buongiorno...la mia tartaruga...

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
SallyErmione
Messaggi: 79
Iscritto il: sab feb 04, 2006 10:36 am
Località: Piemonte

buongiorno...la mia tartaruga...

Messaggioda SallyErmione » sab feb 04, 2006 10:38 am

ho una testudo hosfieldi che credo abbia un annetto...volevo sapere quanto vive all'incirca una tartaruga terrestre!

ah, scusate, mi presento...io sono sally e la mia tartaruga si chiama ermione...

per sapere se è maschio o femmina che devo fare? nessuno ha saputo aiutarmi!
grazie

SallyErmione
Messaggi: 79
Iscritto il: sab feb 04, 2006 10:36 am
Località: Piemonte

Messaggioda SallyErmione » sab feb 04, 2006 10:51 am

nessuno mi risponde???

Marta
Messaggi: 879
Iscritto il: lun gen 30, 2006 9:07 pm
Località: Sardegna

Messaggioda Marta » sab feb 04, 2006 10:53 am

mi dispiace...io solo tartarughe nuotatrici!!!

SallyErmione
Messaggi: 79
Iscritto il: sab feb 04, 2006 10:36 am
Località: Piemonte

Messaggioda SallyErmione » sab feb 04, 2006 10:55 am

ah...fa nulla...grazie lo stesso!

Avatar utente
simon@
Messaggi: 11361
Iscritto il: dom ago 21, 2005 3:59 am

Messaggioda simon@ » sab feb 04, 2006 11:14 am

Ciao, Sally.
benvenuta!
Le risposte , quì, non sono immediate, per cui devi pazientare fino a che qualcuno degli esperti Horsfieldi sia on line e legga.
Per adesso posso dirti che non sono tra le più facili terrestri da tenere.
Vivono a lungo, come tutte le tartarughe terrestri(alcune specie possono passare il secolo).
per sapere se è maschio o femmina devi aspettare che abbia almeno 5/6 anni, prima i caratteri non sono così riconoscibili.
In ogni caso posta sul forum foto di carapace e piastrone(la pancia) della tarta) magari qualcuno potrà darti la "possibilità" del sesso.
A presto!

Avatar utente
Alfabravo
Messaggi: 2008
Iscritto il: mar giu 07, 2005 4:14 pm

Messaggioda Alfabravo » sab feb 04, 2006 11:36 am

SallyErmione, inanzitutto benvenuta a bordo....
per quanto riguarda la tua T. horsfieldi se non alleghi la foto del piastrone è difficile determinare il sesso della tua tarta, e comunque ancora troppo piccola per averne la certezza.

ti posso comunque allegare alcune info che trovi alla pagina:
http://www.tartaclubitalia.it/specieter ... /index.htm

Essa abita, prevalentemente, territori secchi e aridi, come deserti rocciosi e colline sabbiose o steppe, spesso ad altitudini oltre i 1500 metri, ma si può osservare anche nelle praterie con frequenti ruscellamenti o piccoli corsi d'acqua.

CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

In natura ha un periodo di massima attività piuttosto breve, circa quattro mesi all'anno, dovuto alle difficili condizioni climatiche delle latitudini del proprio habitat (inverni molto freddi o estati molto calde); per difendersi dal clima avverso scava profonde gallerie, lunghe fino a 2 metri, con le robuste zampe anteriori di cui è dotata, oppure sfrutta tane di mammiferi abbandonate, dove iberna in inverno ed estiva durante la parte più calda e secca dell'estate.

CARATTERISTICHE FISICHE

Come dimensioni è paragonabile alla Testudo hermanni; infatti il suo carapace raggiunge una lunghezza che varia tra i 15 e i 22 cm. Il carapace è molto arrotondato, ma piuttosto depresso; la colorazione varia da un marrone chiaro fino a un giallo o verde oliva, spesso con segni marroni o neri sugli scudi più larghi.

Il piastrone è largo con una macchia nera rotondeggiante su ciascuno scudo. Lo scudo sopracaudale è indiviso. Una caratteristica peculiare è quella di presentare quattro unghie per ogni zampa, motivo per cui sono anche chiamate "tartarughe dalle quattro dita".

DIMORFISMO SESSUALE

La coda del maschio e' piu' lunga ed ha la base piu' larga;

Le femmine raggiungono dimensioni maggiori;

Maschi con scuti anali che formano un angolo più ampio di quello delle femmine.
MANTENIMENTO IN CATTIVITA'

L'allevamento in cattività presenta alcune difficoltà, soprattutto se tenuta all'aperto. Anche se molti allevatori non hanno riscontrato problemi nell'allevarla all'esterno, va tenuto presente che la difficoltà principale è rappresentata dall'umidità, che alle nostre latitudini è sicuramente mediamente molto più elevata rispetto al suo territorio naturale.

