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Messaggio inserito da Rugo
Grazie a tutti. Sembrava strano che vi fossero dei controlli concreti al fine di scongiurare traffici "illeciti" delle nostre tarta!!! Personalmente credo che come stanno le cose niente possa impedire il bracconaggio di questi animali in quanto, in caso di sopralluogo presso un privato giardino dove sono detenute le tarta, risulta quasi impossibile travarle e quindi poter constatare se sono deteniuti degli esemplari non in regola insieme a quelli in regola. Quello che non capisco e che in certe circostanze vi sono delle tarta in semilibertà nei nostri giardini che spesso vivono in condizioni nettamente migliori a quelle in cui vivrebbero in libertà, specialmente con la urbanizzazione che negli ultimi anni sta annientanto l'habitat di qusti animali. Personalmente credo che i controlli debbano essere mirati esclusivamente a verificare che questi splendidi animali siano trattati bene, con rispetto e scrupolosità, perche è solo questo che li salvaguarda, e non uno stupido documento.
No, Rugo, non ci confondiamo le idee: le specie a rischio vanno protette e la detenzione di esemplari appartenenti a queste specie, qualora fosse consentita, necessita di una documentazione che ne dimostri l'origine.
Ogni specie ha un suo ruolo nel mantenere l'integrità ecologica di un ambiente, non è sufficiente constatare che un animale sta meglio in cattività per renderne lecita la cattura, col conseguante spospolamento dei luoghi d'origine.
Giusto!
E poi non dimentichiamo che se gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato sono chiamati da quel "vicino antipatico" di cui si parlava sopra, sono tenuti ad intervenire e se al controllo degli esemplari inclusi in allegato A la documentazione non è in regola è prevista una denuncia penale per i detentori.
Rugo hai ragione quando dici che le tarte in libertà hanno seri problemi, ma il discorso qui si fa un po' complesso. Evitiamo delle affermazioni controproducenti. Le tarte in libertà vivono benissimo, solitamente molto meglio di quelle ospiti dei nostri giardini e se le lasciamo in pace riusciranno tranquillamente a sopravvivere come hanno sempre fatto dal tempo di Noè.
Perché molti considerano l'estinzione delle popolazioni selvatiche un dato di fatto imprescindibile?
Diamo fiducia alle povere popolazioni "relitte" di Testudo hermanni hermanni della nostra penisola: ricordiamo che sono le uniche al mondo, accettarne l'estinzione prima ancora che sia avvenuta non fa onore al nostro paese e tantomeno a noi amanti di questi rettili che dovremmo promuoverne la salvaguardia.