Il trifoglio rosso

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom nov 09, 2008 3:32 pm

il trifoglio no contiene ossalati,ha un elevato contenuto in proteine ma assolutamente NON assimilabili dall'organismo delle tarte se non in dosi veramente irrisorie.
può essere dato in quantità abbondanti ma assolutamente non come alimento di base.
si pensi ai nostri prati:una percentuale altissima del totale di erbe selvatiche è costituita da trifoglio quindi una tarta in natura non penso(gusti a parte)si tiri indietro nel mangiarlo.

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Suelo
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Messaggioda Suelo » dom nov 09, 2008 4:47 pm

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Messaggio inserito da dm195

il trifoglio no contiene ossalati,ha un elevato contenuto in proteine ma assolutamente NON assimilabili dall'organismo delle tarte se non in dosi veramente irrisorie.
può essere dato in quantità abbondanti ma assolutamente non come alimento di base.
si pensi ai nostri prati:una percentuale altissima del totale di erbe selvatiche è costituita da trifoglio quindi una tarta in natura non penso(gusti a parte)si tiri indietro nel mangiarlo.



anche io ho letto la stessa cosa su un libro.
però un libro dice una cosa, uno un'altra, a volte gli articoli sui siti si contraddicono a vicenda... non si sa mai a chi credere.
io mi affido solo all'esperienza passata, nel senso che se abbiamo delle tarte adulte cresciute belle e sane, senza aver mai avuto problemi probabilmente la loro alimentazione è stata adeguata e quindi non la cambio, anche se chiedo consigli per variare il più possibile.

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mithril
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Messaggioda mithril » dom nov 09, 2008 5:14 pm

Perfettamente daccordo con te, Suelo! :D (e con la tua firma!:D)
Anche se sappiamo tutti come le tarte siano golose, non sempre di cibi a loro adatti V.

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » dom nov 09, 2008 6:30 pm

Quando una analisi chimica sul trifoglio,rileva (nel caso del Selenio) una quantità pari a 0,018 ppm significa che in un kG. di trifoglio ci sono 0,018 mG di tale elemento
Nel caso dei componenti dell'acido ossalico la medesima analisi non ne rileva quindi ossalati +o- uguali a zero. Se poi la buttiamo sulle proteine,(malva 230,000 ppm,fieno comune 300,000ppm,borraggine 135,000ppm, tarassaco 100,000ppm,trifoglio 200,000 ppm,ortica 150,000 ppm,gramigna 110,000 ppm :i valori sono mediati)casca l'asino, in quanto il trifoglio rientra nella media proteica delle piante che una tartaruga trova a giro.La scheda tescnica del dott.Mosconi è perfettamente valida ma come si può leggere all'inizio si riferisce ad un giardino monocoltura per motivi ornamentali o per errata valutazione delle esigenze alimentari ( trifoglio o altro ,la sostanza non cambia).
Il messaggio pertanto deve essere: per le tartarughe occorre una varietà di erbe il più simile a quelle che troverebbero nell'ambiente, che siano seminate in giardino o che le portate loro su un vassoio è la stessa cosa e 50 ppm di proteine in più o meno lasciano il tempo che trovano.

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Barbara
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Messaggioda Barbara » dom nov 09, 2008 8:41 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Mc Gyver

Quando una analisi chimica sul trifoglio,rileva (nel caso del Selenio) una quantità pari a 0,018 ppm significa che in un kG. di trifoglio ci sono 0,018 mG di tale elemento
Nel caso dei componenti dell'acido ossalico la medesima analisi non ne rileva quindi ossalati +o- uguali a zero. Se poi la buttiamo sulle proteine,(malva 230,000 ppm,fieno comune 300,000ppm,borraggine 135,000ppm, tarassaco 100,000ppm,trifoglio 200,000 ppm,ortica 150,000 ppm,gramigna 110,000 ppm :i valori sono mediati)casca l'asino, in quanto il trifoglio rientra nella media proteica delle piante che una tartaruga trova a giro.La scheda tescnica del dott.Mosconi è perfettamente valida ma come si può leggere all'inizio si riferisce ad un giardino monocoltura per motivi ornamentali o per errata valutazione delle esigenze alimentari ( trifoglio o altro ,la sostanza non cambia).
Il messaggio pertanto deve essere: per le tartarughe occorre una varietà di erbe il più simile a quelle che troverebbero nell'ambiente, che siano seminate in giardino o che le portate loro su un vassoio è la stessa cosa e 50 ppm di proteine in più o meno lasciano il tempo che trovano.




