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Messaggio inserito da simon@
Un giorno d'autunno, Martino vide un povero vecchio mezzo nudo e tremante per il freddo; si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate.Per questo, si chiama l'estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite.
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Andrea, come al solito è davvero stupefacente quello che sei riuscito a creare su una terrazza, nessuno direbbe che non è un giardino quello che si vede nelel tue foto.
Ancora maggiori complimenti, quindi
Grande Sim@ quella che hai raccontato è la storia di San Martino.
Oggi da noi a Riccione infatti è festa patronale e guarda caso il clima come da tradizione è sereno e mite, le nostre amiche lo dimostrano.
Per Tartoombria le piantine che vedi nel recinto delle grandi sono un misto di erbe di campo selvatiche : borrago, sonchus oleraceus, tarassaco, centocchio, cicoria selvatica, margherita, camomilla.... ci sono voluti 2 anni per avere un terreno così bello ricco di erbette, inizialmente mi cresceva poco e niente, poi a furia di seminare è spuntato qualcosina ed ora praticamente si è ricreata una sorta di ciclo naturale, le piantine buttano semi che faranno crescere altre piantine, ho parecchi uccellini che vengono a rifugiarsi o a cibarsi all'interno del recinto delle grandi e sicuramente lasciano dei ricordini che depositandosi fanno nascere nuove piante e via di seguito.
Per le piccole non ho piantato altro che qualche seme di borraggine, crescione comune e cicoria bionda da taglio.