Microchip ??

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Flavio
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Messaggioda Flavio » ven nov 14, 2008 8:56 am

Come ho precedentemente detto il veterinario in questione non si occupa di rettili e pertanto non si è espresso, per quanto riguarda cani e gatti lui è tenuto al rilascio del doc che comprovi l'inserimento del cip da parte di un dottore e trasmetterne copia all'ASL di competenza, poi che in questa vi siano problemi vari è cosa risaputa, ma se il vet. ha fatto le cose in "regola" la cosa rimane.
Il rischio potrebbe essere, oltre alla non riconoscibilità dagli organi preposti, che qualche associazione animalista o presunta tale, o semplicemente qualcuno a cui siamo poco simpatici(come allevatori intendo )vada a sventolare un abuso di pratica medica, come se di rogne non ce ne fossero già abbastanza.

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simon@
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Messaggioda simon@ » ven nov 14, 2008 9:20 am

Flavio, a prescindere che io posso essermi comprata i chip ( e ripeto che erano d LIBERA VENDITA, senza alcuna restrizione fino a un paio di settimane fa) e posso essermeli fatti mettere da un veterinario, il quale NON AVENDO lui comprato i chips non deve scaricarli in nessun modo, ma poi:
la cosa della comunicazione alla USL o ASL che sia ha senso perchè esiste un'anagrafe canina.
Ma non esiste alla ASL/USL un'anagrafe tartarughina( ihih:D)
( fatto salvo della Liguria che ha sempre fatto la differenza, mi pare proprio che vogliano che ogni tartaruga "passi" per la Asl, oltre che per la forestale...)

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » ven nov 14, 2008 9:34 am

Continuo a non capire quale sia il vero problema...
Il fatto che non si possa applicarli da soli (e quindi con un certo esborso) o il fato che non vengano poi iscritti in nessun registro?
Le normative prevedono il marcaggio, ma non mi pare contemplino nessuna iscrizione a nessun registro , per ora.
Quindi si applica il microchip (anzi lo applica il vet) che rilascera' certificato e "bollino" da applicare al CITES.
O mi sono perso qualcosa?

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Messaggioda simon@ » ven nov 14, 2008 9:36 am

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE

Continuo a non capire quale sia il vero problema...
Il fatto che non si possa applicarli da soli (e quindi con un certo esborso) o il fato che non vengano poi iscritti in nessun registro?
Le normative prevedono il marcaggio, ma non mi pare contemplino nessuna iscrizione a nessun registro , per ora.
Quindi si applica il microchip (anzi lo applica il vet) che rilascera' certificato e "bollino" da applicare al CITES.
O mi sono perso qualcosa?


Secondo me non ti sei perso niente, Luca:)

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Messaggioda nico62 » ven nov 14, 2008 10:11 am

Il 09/09/2008 avevo già aperto una discussione avente come oggetto:
Applicazione Microchip
Prima di parlare con il mio Veterinario, non molto esperto in rettili, avevo chiamato la mia ASL. Bene, non ne sapevano nulla, mi risposero che di microchip alle tarte non avevano mai sentito parlare, per loro era la prima volta che qualcuno chiedesse di microcippare una tartaruga.
Dopo di che ho applicato i microchip a tutto il mio gruppo riproduttore con il mio Veterinario che ha compilato un certificato in doppia copia, con i dati miei e delle tarta: specie, sesso e nome con i relativi codici. Una copia l'ha consegnata al sottoscritto insieme a copia della fattura ed una è rimasta a lui, il tutto è stato caricato su Internet, su un portale dove " solo " i Veterinari possono entrare per registrare i Microchip inseriti. Per lo meno così mi ha detto.

guccio60
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Messaggioda guccio60 » ven nov 14, 2008 10:18 am

secondo l'ordinanza del 6 agosto 2008 i microchip da applicare per l'identificazione degli animali,potranno essere venduti,solo a veterenari pubblici e privati,.(anche i lettori di microchip)

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Messaggioda simon@ » ven nov 14, 2008 10:23 am

Citazione:
Messaggio inserito da guccio60

secondo l'ordinanza del 6 agosto 2008 i microchip da applicare per l'identificazione degli animali,potranno essere venduti,solo a veterenari pubblici e privati,.(anche i lettori di microchip)

Giusto.
Ma prima dell'agosto 2008?
Quelli che sono stati venduti a chiunque?
L'ordinanza dice nulla?
Ci rendiamo conto di quanti ne son stati messi?
:)

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Gisella
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Messaggioda Gisella » ven nov 14, 2008 10:42 am

Citazione:
Messaggio inserito da simon@
Secondo me non ti sei perso niente, Luca:)


Simona, Luca non si sarà anche perso niente,
ma come al solito, siamo costretti a combattere con la disinformazione e la libera interpretazione.

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Valentina
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Messaggioda Valentina » ven nov 14, 2008 11:10 am

Citazione:
Messaggio inserito da barbarabe66
Che poi sia più sicuro, di questi tempi nebulosi, rivolgersi al Veterinario, non c'è dubbio.