Quoto, nessuna erba deve essere usata come alimento base anche perché se vogliamo andare a vedere le proteine sono presenti nel trifoglio in quantità quasi uguale alla piantaggine e decisamente inferiore all'amaranto entrambe erbe consigliatissime per le tartarughe ;)

giul
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Messaggioda giul » dom nov 09, 2008 8:59 pm

scusate l'ignoranza:I
cos'è l'amaranto?

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Suelo
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Messaggioda Suelo » dom nov 09, 2008 9:01 pm

che pianta è l'amaranto? non ne ho mai sentito parlare..
al nord si trova?

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Gisella
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Messaggioda Gisella » dom nov 09, 2008 9:13 pm

L'amaranto.

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Barbara
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Messaggioda Barbara » dom nov 09, 2008 10:02 pm

Citazione:
Messaggio inserito da suelo

che pianta è l'amaranto? non ne ho mai sentito parlare..
al nord si trova?



Dipende da zone, da me è infestante vedrai che lo trovi anche dalle tue parti perché è abbastanza comune.
E' un cibo eccezionale per le tartarughe! Gisella ti ha postato già una foto, ne posto una seconda anche io dove si vedono le foglie più ravvicinate :)
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Ale
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Messaggioda Ale » dom nov 09, 2008 10:33 pm

Anche secondo me alcune essenze son state un po' demonizzate inutilmente in vurtù della quota proteica.
Partendo dal presupposto che la dieta dev'esser comunque varia, non vedo che problema possa creare un vegetale che sarà sempre costituito sostanzialmente da carboidrati.
Ovviamente mi riferisco alle FOGLIE.
Quindi mi preoccuperei sostanzialmente del giusto rapporto Ca/P e dell'assenza di sostanze dannose.
Ma poi non ho capito una cosa....perchè alcuni cibi con elevate qualntità di ossalati farebbero così male alle tarte??? Eppure sono sostanze talmente importanti per la cellula!

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Carapace
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Messaggioda Carapace » lun nov 10, 2008 6:00 pm

in Sicilia cresce abbandantemente...e molto vigorosa come piante da Ottobre fino ad Aprile-Maggio. Le mie ne mangiano poco...e per farle incentivare...basta un giorno di digiuno a settimana (cosa che creco di evitare) oppure riduc la dose di tarassaco e malva...ed aumento amaranto.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » lun nov 10, 2008 7:54 pm

Ma siete così sicuri che la capacità di metabolizzare delle tartarughe sia così simile alla nostra? Da cosa lo ricavate?

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Ale
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Messaggioda Ale » lun nov 10, 2008 8:04 pm

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48

Ma siete così sicuri che la capacità di metabolizzare delle tartarughe sia così simile alla nostra? Da cosa lo ricavate?




