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simon@
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Messaggioda simon@ » lun mar 16, 2009 6:21 pm

So che non ti consola, te lo dicevo solo per farti presente che una persona che ha più tarte di te o quante ne hai tu si è messa in moto, proprio per risolvere i suoi problemi.

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Barbara
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Messaggioda Barbara » lun mar 16, 2009 10:13 pm

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Messaggio inserito da simon@

So che non ti consola, te lo dicevo solo per farti presente che una persona che ha più tarte di te o quante ne hai tu si è messa in moto, proprio per risolvere i suoi problemi.



Sandra secondo me deve servire come esempio, riesce a ridarmi fiducia quando parlo con lei sconsolata della mia situazione... le uniche nascite in allevamento le ho avute quest'anno e non so neppure se il padre è quello che ho io visto che la coppia mi è stata ceduta lo scorso anno e quindi la femmina potrebbe essersi accoppiata con altri maschi :(
Certo, la protesta andrà avanti ma nel frattempo io cercherò di fare il possibile per ottenere (tra 20 anni?) i cites!
Questa normativa ci ha portato da un estremo all'altro e non è giusto, sono disposta ad appoggiare la protesta senza ombra di dubbio ma non vorrei che tutto tornasse esattamente come prima, un pò più di controllo ci vuole e comunque c'è la movimentazione.

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beppe56
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Messaggioda beppe56 » lun mar 16, 2009 10:41 pm

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Messaggio inserito da Luca-VE

Negli altri Stati il rilascio e' rapido perche gli esemplari sono gia a norma,possiedono gia i CITES da anni, ed e' quello a cui si cerca di porre rimedio e a cui si spera possiamo arrivare anche noi nel giro di qualche anno.
Pero' bisogna pur iniziare, altrimenti saremo sempre fermi al palo...
Sulle informazioni diverse, e una triste verita, ma ognuno puo' fare qualcosa chiamando direttamente Roma e riferendo quando il proprio Ufficio di zona fornisce "frescacce"...



Sono pienamente d'accordo che bisogna iniziare ma ce modo e modo per iniziare e sinceramente questo non mi sembra il modo migliore.
Per esempio mettendo in pratica i famosi 10 punti proposti da Agostino mi sembrava un buon inizio che avrebbe dato sicuramente a tutti la possobilità di poter richiedere i CITES senza tutto questo trauma.
Riguardo a quello che dici sugli altri Stati che sono già a norma sincerame ho delle obbiezioni da farti perchè sempre su questo forum ho più volte letto che ad alcune mostre si sono visti degli stranieri con in vendita tartarughe con CITES ma che ad occhio esperto erano evidenti soggetti di cattura.
Questo per me non è essere a norma e più avanti di noi, sinceramente non so come definirli però le loro forestali gli rilasciano i CITES.
Pensa che delle volte mi vengono i dubbi che siano dei falsi.

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beppe56
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Messaggioda beppe56 » lun mar 16, 2009 10:50 pm

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Messaggio inserito da adriana1

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Messaggio inserito da Luca-VE

Negli altri Stati il rilascio e' rapido perche gli esemplari sono gia a norma,possiedono gia i CITES da anni, ed e' quello a cui si cerca di porre rimedio e a cui si spera possiamo arrivare anche noi nel giro di qualche anno.
Pero' bisogna pur iniziare, altrimenti saremo sempre fermi al palo...
Sulle informazioni diverse, e una triste verita, ma ognuno puo' fare qualcosa chiamando direttamente Roma e riferendo quando il proprio Ufficio di zona fornisce "frescacce"...



noi non siamo a norma non per colpa nostra( questo è quello che ci dimentichiamo di dire)Quando ci dissero di denunciarle lo abbiamo fatto, ho denunciato sempre: cessioni, spostamenti, morti nascite,
se mi avessero detto di mettere il microchips , a collo torto ,ma lo avrei fatto come in effetti ho già fatto. Anche quest'anno ho denunciato tutte le nascite, non è vero che non l'abbia fatto perchè non le potevo cedere.
quest'anno cercherò di non far nascere perchè non saprei più dove metterle
Ho chiesto per tre volte i Cites( ma mi ha sempre bloccato la richiesta del DNA) lo ammetto ho fatto confusione perchè ho portato nel mio giardino le tarte di amici, e nell'incubatrice uova forse anche di mie nipoti tarte, chi aveva ricevuto da me tarte mi portava ad incubare le uova.
farò anche la ricerca del DNA iniziando con le greche che sono meno nomurose.
Ma tutto ciò che per me prima era un piacere ora è solo stress.
per quanto riguarda i tedeschi, so per certo che non hanno problemi per le richieste di cites perchè non hanno microchips nè richiedono il DNA, vengono infatti in italia a sostutuire i morti portandosi dietro il cites con la foto.
SE non siamo stati fino ad ora ligi nelle regole che non c'erano , non è colpa nostra e mi sembra assurdo questo eccessivo giro di vite. Dicono che li fanno per salvaguardare le poche rimaste in natura dalle fuge o gli abbandoni di quelle dei nostri giardini. Questo mi fa ridere ancora di più: se scappano le nostre sono pur sempre italiane non importate dall'estero, importazione pienamente legale




