FOTO DALLA PICCOLA PIU' CRESCIUTA !!!

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
simone
Messaggi: 952
Iscritto il: dom ago 07, 2005 9:27 pm
Località: Toscana

Messaggioda simone » mar feb 07, 2006 4:07 pm

Anche chi usa incubatrici in un certo senso va contro natura , perche' fa schiudere uova che altrimenti non si schiuderebbero e in tempi decisamente inferiori !!! Facendo nascere tartarughine che in natura non sarebbero nate ! Alterando cosi' la selezione naturale che inizia gia' dall'uovo !
Io personalmente non uso incubatrici , ma non ne sono contrario , per lo stesso discorso che ho fatto precedentemente sul letargo del primo anno !

Avatar utente
Carmen
Messaggi: 6619
Iscritto il: mer mag 18, 2005 3:08 pm
Regione: Sardegna
Località: Sardegna

Messaggioda Carmen » mar feb 07, 2006 4:12 pm

Simone,
per risponderti molto brevemente:
Io quando dò i consigli non mi baso esclusivamente sulla mia esperienza personale,
ci mancherebbe che dicessi di fare in Toscana delle cose sperimentate solo da me in Sardegna,
io ascolto, mi informo e valuto,
e ti garantisco che le baby il primo anno, il letargo, lo possono fare tranquillamente in ogni parte d'Italia, certo con accorgimenti diversi, ma lo fanno tranquillamente e senza perdite.
Anche Agostino può confermare.

Avatar utente
Carmen
Messaggi: 6619
Iscritto il: mer mag 18, 2005 3:08 pm
Regione: Sardegna
Località: Sardegna

Messaggioda Carmen » mar feb 07, 2006 4:14 pm

Per quanto riguarda le esotiche non mi dilungo,
è già stato detto tutto e secondo me è un discorso che non porta da nessuna parte,
più che darti ragione non sò,
ma tu capisci anche che non si può ignorare un problema piccolo solo perchè ce n'è sempre uno più grande,
anzi, pensiamo a risolvere il piccolo, visto che si può.

Charas
Messaggi: 110
Iscritto il: ven gen 20, 2006 7:34 pm
Località: Puglia

Messaggioda Charas » mar feb 07, 2006 7:13 pm

complimenti...è spettacolare

Avatar utente
ciccio288
Messaggi: 390
Iscritto il: gio giu 09, 2005 10:44 pm
Località: Toscana

Messaggioda ciccio288 » mer feb 08, 2006 1:17 am

Questi sono dei massimi esperti:


http://www.tartaclubitalia.it/documenti/annaemme/babyletargosiletargono/annaemme-letargo.htm

http://www.tartaclubitalia.it/documenti/salvadori/letargo/salvadori-letargo.htm


E questo è un fegato di tartaruga sano e uno malato di steatosi (dovuto ad una alimentazione troppo ricca e scarsa di fibre):


ImmagineImmagine



Ciao ;)

Riccardo
Messaggi: 908
Iscritto il: lun mag 16, 2005 5:46 pm
Contatta:

Messaggioda Riccardo » mer feb 08, 2006 4:07 am

Non capisco come mail vi complicate tanto la vita...

Tartarughe che fanno il letargo... per sicurezza è meglio farlgi saltare SOLO il primo letargo così da essere belle "cicciottelle" al letargo successivo!
Tartarughe ch enon fanno il letargo... ovviamente quando fuori è freddo vanno tenute in terrario e quando fuori è caldo vanno messe all'esterno!

Far saltare più letarghi a tartarughe che devono fare il letargo e far prendere freddo a quelle che non lo devono fare provocano malattie e morte!


Semplice no?

Ciao ciao

Avatar utente
Carmen
Messaggi: 6619
Iscritto il: mer mag 18, 2005 3:08 pm
Regione: Sardegna
Località: Sardegna

Messaggioda Carmen » mer feb 08, 2006 10:10 am

Ma per sicurezza di che???

Mi sembra assurdo consigliare ad una persona che ha UNA tartaruga, di allestire un tarrario SOLO per un letargo!!!!

mettendogli in testa che la piccola potrebbe anche morire perchè troppo piccola.

