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Sandra
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Messaggioda Sandra » mar feb 10, 2009 10:52 pm

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il DNA verrà fatto a quei soggetti per cui avrai richiesto il cites. Quindi conviene richiede pochi cites, all'inizio, scegliendoli fra quelli che hanno i genitori in allevamento. Mettiamo che tu abbia delle tartarughe con denuncia di possesso e alcuni figli adulti di queste. Farai la richiesta per i figli adulti, un maschio e una femmina, due femmine e un maschio, non di più. Verranno e faranno il test ai genitori wild e a questi figli, che sono quelli di 1° generazione. Se il test risulterà positivo, quei figli adulti potranno riprodurre figli degni di cites gialli. Farai la richiesta per pochi cuccioli che nasceranno da quelli di 1° generazione che hanno passato l'esame.Quando nasceranno, li terrai ben divisi dagli altri e farai la richiesta per il Cites. Quelli della commissione torneranno e faranno i prelievi.Se il test darà esito positivo ( e a questo punto sarai sicura del risultato) avrai i cites e tutto l'allevamento passerà in cites, tutti gli esemplari presenti. L'allevamento dovrà rispondere a certi requisiti che diano garanzia che sei in grado di mantenere sotto controllo i riproduttori e identificare da quali genitori nasceranno in futuro i cuccioli, in modo che se vorranno fare dei controlli, sarà sempre possibile fare i test. In un futuro prossimo, per chi vorrà investire in questo, sarà possibile avere una DNAteca personalizzata e tutto questo diventerà superfluo.



Scusa Sandra, se uno ha dei riproduttori con doc. di cessione gratuita ( quindi in teoria sono di 1° generazione ) ma naturalmente essendogli stati donati non possiede i genitori cosa succede? si potrà per i figli di questi richiedere i CITES

Volevo poi fare ancora una domanda: che fine hanno fatto le 10 proposte fatte da Agostino all'inizio di Novembre dove si avanzava anche l'idea di incontri con il ministro competente, hanno avuto qualche svolta perchè quelle proposte erano veramente ottime.
Ciao


No, se i genitori non sono presenti in allevamento, le Richieste non vengono passate in Commissione e rispedite al mittente. La condizione fondamentale è che si riempia il box con la voce genitori

Alla 2° domanda non so rispondere

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mar feb 10, 2009 10:53 pm

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Beppe, scusa se mi intrometto.
Se hai riproduttori con documenti di cessioni gratuite ma non hai i genitori sei ancora più lontano dal richiedere i Cites.
Dovresti avere; Per Esempio:
* Una coppia di adulte tipo wild 92/95 ( nonni),
* I figli adulti di questa coppia,
e quando questi ultimi avranno dei piccoli potrai fare richiesta Cites per loro.
Sempre se ho capito bene...


Capito benissimo:D

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mar feb 10, 2009 10:57 pm

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Messaggio inserito da nico62

Beppe, scusa se mi intrometto.
Se hai riproduttori con documenti di cessioni gratuite ma non hai i genitori sei ancora più lontano dal richiedere i Cites.
Dovresti avere; Per Esempio:
* Una coppia di adulte tipo wild 92/95 ( nonni),
* I figli adulti di questa coppia,
e quando questi ultimi avranno dei piccoli potrai fare richiesta Cites per loro.
Sempre se ho capito bene...



Probabilmente sono io che non mi sono espresso correttamente e quindi faccio un'esempio:
se uno ha dei soggetti di cui ha denunciato la nascita in cattività per esempio nel 1998 e poi li ha ceduti nel 2005 con doc. di cessione gratuita al sottoscritto ( sono soggetti nati da Wild e di 1° generazione ) quindi sono alla pari di quelle che un' altro allevatore ha anche i genitori a casa. ed allora la mia domanda era se i nati da soggetti detenuti con i doc. di cessione gratuita si possono richiedere i CITES. Spero di non aver confuso ancora di più la domanda.
Ciao.


