Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'amigdalina, è un glicoside contenuto nei semi di diverse Rosacee, in gran quantità nelle mandorle amare, In particolar modo, l'amigdalina è un glucoside cianogenico, ovvero capace di liberare acido cianidrico.
L'amigdalina di per sé è poco reattiva. Essa reagisce soltanto con l'enzima beta-glucosidasi, e dalla degradazione si ottiene appunto acido cianidrico, un composto assai tossico per l'organismo.
L'acido cianidrico è molto tossico anche in quantità piccole.
La beta-glucosidasi non si riscontra nei tessuti dei mammiferi, ma la flora batterica intestinale appare in grado di degradare in parte l'amigdalina (tramite enzimi simili alla beta-glucosidasi); ciò comporta che l'amigdalina può essere fino a 40 volte più tossica se assunta oralmente rispetto alla via endovenosa. Ecco perché bisogna evitare o perlomeno limitare l'ingestione di semi di uva, mele e pere, ma anche non ingerire il nocciolo della pesca e dell'albicocca (armellina). Tutto ciò perché dopo l'ingestione viene liberato nell'organismo acido cianidrico che porta a morte per asfissia cellulare.
Riguardo le Rosacee
La famiglia delle Rosacee è una delle famiglie più importanti del mondo vegetale.
Ne fanno parte oltre 2000 specie di erbe, arbusti e alberi. Oltre alla rosa, il notissimo rampicante dai fiori vistosi che dà nome alla famiglia, e al biancospino, comprende la maggior parte degli alberi da frutto più comuni: il melo, il pero, il ciliegio, il pesco, il susino, il mandorlo, il nespolo, il sorbo, l'albicocco, il cotogno.
Riguardo le mandorle amare
Le mandorle possono essere dolci o, più raramente, amare. Si definiscono armelline i semi dei noccioli dell'albicocca. Le mandorle e le armelline contengono glucosidi cianogenetici. Più sono amare, più sono velenose. Tra i sintomi che possono evidenziarsi dopo aver ingerito un considerevole numero di mandorle amare vi sono: eccitazione, mal di testa, vertigini, spasmi muscolari, problemi di respirazione e morte improvvisa.
Immagine:
12,7 KB