.

Quanti possono dimostrare di avere le seconde generazioni ?
Io credo al massimo qualche decina in Italia, ma anche se fossero 100, non risolveranno nulla !!!!!!

Tartamau ha fatto benissimo a seguire la trafila della CITES ma l'associazione deve tutelare la stragrande maggioranza degli allevatori e non una esigua schiera!

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 9:05 pm

Flavio ha scritto:Allora, visto che io sono il calunniatore che scrive amenità nei tuoi confronti e tu sei il buono, armato delle più nobili intenzioni, spiegami per favore questa discrepanza che ho intravisto nelle tue espressioni:
[Ah, io parlavo di Cites ITALIANI ottenuti da tartarughe ITALIANE, regolarmente denunciate nel 1992 e non di cites stranieri.]
[Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!]
Converrai con me( tu forse non lo farai, ma chi legge certamente si ) che in due post hai detto tutto ed il contrario di tutto, forse prima di scrivere devi rileggerti il post precedente, altrimenti rischi di perdere di credibilità.
Premesso che la tua teoria sui cites italiani fà a pugni con quanto espresso dal responsabile Cites del Piemonte e della Lombardia, valutando positivamente la tua proposta di dirmi come fare ad ottenere Cites dalle mie tartarughe, ti chiedo cortesemente di farlo publicamente, anche in questa discussione, così rendiamo partecipi tutti coloro che sono interessati, premetto che io, conscio delle mie convinzioni, sono pronto a rimangiarmi quanto espresso qual' ora vi fossero sviluppi tali da doverti dar ragione,( lo farò quì publicamente e sugli altri forum di cui sono membro ) naturalmente non mi si facciano comprare altre tartarughe perchè ho seri problemi di spazio ( e non vuol essere una battuta)

Il discorso a mio avviso è stato assai travisato ed è evidente nelle risposte date. La mia intenzione è solo quella di dimostrare con la mia esperienza che cites italiani si possono ottenerli, ma di fatto vanno richiesti.
La seconda parte è stata inserita per dimostrare che i cites, essendo comunitari, valgono in tutta la comunità europea e, in mancanza (la cosa non fa piacere neanche a me, ma i fatti sono questi) di quelli italiani, sono accettati. Vedere altro è a mio avviso sbagliato. Era semplicemente una ulteriore testimonianza. Ma dopo la polemica accesa ed assai strumentalizzata sui cites stranieri mi rendo conto che si poteva male interpretare. Ho però precisato che vale per tutta europa...
Per il resto ho già inserito un post in primavera dove spiego per filo e per segno le cose da fare. Il discorso in privato a solo l'intento di chiarire dubbi che se scritti non è facile da fugare.
Per il resto, l'unica cosa che ho volutamente pubblicizzato è che i cites italiani si possono chiedere ed ottenere e questo a dispetto di chi dice il contrario!
Come ti ho detto sono a disposizione di chi voglia imbarcarsi in questa avventura, l'ho sempre fatto. Ma, credimi, dire questo quando si vuol far credere che sia impossibile, crea molti diverbi.
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Barbara » gio ott 22, 2009 9:09 pm

Barbara ha scritto:Per ottenere i Cites penso che tu intenda ora vero Flavio? E non tra vent'anni, perché tra vent'anni ci arriviamo tutti :roll:
Non è vero che moltissimi allevatori se si impegnano potranno avere i CITES, saranno solo pochissimi.
Sono pronta a scommettere che saranno talmente pochi che sono assolutamente ininfluenti sul problema.

Quanti possono dimostrare di avere le seconde generazioni ?
Io credo al massimo qualche decina in Italia, ma anche se fossero 100, non risolveranno nulla !!!!!!

Tartamau ha fatto benissimo a seguire la trafila della CITES ma l'associazione deve tutelare la stragrande maggioranza degli allevatori e non una esigua schiera!


Maurizio mi cito per non dover riscrivere tutto, tu parli per gente come te che alleva tartarughe da anni ed ha già la terza generazione ma il Tci deve lavorare affinché tutti gli allevatori possano essere messi in condizioni meno critiche e non debbano aspettare venti o trent'anni per ottenere i Cites

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 9:15 pm

Barbara ha scritto:Direi Maurizio che stai passando i limiti del buon gusto, l'attuale risposta la lascio solo perchè tutti abbiano modo di leggerla e quindi fare le sue valutazioni, comunque se si decide di cancellare un tuo post non puoi arbitrariamente decidere di reinserirlo ma decideremo nello staff come regolarci per questo.
Di cosa parlassi tu si capiva bene in questo passaggio che hai scritto:

Concludo dicendo che i figli di esemplari certificati all'estero (Europa) sono accettati tranquillamente dopo aver verificato la bontà del documento di origine, pertanto invito a non aver remore ad acquistare animali certificati, in quanto questo è il modo più semplice per non avere problemi in futuro ed ottenere quello che ci spetta!

