ciao a tutti, questo è uno dei nuovi articoli apparsi sulla stampa locale di sabato scorso sul centro carapax. Anzi posso dirVi che dal giorno 28 pv iniziano i colloquio di lavoro per l'assunzione di un operaio specializzato al centro delle tartarughe .
saluti Rita
LA NAZIONE
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell'URP
Web
http://www.provincia.grosseto.it/ e-mail
urp@provincia.grosseto.it 2009-05-23
AMBIENTE
Massa Marittima «Dodici anni di stipendi mai pagati dal Carapax» Una dipendente del Centro ha richiesto il risarcimento ai dirigenti
#di CRISTINA RUFINI
HA CHIESTO il riconoscimento di dodici anni di stipendi per avere, di fatto, lavorato come dipendente al centro Carapax di Massa Marittima e non essere stata inquadrata come tale dal legale rappresentante della società, Donato Ballasina. Il «conto» depositato dalla dipendente che ha smesso di prestare servizio al centro messetano nel 2004 è di circa 25mila euro, che comprende anche il pagamento degli oneri assicurativi e contributivi. Nellultima udienza del processo, che si è svolta nei giorni scorsi, il giudice del lavoro, Cesare Ottati, ha nominato un consulente tecnico che dovrà ricostruire con esattezza se e quanto spetta alla dipendente. Perizia che dovrà essere depositata nelludienza di giugno, quando le parti sono chiamate a tornare in aula.
LA CAUSA davanti al tribunale grossetano è stata promossa dalla ragazza che ha cominciato ad avere rapporti di lavoro con il Carapax e con Donato Ballasina nel 1989, quando è entrata per fare ricerche per la propria tesi di laurea.
«Ad un certo punto racconta anche il professore delluniversità di Pisa che mi seguiva nel percorso di studio ha cominciato ad avere dubbi su come venivano gestiti i rapporti dal legale rappresentante della società, considerando che in concreto non mi limitavo a fare ricerche, ma poco tempo dopo il mio arrivo era diventato un vero e proprio lavoro».
Dal 1992, poi, il rapporto pare modificarsi. Tra il Carapax e la ricercatrice viene stipulata una scrittura privata in cui lei è inquadrata come ricercatrice e le viene riconosciuta una ricompensa mensile. Senza contributi, né copertura assicurativa, come lei stessa scoprirà in seguito. «Almeno la copertura assicurativa prosegue era il minimo. Per non considerare che lattività di ricercatrice era marginale rispetto a tutto il lavoro che svolgevo quotidianamente al centro».
Un vero e proprio lavoro alle dipendenze del Centro Carapax di Massa Marittima che ora chiede le venga riconosciuto con una sentenza.
«PERALTRO conclude la ex dipendente nel corso di unaltra causa contro il Carapax, in cui sono intervenuta come teste, sono stata definita dipendente anche dallo stesso avvocato che assisteva il Centro. E comunque ho portato a testimonianza del lavoro effettivamente svolto una corposa documentazione».
Il giudice Ottati, dopo avere preso visione del conto che è stato presentato dal legale che assiste la ex dipendente, lavvocato Andrea De Cesaris, e ricostruito dal sindacato Uil, ha deciso di affidarsi ad un esperto, un consulente dufficio che a sua volta definisca la natura del rapporto di lavoro e leventuale cifra che spetta alla ex dipendente.
MA IL CENTRO massetano è anche al centro di unaltro processo, questo volta di natura penale che si è aperto poco giorni fa, che vede Ballasina accusato di violazioni delle normativa che regola il commercio internazionale di animali e vegetali e di irregolarità nella gestione degli stessi. Nellultima udienza il giudice del tribunale di Grosseto ha respinto tutte le eccezioni proposte dalla difesa, confermando di fatto il provvedimento di sequestro del centro. La decisione sul piano civile potrebbe arrivare a conclusione in tempi relativamente brevi. Nel frattempo resta fermo laccordo tra le parti di permanenza degli animali allinterno del centro che è passato sotto la custodia della Comunità Montana Colline Metallifere almeno fino a quando la vicenda giudiziaria non sarà conclusa.#
1996-2008 Servizio dell'urp (Programma PHP di Marco Sorresina) - Provincia di Grosseto