E' importante che il giardino in cui viene allevata sia molto soleggiato ed è consigliabile approntare un rifugio che sia completamente al riparo dall'acqua piovana; questo vale anche in caso di ricovero invernale per il letargo all'aperto. In caso di allevamento di un gruppo di horsfieldi è sempre consigliabile la proporzione di 2 o 3 femmine per ogni maschio.

Va tenuto presente che sono molto agili e quindi possono arrampicarsi facilmente su luoghi impensabili: ciò permette loro di rigirarsi abbastanza facilmente in caso di ribaltamento (è molto difficile sorprenderle a zampe all'aria).

Inoltre, essendo potenti scavatrici (hanno le zampe anteriori molto forti), se non si provvede a frenarle con materiale rigido (legno, plastica) posto a 30-40 cm. di profondità nel terrario, in prossimità del letargo si rischia di vederle sparire da un giorno all'altro a profondità che possono tranquillamente superare il mezzo metro.

Per quanto riguarda l'eventuale incubazione delle uova, valgono circa gli stessi criteri adottati per le Testudo hermanni: temperatura costante sui 30/32 gradi, percentuale di umidità tra il 60/80%. In tale situazione i tempi di schiusa delle uova si aggirano sui 60/70 giorni.

ALIMENTAZIONE

L'alimentazione è interamente erbivora, compresa l'erba (verde e anche secca), fiori, foglie e frutti.

Beve durante i temporali nelle pozzanghere che si formano; durante la stagione secca, soprattutto nelle zone più aride del suo areale, si rifornisce di acqua metabolica per supplire alle sue necessità.

RIPRODUZIONE

Poco dopo il risveglio dal letargo invernale, che avviene in genere tra marzo e maggio, i maschi si mettono subito alla ricerca di femmine con cui accoppiarsi. Si possono avere fino a tre deposizioni l'anno, da 2 a 9 uova, ma di solito vi è una sola covata nel mese di giugno.

Le uova si schiudono dopo circa 3/4 mesi, ma qualche volta i piccoli svernano nel nido, emergendo durante la primavera successiva. Alla nascita i piccoli misurano 3 o 4 cm.; a parte il primo anno, la crescita è piuttosto lenta e all'età di 10 anni essi raggiungono la maturità sessuale, anche se è la dimensione il principale fattore per stabilire la raggiunta maturità sessuale (10-11 cm. i maschi, almeno 13 cm. le femmine).

Il rituale del corteggiamento è alquanto insolito. Il maschio si avvicina alla femmina e ripetutamente le gira intorno, poi si ferma di fronte alla sua testa, estende il collo fissandola direttamente negli occhi mentre scuote rapidamente la testa su e giù come una danza. Solo successivamente l'accoppiamento può avvenire con successo; i morsi e le spinte del maschio sono del tutto occasionali.

ciao ciao

Avatar utente
DelorenziDanilo
Messaggi: 4031
Iscritto il: mer mag 18, 2005 10:49 pm
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda DelorenziDanilo » sab feb 04, 2006 3:25 pm

la vita di una tarta dipende dai molti fattori.
in cattività si dice che la media sia di una quarantina di anni a causa di molti fattori, a partire da cause naturali come periodi di siccità molto lunghi, inverni particolarmente freddi, sbalzi di temperature che possono per esempio causare raffreddori e polmoniti (e perdendo l'olfatto non mangiano e come minimo si deabilitano),ecc oppure problemi causati dall'uomo come pesticidi, inquinamento ecc, oppure ancora predeatori ecc ecc..
in cattività invece se bem tenuta puù vivere come una persona (quindi anche un centinaio di anni come si sente dire spesso), fino ad arrivare ad alcuni esemplari di geochelone che sembra arrivino "tranquillamente" a superare i 120 anni..
Famoso il caso della tartaruga di darwin che dicono sia stata studiata proprio dal naturalista in persona.. e copio quì l'articolo di newton:






______________________________________________________________________________
E' nata quando la schiavitù era ancora legale in Gran Bretagna, ed era adulta al tempo della guerra civile in Usa, quando fu inventata la bicicletta e l'alfabeto Morse. E si ritiene che abbia aiutato Charles Darwin a formulare la sua teoria dell'evoluzione.
E' la più longeva creatura vivente conosciuta al mondo, riconosciuta tale dal Guinness dei primati: se solo potesse parlare, ne avrebbe di storie da raccontare.