......ehmmmm....metabolizzare cosa???:D:D:D

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Sandra
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Messaggioda Sandra » lun nov 10, 2008 10:06 pm

Assimilare e gestire i contenuti delle piante che state elencando.Cerco di spiegarmi meglio anche se non è facile per me che di piante capisco veramente poco.Le stesse erbe si presentano con aspetti diversi nelle varie stagioni, quindi penso che anche i contenuti varino.Il trifoglio appena spuntato dovrebbe , a logica, essere diverso da quello in fiore o con il seme maturo o secco e questo dovrebbe avvenire con tutte le erbe nelle varie fasi di sviluppo. Le mie selvagge, che credo siano molto affidabili, accettano o rifiutano lo stesso tipo di erba a seconda delle stagioni e non solo preferendole nei momenti in cui sono più tenere. Mangiano i fiori appena sbocciati ma non degnano di uno sguardo quelli appassiti o le capsule dei semi, si abboffano di susine quando cadono dall'albero, ma per due o tre giorni e poi non le toccano più.Addirittura mangiano quotidianamente una certa dose di gramigna, a prescindere dalla varietà di altre erbe o insalate che hanno a disposizione.Non mangiano mai piante aromatiche a parte un po' di prezzemolo in rari casi.Ignorano completamente alcune delle piante che ho visto elencate qui, anche se i valori nutrizionali che voi descrivete dovrebbero indurle a preferirle.Da questo ho dedotto, del tutto empiricamente, che il loro metabolismo sia condizionato non solo dall'andamento stagionale esterno, ma anche da quello interno.Nel periodo di massima attività sessuale i maschi mangiano in modo del tutto diverso dai momenti di quiete, e non solo per la quantità. Lo stesso dicasi per le femmine durante il periodo delle deposizioni.Badate, parlo delle selvagge, che sono arrivate da me già adulte e che quindi mi hanno fatto da maestre.

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Barbara
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Messaggioda Barbara » mar nov 11, 2008 8:21 am

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Messaggio inserito da sancar48

Assimilare e gestire i contenuti delle piante che state elencando.Cerco di spiegarmi meglio anche se non è facile per me che di piante capisco veramente poco.Le stesse erbe si presentano con aspetti diversi nelle varie stagioni, quindi penso che anche i contenuti varino.Il trifoglio appena spuntato dovrebbe , a logica, essere diverso da quello in fiore o con il seme maturo o secco e questo dovrebbe avvenire con tutte le erbe nelle varie fasi di sviluppo. Le mie selvagge, che credo siano molto affidabili, accettano o rifiutano lo stesso tipo di erba a seconda delle stagioni e non solo preferendole nei momenti in cui sono più tenere. Mangiano i fiori appena sbocciati ma non degnano di uno sguardo quelli appassiti o le capsule dei semi, si abboffano di susine quando cadono dall'albero, ma per due o tre giorni e poi non le toccano più.Addirittura mangiano quotidianamente una certa dose di gramigna, a prescindere dalla varietà di altre erbe o insalate che hanno a disposizione.Non mangiano mai piante aromatiche a parte un po' di prezzemolo in rari casi.Ignorano completamente alcune delle piante che ho visto elencate qui, anche se i valori nutrizionali che voi descrivete dovrebbero indurle a preferirle.Da questo ho dedotto, del tutto empiricamente, che il loro metabolismo sia condizionato non solo dall'andamento stagionale esterno, ma anche da quello interno.Nel periodo di massima attività sessuale i maschi mangiano in modo del tutto diverso dai momenti di quiete, e non solo per la quantità. Lo stesso dicasi per le femmine durante il periodo delle deposizioni.Badate, parlo delle selvagge, che sono arrivate da me già adulte e che quindi mi hanno fatto da maestre.



Deduzioni più che legittime Sandra!
In effetti più di una volta ho anche io scritto che gli animali
hanno un istinto innato per ciò che fa loro bene o male, soprattutto come dici tu le selvagge.
Ciò non toglie che anche le nate in cattività riescano a riconoscere gli elementi di cui hanno bisogno, prova ne è che a volte accettano piccole quantità di ranuncolo mentre altre lo snobbano.
Le mie nei recinti che hanno trovano erbe di qualsiasi tipo, sia definite ottime che quelle definite tossiche... ma non ho mai tolto un filo d'erba a meno che non sia super infestante al punto di prevaricare su tutte le altre, scelgono loro cosa mangiare ;)


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