Se sei in grado di fornire documentazione dei genitori, che sono vivi presso un altro allevamento, penso tu possa provare a chiedere il riconoscimento F1. Eventualmente dovranno fare il test in due differenti allevamenti. Non mi è mai capitato un caso come questo e credo nemmeno alla Commissione. Sarà interessante conoscere la risposta:D

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Ale
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Messaggioda Ale » mar feb 10, 2009 11:05 pm

Si, però Sandra, come ti dissi anche qualche giorno fa (:D), francamente continuo proprio a non capire che senso ha aspettare che nascano e vengano riconosciuti i nipoti delle wild, quando poi sarà comunque possibile inserire nei cites anche tutti gli altri piccoli (nati direttamente dalle wild e, a questo punto, anche piccoli nati da altre coppie che non c'entrano un bel niente con quelle che son state testate col DNA, visto che l'indagine parentale viene fatta una sola volta)...cioè, da un punto di vista conservazionistico, tutto 'sto teatrino, a cosa servirebbe?? Che garanzie dovrebbe dare?? ???

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mar feb 10, 2009 11:19 pm

Scusate la lunga serie di risposte, ma la materia è ostica e ho voluto cercare di essere precisa, per quanto possibile.
Vorrei rispondere per ultimo a Gianfranco. Gian, forse non hai capito, siamo già schiacciati come pidocchi, nel senso che la legge è questa. Possiamo fare la rivoluzione, scrivere ancora fiumi di parole, tentare ancora, inutilmente, di interessare giornali, media e opinione pubblica.
Magari un giorno di questi qualcuno si sveglierà e, fra i mille problemi che lo attanagliano, dirà:però, guarda, ci sono anche quei poveri tartamanti,che legge ingiusta!diamogli una mano,facciamo uno sciopero generale, fermiamo treni, chiudiamo negozi, così potranno avere velocemente quello che vogliono !
Può darsi che capiti, ma chissà quando. Nel frattempo, mi sembra più costruttivo cominciare a organizzarci per avere i cites, se non quest'anno, il prossimo, o quello dopo.Se nel frattempo i nostri rappresentanti, i nostri sindacati,e cioè il Tartaclub, riusciranno ad ottenere semplificazioni alla Legge, sarà tutto di guadagnato.
I corridoi dei ministeri sono bui e tortuosi e portano in stanze vuote.
Con questo, se qualcuno di voi ha conoscenze in campo giornalitico o fra i media, può contattare lo staff

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Sandra
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Messaggioda Sandra » mar feb 10, 2009 11:43 pm

Ale, dal punto di vista conservazionistico tutta questa legge ha poco senso. In questo siamo tutti d'accordo. Ma come farglielo capire, se non affogandoli nel guazzabuglio che hanno creato? Dal mio punto di vista, è giusto che tutte le tartarughe in cattività emergano e vengano identificate e che da ora in avanti tutti gli scambi avvengano con esemplari ben riconoscibili e di sicura nascita in cattività, quindi fotografati, dnaizzati e microchippati.La pretesa di ricostruire quanto è avvenuto in tanti anni di buio legislativo è eccessiva. Io credo lo sappiano. E credo, da quella ottimista sognatrice che sono, che la dimostrazione di buona volontà e voglia di collaborare possa essere utile, doppiamente utile se contribuirà a ingorgare di carte il Ministero, a portare alle stelle i costi pubblici con centinaia di sopralluoghi, test, impiego di mezzi e uomini.La legge è questa.Ci vorrà più tempo a cambiarla che a seguirla.Ma la novità che nessuno di voi forse ha notato, e cioè che se passiamo l'esame e diamo segno di buona volontà avremo tutto l'allevamento in cites, è già una prima concessione rispetto a come eravamo partiti. Come dire, se sei in buona fede, dimostramelo e io ti faciliterò la strada.