So che non parlava di altri animali Sandra, ma vuoi mettere avere 30 tartarughe microchippate il cui microchip poi non viene magari ritenuto valido?
Come dici tu di questi tempi è più sicuro e, visto che poi come al solito viaggiano diversamente e la interpretano diversamente... meglio prevenire che curare ;)
Ormai per quelli messi ok, per gli altri ci penserei non una ma mille volte :)
[/quote]

Tenersi sicuri è sempre meglio. Barbara ha la fortuna di avere da tempo contatti con la Asl e di essere ben informata su certe pratiche. Sicuramente può essere una "scocciatura" in più, ma almeno ci si prepara psicologicamente :D

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Flavio
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Messaggioda Flavio » ven nov 14, 2008 11:15 am

Citazione:
Secondo me non ti sei perso niente, Luca

Forse Luca non si è perso niente, ma magari quelli che sono interessati (come me)a stare nel giusto vorrebbero avere le idee più chiare su come comportarsi, e sempre "magari", chi ha già provvduto da sè, presa visione delle eventuali norme e/o richieste ha il tempo di pararsi il dovesisiede.
Citazione:
Giusto.
Ma prima dell'agosto 2008?
Quelli che sono stati venduti a chiunque?
L'ordinanza dice nulla?
Ci rendiamo conto di quanti ne son stati messi


Non sò cosa dice l'ordinanza in merito ed infatti ho aperto questa discussione, con il fatto che fossero (se vuoi li trovi anche adesso)
in libera vendita non mi sentirei tanto al sicuro,..... scusami il paradosso, anche i bisturi sono in libera vendita ma per operare ci vuole un chirurgo.

Citazione:
Continuo a non capire quale sia il vero problema...
Il fatto che non si possa applicarli da soli (e quindi con un certo esborso) o il fato che non vengano poi iscritti in nessun registro?
Le normative prevedono il marcaggio, ma non mi pare contemplino nessuna iscrizione a nessun registro , per ora.
Quindi si applica il microchip (anzi lo applica il vet) che rilascera' certificato e "bollino" da applicare al CITES.
O mi sono perso qualcosa

Luca,dal mio punto di vista il problema "potrebbe" essere non tanto l'inserimento in un'anagrafe (che praticamente non c'è neanche per i cani anche se prevista da anni_)ma la possibilità che al momento di richiedere documentio presentare denunce ci venga contestato il fatto che l'inserimento non è stato fatto da persona qualificata, tu ben sai dove può arrivare la pignoleria e la discrezionalità di alcuni addetti.

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Messaggioda simon@ » ven nov 14, 2008 11:40 am

Una mia amica che alleva cani mette ( lei, non il veterinario) i chips ai cuccioli e li vende già chippati.
Una volta che il proprietario li ritira va alla USL veterinaria delle sua città a far leggere il chip del cane( senza alcun documento) , loro scrivono il codice e lo abbinano a quel cane e a quella persona.
STOP
Il chip per i cani serve per identificarli, proprio come per le tarte, solo che , almeno qui e a Roma, esiste un'anagrafe canina, dove se viene ritrovato un cane si risale subito al proprietario.
Il chip ha sostituito i vecchi tatuaggi, per i cani è obbligatorio inserirlo entro i 6 mesi di vita.
( direttamtne da Roma, in linea con l'allevatrice)

P.S:
un'osservazione un po' OT:
il piercing agli umani, che spesso perfora non solo pelle e cartilagine, ma MUCOSE di zone particolarmente pericolose, leggi labbra e..altro.
C'è una legge molto precisa su l'attività di piercer, con requisiti per la professionalità e per l'ambiente di esercizio.
Però, se io compro un piercing e mi perforo la lingua, un sopracciglio, ecc...???
ricordiamoci che un microchip è un pezzettino di plastica inserito sottocute, non è un intervento a cuore aperto.
L'importante è che l'animale sia identificabile, alla forestale/ commissione scientifica non credo proprio interessi chi lo ha inserito, besta che l'animale sia identificabile o "marcato" come suol dire

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Messaggioda simon@ » ven nov 14, 2008 11:51 am

Altro P.S:I
Flavio, capisco benissimo le tue preoccupazioni e quello che io dico è solo frutto di esperienze mie e di amici allevatori di cani, non ha la pretesa di essere la verità assoluta, anzi!;)

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » ven nov 14, 2008 12:00 pm

Ma quindi il tutto si risolve facendoli applicare a un veterinario, che quindi rilascera' anche il "verbale" dell'avvenuto marcaggio.
Quello che dicevo e' che la normativa chiede che gli esemplari siano marcati in "modo xx" non che siano anche iscritti a registri o altro che poi nemmeno esiste.
Quindi una volta marcati con microchip (e a questo punto da un veterinario) non deve sussistere nessun altra problematica.

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Miglio
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Messaggioda Miglio » ven nov 14, 2008 12:11 pm

Sembrerebbe che la normativa richiede il marcaggio con microchip, non parlando di registri o altro .. non vedo perché il privato non possa inserirlo.
(Del resto molti fanno iniezioni sottocutanee senza aver alcun titolo)

guccio60
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Messaggioda guccio60 » ven nov 14, 2008 12:16 pm

per le tartarughe microchippate prima del 6 agosto,da personale non abilitato si rendera' neccessario portare da un veterinario la tartaruga per leggere e registrare il n. del microchip.l'inserimento del microchip da parte di una persona non abilitata,dal 6 agosto e' reato,per abuso di professione.


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