Ripopolamento

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
anto
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Ripopolamento

Messaggioda anto » mer gen 18, 2006 11:43 pm

Sarei curioso di sapere se, a scapito di coloro che si ostinano a catturare in natura questi animali mandandoli inevitabilmente in estinzione,nonostante il fatto che tra privati ormai ce ne sono tantissime (non è così tanto difficile venirne in possesso di qualcuna con i documenti) qualcuno abbia mai pensato ad un programma di ripopolazione, almeno in determinate zone!
E' bello averle nel proprio giardino ma penso che lo sarebbe altrettano se durante una passeggiata in un bosco se ne potrebbe incontrare qualcuna libera...!

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Miriam
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Messaggioda Miriam » gio gen 19, 2006 9:55 am

purtroppo non è semplice reinserire in natura hermanni di cattività. non perchè morirebbero, ma perchè ogni regione ha le "sue" hermanni che differiscono le une dalle altre di altre regioni.
Infatti spesso si sente parlare di "forma" siciliana, toscana, calabrese. Esse sono differenti nei colori e nelle dimensioni.
Andare ad inserire in natura delle hermanni di cattività (magari anche ibridate nel corso degli anni con boetgerii) non si farebbe altro che inquinare le popolazioni autoctone.

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Ritacapecchi
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Messaggioda Ritacapecchi » gio gen 19, 2006 10:05 am

ciao,

So per certa che nel mondo scientifico , il ripopolamento di Testuggini non è molto apprezzato. Per motivi di lavoro ho prtecipato ad alcune operazioni del genere anche se spesso vedevo delle grosse irregolarità . Sarebbe molto bello poterle rimmettere in natura , ma se il danno che si fa è grosso meglio rinunciarci . Ci sono molti problemi che riguardano i ripopolamenti, le tartarughe devono essere sotto stretto controllo veterinario altrimenti si rischia di portare in natura una marea di malattie .
Rita

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » gio gen 19, 2006 11:32 am

Anto il tartaclubitalia è da anni che pensa al ripopolamento in natura, come però dice giustamente tartamimmi prima di liberare in natura esemplari è importante avere certezza delle sue origini, altrimenti rischiamo di fare solo danni.
Altro discorso vero è anche quello di Rita, per il discorso della diffusione di malattie.

Nel frattempo stiamo cercando di allevare esemplari non ibridati in modo che un domani la cosa sia possibile, progetto che diventerà ancora più fattibile se riusciremo a realizzare il parco dedicato di cui si parla tanto. (..non ne parliamo solo.. ci stiamo impegnando in concreto per realizzarlo veramente).

Se riusciremo a dare luce a questo parco, sarà più semplice portare a termine certe iniziative, anche perchè avremmo a disposizione strutture, collaborazioni con veterinari specializzati, esemplari da riprodurre senza troppi problemi di spazio (ora pochi di noi possono allevarne tante e tenerle tutte per il futuro parco)..
insomma.. le iniziative ci sono, speriamo con il contributo di tutta l'associazione di portarle avanti..

anto
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Messaggioda anto » gio gen 19, 2006 7:23 pm

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Anto il tartaclubitalia è da anni che pensa al ripopolamento in natura, come però dice giustamente tartamimmi prima di liberare in natura esemplari è importante avere certezza delle sue origini, altrimenti rischiamo di fare solo danni.
Altro discorso vero è anche quello di Rita, per il discorso della diffusione di malattie.

Nel frattempo stiamo cercando di allevare esemplari non ibridati in modo che un domani la cosa sia possibile, progetto che diventerà ancora più fattibile se riusciremo a realizzare il parco dedicato di cui si parla tanto. (..non ne parliamo solo.. ci stiamo impegnando in concreto per realizzarlo veramente).

Se riusciremo a dare luce a questo parco, sarà più semplice portare a termine certe iniziative, anche perchè avremmo a disposizione strutture, collaborazioni con veterinari specializzati, esemplari da riprodurre senza troppi problemi di spazio (ora pochi di noi possono allevarne tante e tenerle tutte per il futuro parco)..
insomma.. le iniziative ci sono, speriamo con il contributo di tutta l'associazione di portarle avanti..

Danilo si sptrebbe sapere di più su questo proggetto?


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Oblionero
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Messaggioda Oblionero » gio gen 19, 2006 9:52 pm

So di per certo che a Brindisi è in vigore un programma di reinserimento controllato, ma non ricordo dove l'ho letto.
E' importante anche da parte dei piccoli allevatori cercare di mantenere "pure" le tarte in possesso non farle "ibridare" fra esemlari di diversa origine geografica chissà magari in futuro anche noi piccoli allevatori possiamo contribuire...