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Messaggioda adriana1 » mer feb 11, 2009 8:05 am

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Messaggio inserito da sancar48

Ale, dal punto di vista conservazionistico tutta questa legge ha poco senso. In questo siamo tutti d'accordo. Ma come farglielo capire, se non affogandoli nel guazzabuglio che hanno creato? Dal mio punto di vista, è giusto che tutte le tartarughe in cattività emergano e vengano identificate e che da ora in avanti tutti gli scambi avvengano con esemplari ben riconoscibili e di sicura nascita in cattività, quindi fotografati, dnaizzati e microchippati.La pretesa di ricostruire quanto è avvenuto in tanti anni di buio legislativo è eccessiva. Io credo lo sappiano. E credo, da quella ottimista sognatrice che sono, che la dimostrazione di buona volontà e voglia di collaborare possa essere utile, doppiamente utile se contribuirà a ingorgare di carte il Ministero, a portare alle stelle i costi pubblici con centinaia di sopralluoghi, test, impiego di mezzi e uomini.La legge è questa.Ci vorrà più tempo a cambiarla che a seguirla.Ma la novità che nessuno di voi forse ha notato, e cioè che se passiamo l'esame e diamo segno di buona volontà avremo tutto l'allevamento in cites, è già una prima concessione rispetto a come eravamo partiti. Come dire, se sei in buona fede, dimostramelo e io ti faciliterò la strada.




in alcune cose hai ragione,prima di tutto credo che questo casino lo facciano solo in Italia, non credo che da nessuna altra parte del mondo siano così burocratici. Detto questo faccio presente che in tanti anni di allevamento abbiamo avuto morti ,furti, io inoltre ho messo tutti gli anni in incubatrice anche le uova di amici, e ho tenuto molte femmine di amici con i miei maschi per farle riprodurre( Abbiamo sempre presentato i fogli di spostamento alla forestale)
Come faccio a sapere di chi sono gli adulti figli dei waild che mi si riproducono?Ho una cinquantina di adulti e sono girate da me molte femmine
Quindi anche io nonostante abbia nonni e genitori non me la sento di chiedere i CITES.
E se a qualcuno che ha tutti sicuri muore o viene rubato uno o più esemplari di tartaruga cosa dovrebbe fare in anticipo? ( oltre a mettere i microchip fare l'analisa del DNA di tutte le tartarughe?
perchè non ci hanno avvertito di tutte queste complicazioni al momento della denuncia delle tartarughe nel 92/95?
ora non avremmo problemi avremmo fin da allora segnato gli esemplari e ora sarebbe stato tutto più facile. Non possono punirci per cose che non sapevamo, è giusto fare tutto in regola , ma non così.
Chi ha tarte avute in cessione gratuita sono considerate waild quidi devono aspettare che le figlie di queste diventino adulte per avere i Cites
Maurizio e Sancar parlano bene e li approvo, ma con queste leggi penso che solo loro e pochi più riusciranno ad ottenere i Cites. IO tra non molto avrò 70 anni, non mi voglio complicare la vita , se faranno semplificazioni sarò la prima a chiedere i Cites , ho messo microchips fatto foto anche agli adulti, ma credo non andrò oltre. I maschi sono tutti separati dalle femmine già da alcuni anni, lascerò che la natura faccio ciò che vuole lei

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Messaggioda tartamau » mer feb 11, 2009 9:18 am

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Messaggio inserito da Ale

Si, però Sandra, come ti dissi anche qualche giorno fa (:D), francamente continuo proprio a non capire che senso ha aspettare che nascano e vengano riconosciuti i nipoti delle wild, quando poi sarà comunque possibile inserire nei cites anche tutti gli altri piccoli (nati direttamente dalle wild e, a questo punto, anche piccoli nati da altre coppie che non c'entrano un bel niente con quelle che son state testate col DNA, visto che l'indagine parentale viene fatta una sola volta)...cioè, da un punto di vista conservazionistico, tutto 'sto teatrino, a cosa servirebbe?? Che garanzie dovrebbe dare?? ???




Leggi l'articolo 54 del reg. 865 del 2006.....

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Messaggioda Sandra » mer feb 11, 2009 1:53 pm

io non sono in una situazione diversa da tutti voi.In 30 anni di allevamento ho avuto morti, cessioni e disastri vari .Non ho perciò nessuna certezza di ottenere i cites, ma ci provo. Non voglio smettere di far nascere le mie tartarughe, non voglio abbandonarle alla Forestale, non voglio cederle in modo illegale,quindi, ci provo.