Si chiama Harriet, è una tartaruga terrestre gigante delle Galapagos, che ha festeggiato il 175/o compleanno nella "casa di riposo" dove ha trascorso gli ultimi 17 anni: in uno zoo privato nella Sunshine Coast del Queensland, in Australia.
Al party erano presenti molti dei suoi ammiratori, autorità locali e zoologi, e un rappresentante del Guinness dei Primati. Non c'erano le candeline, ma Harriet si è gustata una torta di compleanno a base di fiori di ibisco rosso, la sua leccornia preferita. I numerosi ospiti, invece, si sono spartiti una torta grande come Harriet.

Secondo gli studiosi, Harriet è nata nell'Arcipelago delle Galapagos nel 1830, in novembre, quando si schiudono le uova.
E molti ritengono che sia stata catturata e studiata dal celebre naturalista inglese, quando aveva appena cinque anni. Nel 1835, infatti, la nave scientifica britannica Hms Beagle visitò le Galapagos e Darwin, il naturalista della spedizione, raccolse tre tartarughe chiamate Tom, Dick e Harry.
Per più di un secolo è stata chiamata Harry, finché non è stato finalmente scoperto che è femmina.
Gli esami del Dna mostrano che è nata nelle Galapagos, ma in una delle isole che Darwin non ha mai visitato.

Secondo la ricercatrice di tartarughe Robin Stewart, che osserva l'anziana tartaruga da più di 10 anni, essa proviene dall'Isola di Santa Cruz, ma potrebbe ugualmente essere stata trovata nell'Isola di James, visitata da Darwin.
''Le tartarughe giganti erano un bene che si commerciava. E' possibile che i genitori siano stati trasportati da Santa Cruz a James, dove avrebbero prodotto Harriet. E' un animale affascinante'', ha aggiunto Stewart.

''E' la creatura dall'aspetto preistorico più impressionante e ha una presenza come nessuna altra creatura che io abbia mai visto.
E' senz'altro l' animale vivente più longevo al mondo... non vedo perché non possa vivere fino a 200 anni", ha detto il naturalista e domatore di coccodrilli Steve Irwin, proprietario dell'Australian Zoo che la ospita. E che le assicura una vecchiaia dorata: vive in uno spazioso recinto, con tanto di bagno di fango e grotta riscaldata. Harriet ora pesa 150 kg ed è trattata con il rispetto appropriato per una signora di età estremamente avanzata.
Riceve lavaggio e frizione del suo gigantesco scudo ogni mattina dai guardiani dello zoo, ed è alimentata con una nutriente dieta vegetariana che include zucchine, sedano e fagiolini. E come trattamento speciale fiori di ibisco rosso, che adora.
Che abbia o meno ispirato Darwin, Harriet è una degli ultimi rappresentati di una specie che va scomparendo.
Delle numerose sottospecie di tartarughe giganti della Galapagos che esistevano una volta, ne restano solo 11, tutte e rischio di estinzione. Oltre ad essere cacciate dai marinai, hanno sofferto per l'arrivo di predatori introdotti che distruggono il loro cibo e ne mangiano le uova.
_________________________________________________________________________________________

Avatar utente
DelorenziDanilo
Messaggi: 4031
Iscritto il: mer mag 18, 2005 10:49 pm
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda DelorenziDanilo » sab feb 04, 2006 3:29 pm

PS.. continuo nel nuovo post dove inserisco il video della tartaruga di cui parlo..

SallyErmione
Messaggi: 79
Iscritto il: sab feb 04, 2006 10:36 am
Località: Piemonte

Messaggioda SallyErmione » sab feb 04, 2006 6:16 pm

grazie ragazzi siete stati gentilissimi

vi spiego come vive ermione


sta solo in casa e le abbiamo costruito un terrario 87x50x35 in cui lei "naviga" essendo piccolina...le ho comprato anche la luce riscaldante e quella per rinvigorire il carapace!
il problema che la seconda la fa impazzire, inizia a camminare molto più velocemente e una volta ha strappato la carta del vecchio terrario (che era praticamente una scatola)

oggi è un pò spenta, per cui l'ho messa sotto la luce che riscalda e sta lì da ore...i suoi bisognini li ha fatti e ha mangiato...ma sembra apatica e ho una strana paura...appena posso vi posto le foto!!

grazie di tutto

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Messaggioda Agostino » dom feb 05, 2006 9:55 am

Spiegaci meglio di che tipo e marca è la lampada che chiami "quella per rinvigorire il carapace" e come è disposta nel tuo terrario(anche a che distanza dal suolo).
E' molto importante per la sua salute non solo per "rinvigorire il suo carapace", questo perchè la tua piccola ha gli scuti troppo piramideizzati.
Poi spiegaci anche come la nutri.


Torna a “Terrestri Mediterranee”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 63 ospiti