Cominciamo a dividere gli allevatori dai normali utenti che chiedono un semplice consiglio:
il mio è che la tartarga baby può fare tranquillamente il letargo sin dal primo anno, a meno che non sia malata.

Ripeto che le mie lo fanno anche se nate in Ottobre e anche se non hanno toccato cibo da quando sono nate!!!!

Allestire un terrario costa , e se non si deve usare tutti gli anni, è una spesa assolutamente inutile.

Io personalmente cerco sempre di convincere le persone a cui cedo le baby di mandarle subito in letargo, perchè ho appurato che sono molte di più le persone che mi vengono a dire che la tartarughina "è morta" perchè cel'avevano dentro casa, che quelle che mi vengono a dire che è morta in letargo ( nessuna ancora in verità ).

Il problema principale è che siccome un terrario "costa" e che c'è molta disinformazione,
consigliando di farle saltare il letargo, si può dare un'idea sbagliata alle persone, che cioè furi c'è troppo freddo, cos' le portano in casa, rinunciano ad un terrario decente,( tanto, per un paio di mesi....) e mettono le piccole davanti ai termosifoni,davanti al caminetto o peggio, in un posto qualunque della casa ( tanto in casa c'è caldo....).

Non avete neanche idea di quante piccole muoiano in questo modo....quì poi che nascono nei giardini, muoiono tutte quante dentro le case!!!

Ecco perchè credo che sia molto meglio convincere le persone a lasciarle fuori, la natura in questo caso fà molti meno danni dell'uomo.

Per gli allevatori è tutto un altro discorso.....

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda Agostino » mer feb 08, 2006 1:04 pm

X Riccardo
Proprio il fatto di volerle far diventare belle cicciotte come dici tu, provoca molti più problemi che lascarle andare in letargo, quindi il consiglio deve essere sempre di farle fare il letargo ad eccezione di malate, debilitate e nate in ritado.

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda Agostino » mer feb 08, 2006 1:23 pm

X Sergio
Come ti ho già detto, sono in gran parte daccordo con te sulle esotiche, non credere che mi faccia piacere ricevere continuamente in privato, richieste di consigli da gente che ha appena acquistato delle horfieldi o altre esotiche, perchè ricevute in regalo o perchè gli sono piaciute in esposizione in negozio !
Il problema di questo proliferare esagerato di esotiche è dovuto dal fatto che questa bruttissima legge sulle europee, di fatto non solo non disincentiva il bracconaggio e l'illegalità, ma fa si che i negozianti non trovando esemplari in cattività da vendere, poi acquistano solo esotiche.
Se si potesse vendere liberamente le tantisime tarte riprodotte in Italia, che credo siano almeno 300-400.000 all'anno, si soddisferebbe la domanda di tarte e di esotiche ne venderebbero pochissime, così come sarebbe giusto.
Ora, in questa condizione, l'associazione, si sta battendo con i ministeri per ottenere una semplificazione dei certificati CITES perchè così come sono, è solo una presa in giro all'intelligenza degli allevatori, e per cercare di riconoscere il lavoro degli allevatori seri, con la creazone di un albo degli allevatori, così come fanno da tempo quelli della FOI(ornitologia). In tal senso, abbiamo appena scritto una relazione sul risultato del rilascio dei certificati CITES nei due anni di rilasci, che proprio domani verrà consegnato al WWF(che sostiene la bontà di questi certificati) e ai ministeri, per poter aprire un dibattito e possibilmente un incontro a Roma.
Poi penso anche che se non inserisci le schede di certe specie, che purtroppo sono in mano a tanti privati, sarebbe solo peggio, se le andrebbero a cercare altrove e magari su siti meno seri e meno impegnati di noi; a tal proposito ritengo che questa discussione sia positiva se vien letta da tanti di questi nuovi amici che si affacciano sul forum.
Prova a pensare a tutte le kleinmanni e le furculachelys che sono arrivate nel 2005 in Italia dal nord Africa, sai benissimo che la maggior parte di chi le acquista pensa sia una tarta di terra "nostrana", e allora come fai a non cercare di aiutarli, almeno per il bene dell'animale.
Credimi, quando mi scrivono che hanno acquistato una tartaruga, che non sanno di che specie è e poi a volte salta fuori che è una kleinmannni, mi vengono i brividi, non solo al pensiero di quanto rischiano, ma di quante probabilità ha di sopravvivere la povera bestiolina.