Sandra, mi sembra evidente che sono pienamente d'accordo con quello che tu dici, le tue sono parole sante.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » lun mar 16, 2009 11:00 pm

Gli allevatori tedeschi, al momento dell'applicazione della legge, si sono trovati esattamente nella nostra situazione. Hanno manifestato, protestato, ottemperato e con il tempo le regole sono state semplificate.Oggi, dato che loro non hanno tartarughe selvagge sul territorio, i loro cites sono i più facili da ottenere, in tutta Europa.Ma i La Francia è in una brutta situazione, loro hanno una legge più complicata della nostra, se possibile. La Spagna non ha regole semplicissime, ma è possibile ottenere i cites anche perché gli allevatori sono ormai certificati da anni. I paesi dell'Est che volevano entrare nella Comunità Europea si sono adeguati ancor prima di entrarci, per avere un voto in più. Loro, a quanto ho capito, rilasciano cites solo per animali a cui sia possibile inserire i microchip. Quindi devono aspettare un certo numero di anni prima di poter cedere i propri esemplari, ma in compenso hanno diritto anche a quote di cattura.

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beppe56
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Messaggioda beppe56 » lun mar 16, 2009 11:07 pm

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Messaggio inserito da beppe56

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Messaggio inserito da adriana1

[quote]Messaggio inserito da Luca-VE

Negli altri Stati il rilascio e' rapido perche gli esemplari sono gia a norma,possiedono gia i CITES da anni, ed e' quello a cui si cerca di porre rimedio e a cui si spera possiamo arrivare anche noi nel giro di qualche anno.
Pero' bisogna pur iniziare, altrimenti saremo sempre fermi al palo...
Sulle informazioni diverse, e una triste verita, ma ognuno puo' fare qualcosa chiamando direttamente Roma e riferendo quando il proprio Ufficio di zona fornisce "frescacce"...



noi non siamo a norma non per colpa nostra( questo è quello che ci dimentichiamo di dire)Quando ci dissero di denunciarle lo abbiamo fatto, ho denunciato sempre: cessioni, spostamenti, morti nascite,
se mi avessero detto di mettere il microchips , a collo torto ,ma lo avrei fatto come in effetti ho già fatto. Anche quest'anno ho denunciato tutte le nascite, non è vero che non l'abbia fatto perchè non le potevo cedere.
quest'anno cercherò di non far nascere perchè non saprei più dove metterle
Ho chiesto per tre volte i Cites( ma mi ha sempre bloccato la richiesta del DNA) lo ammetto ho fatto confusione perchè ho portato nel mio giardino le tarte di amici, e nell'incubatrice uova forse anche di mie nipoti tarte, chi aveva ricevuto da me tarte mi portava ad incubare le uova.
farò anche la ricerca del DNA iniziando con le greche che sono meno nomurose.
Ma tutto ciò che per me prima era un piacere ora è solo stress.
per quanto riguarda i tedeschi, so per certo che non hanno problemi per le richieste di cites perchè non hanno microchips nè richiedono il DNA, vengono infatti in italia a sostutuire i morti portandosi dietro il cites con la foto.
SE non siamo stati fino ad ora ligi nelle regole che non c'erano , non è colpa nostra e mi sembra assurdo questo eccessivo giro di vite. Dicono che li fanno per salvaguardare le poche rimaste in natura dalle fuge o gli abbandoni di quelle dei nostri giardini. Questo mi fa ridere ancora di più: se scappano le nostre sono pur sempre italiane non importate dall'estero, importazione pienamente legale




Scusami ho sbagliato nome.
Adriana, mi sembra evidente che sono pienamente d'accordo con quello che tu dici, le tue sono parole sante.

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Messaggioda adriana1 » mar mar 17, 2009 6:04 pm

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Messaggio inserito da sancar48

Gli allevatori tedeschi, al momento dell'applicazione della legge, si sono trovati esattamente nella nostra situazione. Hanno manifestato, protestato, ottemperato e con il tempo le regole sono state semplificate.Oggi, dato che loro non hanno tartarughe selvagge sul territorio, i loro cites sono i più facili da ottenere, in tutta Europa.Ma i La Francia è in una brutta situazione, loro hanno una legge più complicata della nostra, se possibile. La Spagna non ha regole semplicissime, ma è possibile ottenere i cites anche perché gli allevatori sono ormai certificati da anni. I paesi dell'Est che volevano entrare nella Comunità Europea si sono adeguati ancor prima di entrarci, per avere un voto in più. Loro, a quanto ho capito, rilasciano cites solo per animali a cui sia possibile inserire i microchip. Quindi devono aspettare un certo numero di anni prima di poter cedere i propri esemplari, ma in compenso hanno diritto anche a quote di cattura.

i tedeschi non credo abbiano tartarughe in natura, tutte le marginate che hanno sono state prese e continuano a prenderle in Sardegna e in Grecia, ma loro lo possono fare

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lauro
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Messaggioda lauro » mar mar 17, 2009 6:29 pm

Anche io sto aspetando che escano dal letargo cosi potro mettere i microcip ai riproduttori che mettero in pensione ed al suo posto subentreranno piccoli del 2003 e da queste i piccoli che creserano potro darli via.


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