Davide
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Messaggioda Davide » gio gen 19, 2006 9:54 pm

La cosa più semplice per evitare malattie ed ibridazioni sarebbe fare degli allevamenti protetti a partire da animali "catturati" in loco, ad esempio in Sardegna lo si potrebbe fare con delle Marginate autoctone, quindi non importate, le cui uova potrebbero essere messe in incubatrice , le piccole protette e cresciute quindi liberate senza problemi. E' poi quello che si fa con le tartarughe marine, ma con le terrestri chissà perché si vuole a tutti i costi credere che le cose siano complicate!
Alle Galapagos hanno fatto e stanno tuttora facendo così con le testuggini giganti, e il progetto di ripopolamento da grossissimi risultati. E poi ricordiamoci che esistono anche quelle aberrazioni americane di turtle farm che "producono" in grande quantità trachemys e Graptemys da esportare come Pet in tutto il mondo. Questo non per dire che sia una cosa da imitare, ma per sottolineare che l'allevamento e la riproduzione delle tartarughe da grossi risultati numerici, e se di fanno allevamenti nelle zone da ripopolare, partendo da animali locali senza ibridazioni e importazioni il problema malattie si ridimensiona ai minimi termini.
Sarebbe bellissimo come tartaclub aprire un allevamento protetto di Marginate in Sardegna, sul modello del Darwin center delle Galapagos!

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Nella foto, l'allevamento di Testuggini delle Galapagos al Darwin center.

Davide
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Messaggioda Davide » gio gen 19, 2006 9:55 pm

Non so perché ma la foto non si vede. Ho fatto come sempre ma questa volta non funziona: Boh!

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Messaggioda n/a15 » ven gen 20, 2006 12:06 am

quoto Rita. Occhio a parlare di ripopolamento con gli "scienziati" rischiate di essere inceneriti all'istante.

anto
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Messaggioda anto » ven gen 20, 2006 11:49 pm

Quoto alla grande Davide, bisognerebbe cercare di far accoppiare animali presi sul posto e poi man mano che crescono liberare i piccoli!
Cmq correggetemi se mi sbaglio non sono sicuro ma mi sembra che proprio su questo sito tempo fa lessi di un proggetto per il ripopolamento della hermanni in Puglia!

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Messaggioda Oblionero » sab gen 21, 2006 8:32 am

Citazione:
Messaggio inserito da anto

Quoto alla grande Davide, bisognerebbe cercare di far accoppiare animali presi sul posto e poi man mano che crescono liberare i piccoli!
Cmq correggetemi se mi sbaglio non sono sicuro ma mi sembra che proprio su questo sito tempo fa lessi di un proggetto per il ripopolamento della hermanni in Puglia!



Ecco trovato si chiama progetto cilona, sarebbe bello sapere come stà andando ....
http://www.tartaclubitalia.it/documenti ... cilona.htm

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Miriam
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Messaggioda Miriam » sab gen 21, 2006 10:43 am

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Messaggio inserito da Oblionero

So di per certo che a Brindisi è in vigore un programma di reinserimento controllato, ma non ricordo dove l'ho letto.
E' importante anche da parte dei piccoli allevatori cercare di mantenere "pure" le tarte in possesso non farle "ibridare" fra esemlari di diversa origine geografica chissà magari in futuro anche noi piccoli allevatori possiamo contribuire...



se è quello che so io...
beh lasciamo perdere...

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Carmen
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Messaggioda Carmen » sab gen 21, 2006 11:09 am

Mi offro volontaria per il "Darwin center Sardegna"!!!!

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Messaggioda Alfabravo » sab gen 21, 2006 11:16 am

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Anto il tartaclubitalia è da anni che pensa al ripopolamento in natura, come però dice giustamente tartamimmi prima di liberare in natura esemplari è importante avere certezza delle sue origini, altrimenti rischiamo di fare solo danni.
Altro discorso vero è anche quello di Rita, per il discorso della diffusione di malattie.

Nel frattempo stiamo cercando di allevare esemplari non ibridati in modo che un domani la cosa sia possibile, progetto che diventerà ancora più fattibile se riusciremo a realizzare il parco dedicato di cui si parla tanto. (..non ne parliamo solo.. ci stiamo impegnando in concreto per realizzarlo veramente).

Se riusciremo a dare luce a questo parco, sarà più semplice portare a termine certe iniziative, anche perchè avremmo a disposizione strutture, collaborazioni con veterinari specializzati, esemplari da riprodurre senza troppi problemi di spazio (ora pochi di noi possono allevarne tante e tenerle tutte per il futuro parco)..
insomma.. le iniziative ci sono, speriamo con il contributo di tutta l'associazione di portarle avanti..

Danilo si sptrebbe sapere di più su questo proggetto?





ecco il ns. progetto del parco:
http://www.tartaclubitalia.it/progetto_parco.htm



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Messaggioda supersubaruman » sab gen 21, 2006 12:01 pm

una FI**TA!! e magari si può pure usare come circuito prove?!:D:D:D


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