monumenti e opere artistiche

Le tartarughe nella storia, nell'arte, nella cultura del mondo.
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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » lun feb 02, 2009 11:38 pm

L'isola greca di AEGINA è situata fuori del litorale di Atene. Gli antichi abitanti svolgevano commerci per tutto il mare mediterraneo . Furono i primi europei che all’inizio del sesto secolo per necessità commerciali produssero una serie di monete d'argento, le stadere, denominate tartarughe di mare. Queste monete dal semplice altorilievo furono prodotte in gran numero e furono le principali monete di commercio mondiale fino a essere sostituite dalle civette ateniesi nel quinto secolo AC.

Nel 457 AC, AEGINA fu conquistata da Atene che porta all’estremo l'emissione delle tartarughe del mare.
Nel 431 il conio terminò , furono cacciati dalla loro isola con la forza dagli ateniesi all'inizio della guerra del Peloponneso (431-404 AC), il conflitto più devastante e più esteso fino a quei tempi nella storia dell'umanità. Soltanto quando Atene infine fu sconfitta da Sparta e dai suoi alleati nel 404 AC la gente di AEGINA fu in grado di ritornare a casa.
Con la fine del loro potere marittimo gli aeginiesi cominciarono a produrre una nuova stadera chiamata tartaruga di terra. Queste monete erano molto più dettagliate delle precedenti tartarughe marine anche se mantennero il punzone d'inversione usato per forzare il metallo verso l'alto nel dado di conio.
Molto più rare delle più antiche tartarughe marine , le nuove statere sono altamente stimati dai collezionisti di antiche monete greche per il loro alto rilievo, ricchezza di particolari e semplicità del disegno. La moneta riprodotta qui sotto è una stadera di terra del 404 – 340 AC
http://www.tartaportal.it/forums/3639-l ... oneta.html

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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » lun feb 02, 2009 11:42 pm

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57,38 KB Ermes bambino e l'invenzione della lira
Ci sono diverse testimonianze antiche dove a cavallo di una tartaruga compare una figura di efebo o di uomo, più raramente di donna.



Settis, p. 44-94, le ha spiegate come varianti dell'eroe che si dirige verso il mondo dei morti. E questo proprio in base all'animale rappresentato, costantemente associato alla morte di qualcuno: l'etera Laide uccisa da una gruppo di donne in un tempio di Afrodite, in Tessaglia, a colpi di tartarughe di legno; Eschilo ucciso da una tartaruga lasciata cadere da un'aquila sul suo cranio calvo scambiato per una roccia; Scirone che finisce, come le sue vittime, divorato da una tartaruga; Chelone sarà punita, per la sua assenza alle nozze di Zeus e Era, da Ermes che getta lei e la sua casa nel fiume sottostante e trasforma la ninfa in una tartaruga (in questa favola dunque il dio psicopompo, che guida delle anime agli inferi, crea la tartaruga che avrà poi la stessa funzione per l'eroe che la cavalca).

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Messaggioda Gisella » mar feb 03, 2009 6:15 pm

Ancora grazie a tutti.

Sono utilissime per alcuni studi le rappresentazioni delle tartarughe
in tutte le forme nelle civiltà mediterranee dell'antichità:
etruschi, romani, fenici, greci e cartaginesi (grazie Stefania ;))

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Messaggioda Stefanialai » mar feb 03, 2009 10:24 pm

Tartaruga, bambino, lira da braccio
La figura di un bambino a cavallo di una tartaruga si incontra nella Bibbia di Borso d'Este, alla c. 256v del secondo volume. Qui il bambino suona uno strumento a arco; dietro di lui, in fondo alla pianura, un corso d'acqua, forse il Po.



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Messaggioda Stefanialai » mar feb 03, 2009 10:36 pm

http://www.villaborghese.it/la_villa/fo ... tartarughe

Realizzate in occasione dell'Esposizione Universale del 1911, le due fontane fanno parte della sistemazione della scalinata dei giardini di Valle Giulia ideata da Cesare Bazzani nel 1910.




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Messaggioda Stefanialai » mar feb 03, 2009 11:01 pm

Ma l’immagine che più di ogni altra appartiene alla tradizione culturale di Aquileia è quella del Gallo e della Tartaruga (Cripta della Basilica).
Aula teodoriana nord della Basilica di Aquileia
Mosaico pavimentale del IV sec. dC
Il gallo e la tartaruga

È assai evidente che siamo di fronte a un gallo con le caratteristiche del Gallo Rosso della Giungla (Gallus gallus), ben diverso dall'antenato della Livornese con zampe gialle del mosaico romano del I sec. aC.
L'interpretazione abituale di questa scena è centrata sulla lotta tra il bene, rappresentato dal gallo, e il male, simboleggiato dalla tartaruga.
http://www.summagallicana.it/lessico/a/Aquileia.htm

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http://www.astrologystudio.com/TT-sumlista1.htm

Civiltà Babilonese : In questo "kudurru", sotto la Luna, è raffigurata la Tartaruga: essa rappresenta la Costellazione, che oggi prende il nome di "Cancro".


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Messaggioda Stefanialai » mer feb 04, 2009 8:35 pm

ma dai!!! Mi avete lasciato sola sola... su , bisogna riempirlo questo spazio!!!:D:D

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Messaggioda ogurepus » gio feb 05, 2009 6:14 pm

http://xoomer.virgilio.it/monumenti.rom ... rughe.html
a Roma fontana delle tartarughe


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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 10:27 pm

http://www.msn.unifi.it/CMpro-v-p-114.html

Vaso in Lapislazzuli

Vaso in lapislazzuli, con la sagoma di una conchiglia; questa è avvinghiata dai tentacoli di un mostro, la cui testa emerge dal bordo. Il tutto posa su di una tartaruga. Il vaso, menzionato dal Vasari nel 1568, compare nell'inventario del Guardaroba del Granduca Cosimo I nel 1570 e nella lista degli oggetti mandati alla Segreteria privata del Granduca nel 1782.


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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 10:48 pm

Roma Fontana della Tartaruga


Sopra un basamento a finte rocce di forma ovale si eleva un gruppo statuario, in materiale lapideo, costituito da una tartaruga sulla quale è seduto un putto con la mano tesa verso un faunetto che cerca di salire sulla testuggine. L'acqua proviene dalla formazione rocciosa e si versa nella sottostante vasca sagomata. Il gruppo è probabilmente di origine lombarda e risale al XVIII secolo



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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 11:15 pm

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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 11:30 pm


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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 11:45 pm


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Messaggioda Gisella » gio feb 05, 2009 11:54 pm


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Messaggioda Gisella » ven feb 06, 2009 12:04 am



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