Anche io confermo in parte quello che riporta Valentina, ma ho molte perplessità!
A me hanno detto che le analisi del DNA sono una prassi per ottenere certificazioni CITES: nel caso delle tartarughe fino allo scorso anno per gli esemplari neonati non veniva richiesto alcun tipo di analisi, ma solo un controllo visivo dei nuovi nati.
Nel caso si avesse però l'intenzione di ottenere CITES per animali adulti (i famosi fonte F - per i figli di prima generazione) vanno fatte le analisi: se non ricordo male sia i prelievi che le spese sono a cura della Forestale che mi sembra invia i propri campioni ad un laboratorio di Bolzano o Trento.
In tempi di ristrettezze economiche temo che i fondi per questi esami finiranno ben presto (ammesso che qualcuno abbia pensato anticipatamente a stanziarli) e a quel punto cosa succederà? Immagino che a chi farà richiesta delle certificazioni se vorrà ottenere i certificati gli toccherà di pagare!!!
PERO' CREDO CI SIA QUALCOSA CHE MI STA SFUGGENDO!!!
FACCIAMO UN'IPOTESI IRREALE: ho 10 riproduttori (Wild), 50 riproduttori da certificare CITES fonte F, e 200 piccoli da certiciare fonte C avrò 60 microchip da inserire e 260 analisi da fare al prezzo indicato di circa 40euro e 15 euro ogni certificato ottenuto da rinnovare ogni anno allo stesso prezzo per i piccoli di meno di 5 anni/10 cm.
Non sono un matematico ma più o meno dovrei spendere sui 17000 euro
il primo anno e poi avendo lo stesso numero di nascite ogni anno successivo, ammesso che io venda tutte le nate dell'anno precedente e che quindi non avrò ulteriori spese per rinnovo certificati dell'anno precedente(e naturalmente escludendo le figlie delle wild che temo di dover tenere senza necessità di certificazioni), avrò circa 11000 euro
da pagare tra analisi e certificati.
Tutto questo senza parlare dei tempi e delle spese per il mantenimento delle tarte, per certificati, foto, consegna documenti, aggiornamento normativa, prelievi, visite mediche, inserimento microchip ...
E' chiaro che possedere molte tartarughe sarà una passione per soli ricchi oppure un vero e proprio lavoro; per gli altri che non hanno soldi da spendere, tempo a disposizione o interessi commerciali sarà obbligatorio ridurre quantomeno il numero degli esemplari allevati evitando che ne nascano ancora.
Una semi soluzione sarebbe quella di effettuare ANALISI A CAMPIONE sui piccoli (A SPESE LORO!), ma non serve a ridurre le spese per le analisi sui riproduttori e poi le cerrtificazioni e tutto il resto che rimangono a cura dell'allevatore.
Pertanto, in questo caso, rimanendo sui numeri dell'ipotesi di partenza dovrò spendere SOLO
sui 3000 euro l'anno per i cerificati.
ORA VI PREGO DI DIRMI COSA MI E' SFUGGITO!!!