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Agostino
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Messaggioda Agostino » mer feb 11, 2009 2:25 pm

Sono stato titubante per molti mesi e poi mi sono deciso a richiedere i certificati CITES, sopratutto per questi motivi:
- Non potranno dire che non ci ho provato, e con tanto impegno.
- Perchè si dovranno rendere conto della percentuale che andrà buon fine.

Ovviamente contestualmente continuerò a lottare per fargli capire che qualsiasi numero di CITES rilascieranno, non risolverà il problema in quanto per avere un effetto vero e di utilità sulle specie in natura, ne dovrebbero rilasciare molte decine di migliaia .
Il concetto è di rilascirne il più possibile mentre loro ne vogliono rilascire il meno possibile, tanto non gle ne frega nulla della conservazione e protezione delle specie.

Anche se rimangono molti dubbi sulle paternità delle mie richieste; posso presumerle, ma chi mi garantisce quali siano i padri ? visto che negli anni sono stati effettuati anche accoppiamenti di maschi di altri allevamenti, proprio per migliorare la qualità genetica, e ricordate che questo era permesso(non dal Ministero dell'Ambiente ma dalla Forestale si e noi fino a prova contraria siamo controllati dalla Forestale).
Le femmine so che sono nel mio gruppo ma con i maschi è difficile essere sicuri !
Per questo la nostra proposta di richiedere il gruppo riproduttore senza richiedere l'esemplare specifico mi sembra più che lecita.

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » mer feb 11, 2009 4:21 pm

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Messaggio inserito da Agostino

Sono stato titubante per molti mesi e poi mi sono deciso a richiedere i certificati CITES, sopratutto per questi motivi:
- Non potranno dire che non ci ho provato, e con tanto impegno.
- Perchè si dovranno rendere conto della percentuale che andrà buon fine.

Ovviamente contestualmente continuerò a lottare per fargli capire che qualsiasi numero di CITES rilascieranno, non risolverà il problema in quanto per avere un effetto vero e di utilità sulle specie in natura, ne dovrebbero rilasciare molte decine di migliaia .
Il concetto è di rilascirne il più possibile mentre loro ne vogliono rilascire il meno possibile, tanto non gle ne frega nulla della conservazione e protezione delle specie.

Anche se rimangono molti dubbi sulle paternità delle mie richieste; posso presumerle, ma chi mi garantisce quali siano i padri ? visto che negli anni sono stati effettuati anche accoppiamenti di maschi di altri allevamenti, proprio per migliorare la qualità genetica, e ricordate che questo era permesso(non dal Ministero dell'Ambiente ma dalla Forestale si e noi fino a prova contraria siamo controllati dalla Forestale).
Le femmine so che sono nel mio gruppo ma con i maschi è difficile essere sicuri !
Per questo la nostra proposta di richiedere il gruppo riproduttore senza richiedere l'esemplare specifico mi sembra più che lecita.




io sono sicura che i maschi siano i padri, per le femminela cosa è più incerta anche perchè, come ho detto, mi sono state affidate diverse femmine ed ho la dichiarazione degli spastementi protocollata dalla forestale. Però quando mi rubarono le tarte mi presero anche un maschio adulto, quindi ho dubbi su tutto

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Messaggioda simon@ » mer feb 11, 2009 4:56 pm

Non date mai niente per scontato:
so di persone certissime di paternità che sono state incredibilmente smentite dai test DNA...addiritura pure una maternità è stata smentita....se non rivedranno qualcosa alla commissione scientifica, sarà il CAOS totale.:(

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Messaggioda Barbara » mer feb 11, 2009 5:07 pm

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Messaggio inserito da Agostino

Sono stato titubante per molti mesi e poi mi sono deciso a richiedere i certificati CITES, sopratutto per questi motivi:
- Non potranno dire che non ci ho provato, e con tanto impegno.
- Perchè si dovranno rendere conto della percentuale che andrà buon fine.

Ovviamente contestualmente continuerò a lottare per fargli capire che qualsiasi numero di CITES rilascieranno, non risolverà il problema in quanto per avere un effetto vero e di utilità sulle specie in natura, ne dovrebbero rilasciare molte decine di migliaia .
Il concetto è di rilascirne il più possibile mentre loro ne vogliono rilascire il meno possibile, tanto non gle ne frega nulla della conservazione e protezione delle specie.

