io ho optato per una soluzione similare a chettolo.
ho un cassone di 50X40, con apertura del tetto a libro. la cassetta è trattata con impregnante da barca, per
cui totalmente impermeabile.
ho rimosso il fondo e l'ho messo a terra un pò sepolto in modo che sia inamovinile. in più è sotto un porticato e raramente a pioggia o raggiunge.
sul fondo ho steso uno strato di ghiaia grossa, in modo da creare un'intercapedine,e poi l'ho ricoperto con degli strati di sughero (con il quale ho foderato anche l'interno della casetta)...ho preferito il sughero al polistirolo per una mera questione di "naturalezza".
questo mi permette di avere un discreto isolamento dal terreno circostante, invero argilloso e piuttosto umido.
poi ho riempito il cassone con ca 30 cm di terriccio mescolato a sabbia, dove la mia tartaruga si può interrare a piacimento. infine c'è uno strato di paglia e foglie secche (che sono un eccellente coibentante naturale).
d'inverno chiudo la porta principale con un pezzo di sughero, ma lascio aperte le due "finestrelle" laterali, al fine di garantire un ricircolo d'aria ed evitare il ristagno di umidità.
ho un igrometro interno ed uno esterno, così da tenere sempre sotto controllo i parametri di umidità.
allego una foto:
