Sopralluogo.

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Mary Jane
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Messaggioda Mary Jane » dom gen 18, 2009 12:42 am

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ciao. domanda: ma quando il negoziante ti rilascia solo un foglio dove dichiara con i suoi dati fiscali la vendita ai fini cites indicando solo il riferimento del documento e la tarta non ha microchip e ti dice che non devi fare altro tu che faresti?


Ma di quale parli, della DICHIARAZIONE DI VENDITA AI FINI C.I.T.E.S.?
Dove c'è scritto che "il venditore... con nr di scontrino... ha venduto (a te) l'esemplere... la qunatità... il riferimento di carico...il nr di certificato export C.I.T.E.S....data...

Intendi questo circa?
Se si è quello che possiedo per la mia Horsfieli e un veterinario mi ha detto che non ci sono problemi che da quel foglio riescono a risalire all'animale e a tutta la documentazione originale.
A essere sicera anche a me ha sorpreso la cosa..

p.s. grazie a tutti per le delucidazioni

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mithril
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Messaggioda mithril » dom gen 18, 2009 1:33 am

Mary, Macci, il venditore vi ha dato solo quel foglio?
Io, oltre quello, ho anche un foglio giallo con le foto dell'animale e uno verde.

Barbara, è proprio quello che vorrei vedere anch'io! Non dico che ci vuole una distesa, ma il giusto spazio, forse sì. Credo che molto dipenda dalla coscienza delle persone V e dalla capacità di capire i limiti che si hanno :).

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom gen 18, 2009 10:18 am

i sopraluoghi solitamente li fanno se vengono mandati,magari da qualche vicino di casa simpatico!!!!
più che lo spazio,quando vengono,tendono a guardare l'organizzazione del recinto(presenza o meno di rifugi,acqua,zone d'ombra e di sole,alimentazione ecc)perche,come dettomi dalla mia forestale,il concetto di spazio è relativo(chiaro che sono daccordo che più ce n'è meglio è)in quanto molta letteratura definisce 2 mq sufficenti per una coppia,quindi ,teoricamente 6 mq sarebbero sufficenti per 5-6 individui(secondo questi autori)
comunque ,le leggi che regolamentano le dimensioni degli stabulari sono a carattere regionale(se ne è gia parlato in un'altra discussione lo scorso anno ma non ricordo qual'era il titolo)e da quanto dettomi,la regione lazio è quella più rigorosa.

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom gen 18, 2009 10:26 am


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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » dom gen 18, 2009 10:33 am

Le horsfieldi sono in allegato B, le altre Testudo sono in allegato A e quindi con procedure e documentazoni richieste diverse.
Non continuate a mischiare e a confrontare le 2 cose, altrimenti non ne uscite piu'....

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Mary Jane
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Messaggioda Mary Jane » dom gen 18, 2009 10:52 am

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Mary, Macci, il venditore vi ha dato solo quel foglio?
Io, oltre quello, ho anche un foglio giallo con le foto dell'animale e uno verde.



Si.. infatti ero sorpresa, ma dove ho preso la horf è u grosso negozio di una catena e credo che sappiano quello che fanno... comunque oggi, se aperto, un salto lo faccio..

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Barbara
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Messaggioda Barbara » dom gen 18, 2009 11:25 am

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i sopraluoghi solitamente li fanno se vengono mandati,magari da qualche vicino di casa simpatico!!!!
più che lo spazio,quando vengono,tendono a guardare l'organizzazione del recinto(presenza o meno di rifugi,acqua,zone d'ombra e di sole,alimentazione ecc)perche,come dettomi dalla mia forestale,il concetto di spazio è relativo(chiaro che sono daccordo che più ce n'è meglio è)in quanto molta letteratura definisce 2 mq sufficenti per una coppia,quindi ,teoricamente 6 mq sarebbero sufficenti per 5-6 individui(secondo questi autori)
comunque ,le leggi che regolamentano le dimensioni degli stabulari sono a carattere regionale(se ne è gia parlato in un'altra discussione lo scorso anno ma non ricordo qual'era il titolo)e da quanto dettomi,la regione lazio è quella più rigorosa.



Per fortuna mia non ho vicini, solo qualche ettaro di terreno e bosco attorno :D:D:D
Io sono in regione Liguria, rigorosissima come il Lazio ed all'epoca l'ufficio regionale aveva stabilito controlli a tappeto.
Certo che controllano anche rifugi, acqua ecc ma anche gli spazi contano per fortuna.
Tornando al topic: Mary Jane per la tua horsfieldii come dice Luca-Ve i documenti che hai vanno bene, è in allegato B

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom gen 18, 2009 11:35 am

x barbarabe:ho solo riferito ciò che a me è stato detto lo scorso settembre dal funzionario cites,ti sei letta il link della discussione che ho postato e il secondo dei 2 link inseriti all'inizio di quella discussione?
là ci sono le varie misure previste che per i privati vanno moltiplicate per 3.

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Mary Jane
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Messaggioda Mary Jane » dom gen 18, 2009 11:42 am

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Messaggio inserito da BarbaraBe

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Messaggio inserito da dm195

i sopraluoghi solitamente li fanno se vengono mandati,magari da qualche vicino di casa simpatico!!!!
più che lo spazio,quando vengono,tendono a guardare l'organizzazione del recinto(presenza o meno di rifugi,acqua,zone d'ombra e di sole,alimentazione ecc)perche,come dettomi dalla mia forestale,il concetto di spazio è relativo(chiaro che sono daccordo che più ce n'è meglio è)in quanto molta letteratura definisce 2 mq sufficenti per una coppia,quindi ,teoricamente 6 mq sarebbero sufficenti per 5-6 individui(secondo questi autori)
comunque ,le leggi che regolamentano le dimensioni degli stabulari sono a carattere regionale(se ne è gia parlato in un'altra discussione lo scorso anno ma non ricordo qual'era il titolo)e da quanto dettomi,la regione lazio è quella più rigorosa.



Per fortuna mia non ho vicini, solo qualche ettaro di terreno e bosco attorno :D:D:D
Io sono in regione Liguria, rigorosissima come il Lazio ed all'epoca l'ufficio regionale aveva stabilito controlli a tappeto.
Certo che controllano anche rifugi, acqua ecc ma anche gli spazi contano per fortuna.
Tornando al topic: Mary Jane per la tua horsfieldii come dice Luca-Ve i documenti che hai vanno bene, è in allegato B



ah.. meno male.. mithril mi stava facendo preoccupare.. infatti io per la schiarezza avevo specificato sin dall'inizio che quel documento che possedevo era per la horsfieldi ;)

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Rugo
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Messaggioda Rugo » dom gen 18, 2009 4:47 pm

Grazie a tutti. Sembrava strano che vi fossero dei controlli concreti al fine di scongiurare traffici "illeciti" delle nostre tarta!!! Personalmente credo che come stanno le cose niente possa impedire il bracconaggio di questi animali in quanto, in caso di sopralluogo presso un privato giardino dove sono detenute le tarta, risulta quasi impossibile travarle e quindi poter constatare se sono deteniuti degli esemplari non in regola insieme a quelli in regola. Quello che non capisco e che in certe circostanze vi sono delle tarta in semilibertà nei nostri giardini che spesso vivono in condizioni nettamente migliori a quelle in cui vivrebbero in libertà, specialmente con la urbanizzazione che negli ultimi anni sta annientanto l'habitat di qusti animali. Personalmente credo che i controlli debbano essere mirati esclusivamente a verificare che questi splendidi animali siano trattati bene, con rispetto e scrupolosità, perche è solo questo che li salvaguarda, e non uno stupido documento.

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Ale
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Messaggioda Ale » dom gen 18, 2009 9:36 pm

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Grazie a tutti. Sembrava strano che vi fossero dei controlli concreti al fine di scongiurare traffici "illeciti" delle nostre tarta!!! Personalmente credo che come stanno le cose niente possa impedire il bracconaggio di questi animali in quanto, in caso di sopralluogo presso un privato giardino dove sono detenute le tarta, risulta quasi impossibile travarle e quindi poter constatare se sono deteniuti degli esemplari non in regola insieme a quelli in regola. Quello che non capisco e che in certe circostanze vi sono delle tarta in semilibertà nei nostri giardini che spesso vivono in condizioni nettamente migliori a quelle in cui vivrebbero in libertà, specialmente con la urbanizzazione che negli ultimi anni sta annientanto l'habitat di qusti animali. Personalmente credo che i controlli debbano essere mirati esclusivamente a verificare che questi splendidi animali siano trattati bene, con rispetto e scrupolosità, perche è solo questo che li salvaguarda, e non uno stupido documento.



No, Rugo, non ci confondiamo le idee: le specie a rischio vanno protette e la detenzione di esemplari appartenenti a queste specie, qualora fosse consentita, necessita di una documentazione che ne dimostri l'origine.
Ogni specie ha un suo ruolo nel mantenere l'integrità ecologica di un ambiente, non è sufficiente constatare che un animale sta meglio in cattività per renderne lecita la cattura, col conseguante spospolamento dei luoghi d'origine. ;)

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macci
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Messaggioda macci » lun gen 19, 2009 9:11 pm

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Messaggio inserito da Luca-VE

Le horsfieldi sono in allegato B, le altre Testudo sono in allegato A e quindi con procedure e documentazoni richieste diverse.
Non continuate a mischiare e a confrontare le 2 cose, altrimenti non ne uscite piu'....


ciao luca, sei stato molto chiaro in termini di allegati. puoi per favore in via altrettanto sintetica dirmi quali documenti il negoziante è tenuto a rilaciare per t.h e se devo poi andare dalla forestale in ogni caso. Sono un po' confusa perche' ho avuto un'altra informazione e vorrei sapere se attualmente qualcosa a fini della vendita per gli allegati A da negoziante a privato e successiva detenzione è cambiato. grazie:I

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Messaggioda Luca-VE » lun gen 19, 2009 10:12 pm

Il Negoziante, per l'allegato A (quindi le Testudo Hermanni ecc) deve obbligatoriamente fornire il CITES giallo vero e proprio, munito di foto e/o microchip per l'animale.

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tartoombria
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Messaggioda tartoombria » lun gen 19, 2009 10:49 pm

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Messaggio inserito da Ale

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Messaggio inserito da Rugo

Grazie a tutti. Sembrava strano che vi fossero dei controlli concreti al fine di scongiurare traffici "illeciti" delle nostre tarta!!! Personalmente credo che come stanno le cose niente possa impedire il bracconaggio di questi animali in quanto, in caso di sopralluogo presso un privato giardino dove sono detenute le tarta, risulta quasi impossibile travarle e quindi poter constatare se sono deteniuti degli esemplari non in regola insieme a quelli in regola. Quello che non capisco e che in certe circostanze vi sono delle tarta in semilibertà nei nostri giardini che spesso vivono in condizioni nettamente migliori a quelle in cui vivrebbero in libertà, specialmente con la urbanizzazione che negli ultimi anni sta annientanto l'habitat di qusti animali. Personalmente credo che i controlli debbano essere mirati esclusivamente a verificare che questi splendidi animali siano trattati bene, con rispetto e scrupolosità, perche è solo questo che li salvaguarda, e non uno stupido documento.



No, Rugo, non ci confondiamo le idee: le specie a rischio vanno protette e la detenzione di esemplari appartenenti a queste specie, qualora fosse consentita, necessita di una documentazione che ne dimostri l'origine.
Ogni specie ha un suo ruolo nel mantenere l'integrità ecologica di un ambiente, non è sufficiente constatare che un animale sta meglio in cattività per renderne lecita la cattura, col conseguante spospolamento dei luoghi d'origine. ;)




Giusto!

E poi non dimentichiamo che se gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato sono chiamati da quel "vicino antipatico" di cui si parlava sopra, sono tenuti ad intervenire e se al controllo degli esemplari inclusi in allegato A la documentazione non è in regola è prevista una denuncia penale per i detentori.:0

Rugo hai ragione quando dici che le tarte in libertà hanno seri problemi, ma il discorso qui si fa un po' complesso. Evitiamo delle affermazioni controproducenti. Le tarte in libertà vivono benissimo, solitamente molto meglio di quelle ospiti dei nostri giardini e se le lasciamo in pace riusciranno tranquillamente a sopravvivere come hanno sempre fatto dal tempo di Noè.;)

Perché molti considerano l'estinzione delle popolazioni selvatiche un dato di fatto imprescindibile? ? Diamo fiducia alle povere popolazioni "relitte" di Testudo hermanni hermanni della nostra penisola: ricordiamo che sono le uniche al mondo, accettarne l'estinzione prima ancora che sia avvenuta non fa onore al nostro paese e tantomeno a noi amanti di questi rettili che dovremmo promuoverne la salvaguardia.

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AleeHali
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Messaggioda AleeHali » mar gen 20, 2009 6:32 pm

Caro Rugo,
Quanto mi piacerebbe - se fosse possibile parlare con gli animali - farmi raccontare da una tartaruga quanto vive bene in cattività, confermando tutte le certezze che chi la alleva, spesso, sembra avere...


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