Anche se rimangono molti dubbi sulle paternità delle mie richieste; posso presumerle, ma chi mi garantisce quali siano i padri ? visto che negli anni sono stati effettuati anche accoppiamenti di maschi di altri allevamenti, proprio per migliorare la qualità genetica, e ricordate che questo era permesso(non dal Ministero dell'Ambiente ma dalla Forestale si e noi fino a prova contraria siamo controllati dalla Forestale).
Le femmine so che sono nel mio gruppo ma con i maschi è difficile essere sicuri !
Per questo la nostra proposta di richiedere il gruppo riproduttore senza richiedere l'esemplare specifico mi sembra più che lecita.




io sono sicura che i maschi siano i padri, per le femminela cosa è più incerta anche perchè, come ho detto, mi sono state affidate diverse femmine ed ho la dichiarazione degli spastementi protocollata dalla forestale. Però quando mi rubarono le tarte mi presero anche un maschio adulto, quindi ho dubbi su tutto



Probabilmente ti sarebbe di grande aiuto fare i test del dna preliminari, credo che testando diversi esemplari riusciresti a selezionare quelle per le quali chedere il cites ;)

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Messaggioda beppe56 » mer feb 11, 2009 5:18 pm

Considerando il fatto che le leggi devono essere rispettate.

Ma perdonatemi, sinceramente mi viene difficile da accettare come persone che non conosco nulla in materia di Tartarughe possano mettere tali restrizioni e non capiscano che in questo modo si alimenta ancor di più il mercato illegale anche perchè parliamoci chiaro chi vuole una Tartaruga da mettere in giardino la compra anche senza documenti e voglio vedere la forestale andare a fare i controlli casa per casa con tutto quello che ha da fare. In questo modo secondo me stanno facendo gli interessi dei predoni e non il contrario.
Ciao

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Messaggioda adriana1 » mer feb 11, 2009 6:18 pm

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Messaggio inserito da BarbaraBe

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Sono stato titubante per molti mesi e poi mi sono deciso a richiedere i certificati CITES, sopratutto per questi motivi:
- Non potranno dire che non ci ho provato, e con tanto impegno.
- Perchè si dovranno rendere conto della percentuale che andrà buon fine.

Ovviamente contestualmente continuerò a lottare per fargli capire che qualsiasi numero di CITES rilascieranno, non risolverà il problema in quanto per avere un effetto vero e di utilità sulle specie in natura, ne dovrebbero rilasciare molte decine di migliaia .
Il concetto è di rilascirne il più possibile mentre loro ne vogliono rilascire il meno possibile, tanto non gle ne frega nulla della conservazione e protezione delle specie.

Anche se rimangono molti dubbi sulle paternità delle mie richieste; posso presumerle, ma chi mi garantisce quali siano i padri ? visto che negli anni sono stati effettuati anche accoppiamenti di maschi di altri allevamenti, proprio per migliorare la qualità genetica, e ricordate che questo era permesso(non dal Ministero dell'Ambiente ma dalla Forestale si e noi fino a prova contraria siamo controllati dalla Forestale).
Le femmine so che sono nel mio gruppo ma con i maschi è difficile essere sicuri !
Per questo la nostra proposta di richiedere il gruppo riproduttore senza richiedere l'esemplare specifico mi sembra più che lecita.




io sono sicura che i maschi siano i padri, per le femminela cosa è più incerta anche perchè, come ho detto, mi sono state affidate diverse femmine ed ho la dichiarazione degli spastementi protocollata dalla forestale. Però quando mi rubarono le tarte mi presero anche un maschio adulto, quindi ho dubbi su tutto



Probabilmente ti sarebbe di grande aiuto fare i test del dna preliminari, credo che testando diversi esemplari riusciresti a selezionare quelle per le quali chedere il cites ;)



per avere un minimo di certezza dovrei fare il test del DNA ad una cinquantina di tartarughe , non credo di poter spendere tutti questi soldi, non avendo neppure la certezza di avere figli di tarte mie e non di quelle degli amici che ripeto ho ospitato sia in incubatrice che in giardino


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