Sembra pubblicità per vendere più esemplari anche se penso che ciò non sia ma gli utenti leggono ciò che è scritto :roll:
Se si decide di parlare seriamente di Cites il Tci è in prima fila ma vuole tutelare anche tutti coloro che non hanno che una o due tartarughe e potranno accedere ai Cites solo tra venti o trenta anni e non solo quegli allevatori che hanno già centinaia di tartarughe pronte per essere vendute :roll:

Dire che da esemplari certificati (visto che come San Tommaso anche io l'ho voluto provare) si ottengono i Cites dei figli è propaganda? Dai... L'intento è unicamente quello di dare informazioni vere e verificate. E ti posso assicurare che sino ad ieri non lo avrei potuto affermare!
Cara Barbara, togliere una risposta tu lo puoi fare, ma non dare la possibilità di replica lasciando accuse false mi pare un po' strumentale... :wink:
Tutto quello che ho scritto è solo per dimostrare che non è necessario attendere 20 anni, come dici tu, per avere i certificati.
Se io ho acquistato delle tartarughe straniere che sai benissimo mi son tenuto per riproduzione, è stato perché ancora sono indietro per alcune specie e volevo ottenere i cites, perché a me piace fare le cose in regola. :wink:
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda tartamau » gio ott 22, 2009 9:17 pm

Barbara ha scritto:
Barbara ha scritto:Per ottenere i Cites penso che tu intenda ora vero Flavio? E non tra vent'anni, perché tra vent'anni ci arriviamo tutti :roll:
Non è vero che moltissimi allevatori se si impegnano potranno avere i CITES, saranno solo pochissimi.
Sono pronta a scommettere che saranno talmente pochi che sono assolutamente ininfluenti sul problema.

Quanti possono dimostrare di avere le seconde generazioni ?
Io credo al massimo qualche decina in Italia, ma anche se fossero 100, non risolveranno nulla !!!!!!

Tartamau ha fatto benissimo a seguire la trafila della CITES ma l'associazione deve tutelare la stragrande maggioranza degli allevatori e non una esigua schiera!


Maurizio mi cito per non dover riscrivere tutto, tu parli per gente come te che alleva tartarughe da anni ed ha già la terza generazione ma il Tci deve lavorare affinché tutti gli allevatori possano essere messi in condizioni meno critiche e non debbano aspettare venti o trent'anni per ottenere i Cites

Barbara hai ragione, ma anche io ho aspettato anni ed altri anni li dovrò ancora aspettare, ma intanto penso sia meglio consigliare chi lo voglia fare di iniziare la trafila burocratica per l'ottenimento dei Cites. Perdere ulteriore tempo mi pare sbagliato
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda anto57 » gio ott 22, 2009 9:33 pm

Barbara, mi auguro veramente che il TC la spunti, per tutti gli utenti, me compresa.
Io l'ho gia' detto e qui lo ripeto: il bollettino pagato nel 95 (le famose lit 15,000) e' stato effettuato per detenere (ne senso che le custodiamo) le tartarughe, ma essendo specie protetta non sono nostre, ma del Demanio.
Se volessero, potrebbero passare domattina da ognuno di noi e ritirarle tutte (fortuna che non saprebbero dove metterle!)
Ti ripeto, me lo auguro, ma non ci credo che con la denuncia effettuata a suo tempo, possiamo definirci proprietari degli esemplari detenuti,
Solo quelle con Cites giallo fonte D possono essere definite di nostra proprieta'.
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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Barbara » gio ott 22, 2009 9:43 pm

Nessuno sconsiglia gli utenti dal tentare la strada della richiesta Cites (io stessa ho iniziato a fare tutti i documenti) ma nel frattempo l'Associazione cerca di ottenere delle semplificazioni e non credo che questo sia contestabile :wink:

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Re: Rilascio Cites in fonte D

Messaggioda Sandra » gio ott 22, 2009 10:26 pm

Nessuno contesta che ottenere semplificazioni sia più che auspicabile . Non è questo il punto. Tartamau ha voluto solo portare la sua testimonianza, ha avuto i cites per i suoi esemplari italiani, allevati, come dice Flavio, con amore e dedizione negli anni, fin da quando era ragazzino e anche per quelli figli di esemplari stranieri acquistati con cites.
Non è ostacolo agli intenti del TCI incoraggiare chi volesse cominciare l'iter burocratico per ottenere i cites,nell'attesa di tempi migliori. Dichiarare che i cites si possono ottenere e portare se stessi e le proprie esperienze come esempio, mettere sé stessi e le proprie esperienze a disposizione non dovrebbe essere un reato di lesa maestà, oppure sì ?
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