Sergio
Messaggi: 155
Iscritto il: ven set 23, 2005 1:37 pm

Messaggioda Sergio » mer feb 08, 2006 2:13 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

X Sergio
Come ti ho già detto, sono in gran parte daccordo con te sulle esotiche, non credere che mi faccia piacere ricevere continuamente in privato, richieste di consigli da gente che ha appena acquistato delle horfieldi o altre esotiche, perchè ricevute in regalo o perchè gli sono piaciute in esposizione in negozio !
Il problema di questo proliferare esagerato di esotiche è dovuto dal fatto che questa bruttissima legge sulle europee, di fatto non solo non disincentiva il bracconaggio e l'illegalità, ma fa si che i negozianti non trovando esemplari in cattività da vendere, poi acquistano solo esotiche.
Se si potesse vendere liberamente le tantisime tarte riprodotte in Italia, che credo siano almeno 300-400.000 all'anno, si soddisferebbe la domanda di tarte e di esotiche ne venderebbero pochissime, così come sarebbe giusto.
Ora, in questa condizione, l'associazione, si sta battendo con i ministeri per ottenere una semplificazione dei certificati CITES perchè così come sono, è solo una presa in giro all'intelligenza degli allevatori, e per cercare di riconoscere il lavoro degli allevatori seri, con la creazone di un albo degli allevatori, così come fanno da tempo quelli della FOI(ornitologia). In tal senso, abbiamo appena scritto una relazione sul risultato del rilascio dei certificati CITES nei due anni di rilasci, che proprio domani verrà consegnato al WWF(che sostiene la bontà di questi certificati) e ai ministeri, per poter aprire un dibattito e possibilmente un incontro a Roma.
Poi penso anche che se non inserisci le schede di certe specie, che purtroppo sono in mano a tanti privati, sarebbe solo peggio, se le andrebbero a cercare altrove e magari su siti meno seri e meno impegnati di noi; a tal proposito ritengo che questa discussione sia positiva se vien letta da tanti di questi nuovi amici che si affacciano sul forum.
Prova a pensare a tutte le kleinmanni e le furculachelys che sono arrivate nel 2005 in Italia dal nord Africa, sai benissimo che la maggior parte di chi le acquista pensa sia una tarta di terra "nostrana", e allora come fai a non cercare di aiutarli, almeno per il bene dell'animale.
Credimi, quando mi scrivono che hanno acquistato una tartaruga, che non sanno di che specie è e poi a volte salta fuori che è una kleinmannni, mi vengono i brividi, non solo al pensiero di quanto rischiano, ma di quante probabilità ha di sopravvivere la povera bestiolina.





Sono convintissimo anche io che facilitare la vendita delle europee risolverebbe molti problemi di bracconaggio e diminuirebbe la vendita di esotiche, poiche' per un negoziante ora e' molto piu' semplice e convenienete rifornirsi di esotiche che non di hermanni o marginata.
Speriamo che prima o poi, anche grazie al TCI, capisca questo semplice concetto ed agisca di conseguenza.
Per le schede di allevamente in effetti e' meglio che le info siano date da un sito serio e ben fatto che non chissa' da quale altra fonte. Magari per certe specie veramente difficile da adattare aggiungere la dicitura "se ne sconsiglia vivamente l'allevamento in cattivita'".
Dal prossimo anno comunque anche io faro' svernare i baby, non tanto perche' mi abbiate convinto ma perche' l'accudimento ed "allevamento" di un altro baby, mio figlio, mi costringe a potare le attivita' non strettamente necessarie.

simone
Messaggi: 952
Iscritto il: dom ago 07, 2005 9:27 pm
Località: Toscana

Messaggioda simone » mer feb 08, 2006 2:52 pm

Bella iniziativa Agostino ! Speriamo di riuscire ad ottenere qualcosa !

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda Agostino » mer feb 08, 2006 4:33 pm

Ormai so che in questo campo occorre avere molta pazienza, insistere e non mollare, e poi se pensiamo quanto abbiamo fatto, consierando che il TCI è nato solo nel settembre 2002, non è male.
Comunque a breve inseriremo sul sito anche questo nuovo documento.

