In un tiepido mattino di aprile il pallido sole primaverile
scaldava con i suoi raggi ogni angolo del giardino
la vecchia tartaruga intiepidita dal piacevole tepore
decise di terminare il letargo ed affrontare il nuovo anno
con movimenti lenti e tremolanti fece emergere la testa
dopo una breve pausa quasi ad ascoltare il tempo ed assaporare l'aria, decise di uscire allo scoperto
il sole tiepido ed il metabolismo ancora lento gli consigliarono di starsene lì, ferma ad assorbire i benefici raggi che le avrebbero ridato la vita
stando li ferma ad assaporare il suo tempo con gli occhi ancora socchiusi, si vide suo malgrado costretta ad osservare l'uomo
lo asservo a lungo, per parecchi giorni, mentre il sole gli ridava la vita
fu allora che dopo aver ben osservato l'uomo si pose parecchie domande
e si chiese:
chissà perchè
l'uomo corre sempre, con il freddo, il caldo, il sole, la pioggia e noi tartarughe invece ci muoviamo con lentezza e solo nei periodi in cui il tempo è più consono alle nostre esigenze vitali
chissà perche
l'uomo cerca sempre di prevaricare i propri simili, di essere superiore agli altri e per fare ciò non lesina risse,guerre e brutture, mentre noi tartarughe diventiamo aggressive solo per cose essenziali come alimentarci e riprodurci
chissà perchè
l'uomo cerca sempre di avere cose più belle, più costose, più eleganti, per distinguersi dagli altri, mentre noi tartarughe da svariate migliaia di anni portiamo sempre la stessa corazza e siamo tutte uguali
chissà perchè
l' uomo porta i propri rancori avanti nel tempo, aumentando così le proprie secrezioni gastriche, alterando la pressione sanghigna, perdendo il sonno, mentre noi tartarughe, espletate le fasi che richiedono una motorietà alterata, ci crogioliamo al sole o ci riposiamo all'ombra, senza altro pensiero che non il nostro benessere
chissà perchè
l'uomo, che è sulla terra da molto meno tempo di noi non coglie l'opportunità di copiare chi vive da più tempo e più a lungo, ed invece di guardarci superficialmente non cerca di capire l'essenza del nostro essere
naturalmente data la lentezza ed i rirmi biologici della tartaruga,
queste riflessioni durarono parecchio tempo, e la sera era ormai prossima
la vecchia tartaruga si apprestava a tornare sotto al cespuglio che riparava le sue notti primaverili, quando un ultima riflessione si insinuò nel suo pensiero
non saranno queste differenze che ci anno permesso di essere sulla terra da tanto tempo e ci rendono più longeve dell'uomo ?
P.S. liberamente tratta dagli ultimi neuroni rimasti attivi del mio cervello