Riccardo
Messaggi: 908
Iscritto il: lun mag 16, 2005 5:46 pm
Contatta:

Messaggioda Riccardo » mer feb 08, 2006 7:01 pm

In un terrario con un'adeguata temperatura e un'illuminiazione a spettro solare, che problemi può comportare far saltare il primo letargo alle piccole?

Birillo81
Messaggi: 46
Iscritto il: mar gen 03, 2006 3:24 pm
Località: Piemonte

Messaggioda Birillo81 » mer feb 08, 2006 9:16 pm

Da neofita del settore o per meglio dire passione, posso confermare che spesso chi acquista una tartaruga non riceve o non ha le giuste conoscenze per allevare questo tipo di animale che per quanto semplice ha delle necessità.
Per esperienza personale posso dire che acquistando una tartaruga acquatica in parecchi negozi di animali (ormai si trovano in qualsiasi negozio o bancarella)non sanno assolutamente indicarti come tenerle, perchè anchè loro le tengono in condizioni di vita disagevoli. Spesso vengono vendute a chi è sprovveduto nella più classica delle tartarughiere in plastica con tanto di palma centrale, e con una confezione di gamberetti secchi.
Chi le compra in buona fede, pensando di aver fatto un buon acquisto e di essere stato ben consigliato esce dal negozio convinto di vedere crescere sane le proprie tartarughe, contiuerà a nutrirle per la loro breve e sofferta vita con gamberetti secchi e magari, dopo vari esperimenti, con prosciutto o altri cibi poco idonei.
L'acquirente ignaro non farà mai vedere la luce del sole alle povere tartarughe e neanche la luce di un neon UV, ma non perchè non ama le tartarughe ma per la poca informazione che gli è stata fornita.

Mi sono avvicinato da poco alle tartarughe terrestri in quanto mi piacciono molto ed ho un ampio giardino in cui potranno vivere. Quando le ho prese, 3 mesi fa da un privato a cui ne sono nate parecchie, ho ricevuto parecchie indicazioni su come allevarle e l'invito a leggere il forum ed il sito di TCI su cui avrei potuto trovare parecchi informazioni utili.
E sono contento di avrele prese da un allevatore privato perchè in questo modo ho ricevuto informazioni abbastanza corrette da chi alleva tartarughe per passione e non per guadagnare.
Dopo pochi giorni mi sono recato in un negozio di animali per comprare il neon UVB.
Chiedendo consiglio al proprietario sono uscito dal negozio con una lampadina UVA.
Se non avessi cercato informazioni su internet, non avrei mai scoperto di essere stato gabbato.
Con l'occasione ho cercato di verificare con il negoziante se le informazioni che avevo ricevuto, da chi mi ha ceduto le tartarughe, sull'alimentazione fossero state corrette e mi ha messo davanti ad una serie di scatolette di mangime ed integratori per tartarughe senza sapere di cosa si trattava.

Scusate se sono stato un pò prolisso ma l'ho fatto per spiegare che spesso chi si avvicina al mondo delle tartarughe perchè gli piacciono, e magari avrebbe le possibilità per mantenerle in modo agiato, è mal informato e, se non ha la possibilità o conoscenza per collegarsi ad internet a cercare maggiore informazioni si trova a seguire consigli spesso sbagliati perchè buona parte dei negozi "specializzati" in animali non sono affatto preparati per allevare, vendere, consigliare un apassionato. Ovviamente come in tutte le cose non è detto che tutti siano cosi!

Ciao Andrea

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda Agostino » gio feb 09, 2006 9:00 am

x Riccardo
è una questione di tempi, non devono avere una crescita forzata e poi come sempre succede, simulare l'effetto solare con le lampade è impossibile, senza pensare che l'alimentazione in genere è sempre esagerata e troppo ricca.
Ma come detto altre volte, non è solo una mia opinione, è stato provato da esperti come il Dr. Andy Higfield ed altri, e finchè non viene smentito da altri esperti con serie ricerche, perchè devo dubitare?


Torna a “Terrestri Mediterranee”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 29 ospiti

cron