Signori, la Normativa.

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Adele BS
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Messaggioda Adele BS » sab set 06, 2008 7:20 pm

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Messaggio inserito da ZagorTenay

Vi chiedo scusa... Ho provato ad iniziare a leggere le prime pagine (delle 35) di questa discussione ma, forse per mia colpa, non ho capito molto.

Faccio una domanda semplice: E' ancora possibile effettuare delle cessioni gratuite di tartarughe?

Grazie mille! :)



Dipende dalla regioni; in Lombardia è ancora possibile (ne ho fatte 4 qualche giorno fa), in altre no.
Chiama la tua forestale e chiedi.

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dm195
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Messaggioda dm195 » sab set 06, 2008 7:46 pm

Citazione:
Messaggio inserito da tartafede

Un'altra cosa che mi sento di riferirvi per la cronaca ...è che il "tutto" (i nostri disagi presenti e futuri per coltivare la nostra passione)è partito dal fatto che si sono sentiti presi in giro dal comportamento preso da molti allevatori che vendono oggettini regalando le tarta in certe "fiere" e hanno detto anche il nome ..La mole di cessioni gratuite fatte sembra "disturbarli" il personale cites è ridottissimo molto valida è stata la considerazione che fece Carmen dicendo che se le cessioni le facevamo senza fare la terza copia per la forestale forse succedevano meno casini..forse...
Sarebbero state comunque regolari ne sono certo

Qualcuno sa se il tartaclub sta organizzando qualche protesta ...avvocati se c'è da fare qualche donazione sono disponibile;)

Non dico che torni tutto come prima ma almeno che le procedure siano più attuabili fonte F per le figlie d W





ho sentito anche io che è partito tutto da questi fatti,infatti parlando con un forestale tempo addietro mi disse che il gioco sarebbe durato poco e fece anche a me dei nomi.

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Andre@
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Messaggioda Andre@ » sab set 06, 2008 8:37 pm

Stessa cosa hanno detto a me i forestali e l'avevo sgnalato sul forum già tempo fa.
Mi unisco nuovamente alla protesta, dobbiamo fare assolutamente qualcosa.
Come dice Jack,alla fiera è meglio evitare di additare le persone o di dire cose a sproposito, io però aggiungo anche che una buona e sana protesta ci vorrebbe e come!!!}:)

tartafede
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Messaggioda tartafede » sab set 06, 2008 8:57 pm

A Verona da lunedi le cessioni gratuite non saranno più possibili.

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Messaggioda n/a15 » sab set 06, 2008 9:57 pm

sicuramente i fatti dell'anno passato non sono piaciuti a Roma, però qualcuno (al quale TCI non sta troppo simpatico) ha cavalcato la tigre per far passare addiritura deleteria l'opera del Club; indicandolo come causa del suo stesso male. DI PER CERTO la normativa è stata elaborata per i pappagalli, SUCCESSIVAMENTE appioppata anche alle tartarughe. TCI è l'unica associazione che manda i suoi rappresentanti a Roma per difendere la passione di noi allevatori. siccome conosco bene chi fa certi discorsi e forse legge anche questa discussione mi prendoil lusso di dargli un consiglio: guardi in casa propria (sopratutto al comportamento di alcuni colleghi commercianti)

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dm195
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Messaggioda dm195 » dom set 07, 2008 9:10 am

Citazione:
Messaggio inserito da jack

sicuramente i fatti dell'anno passato non sono piaciuti a Roma, però qualcuno (al quale TCI non sta troppo simpatico) ha cavalcato la tigre per far passare addiritura deleteria l'opera del Club; indicandolo come causa del suo stesso male. DI PER CERTO la normativa è stata elaborata per i pappagalli, SUCCESSIVAMENTE appioppata anche alle tartarughe. TCI è l'unica associazione che manda i suoi rappresentanti a Roma per difendere la passione di noi allevatori. siccome conosco bene chi fa certi discorsi e forse legge anche questa discussione mi prendoil lusso di dargli un consiglio: guardi in casa propria (sopratutto al comportamento di alcuni colleghi commercianti)



mi unisco a quanto sopra.

Elvio
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Messaggioda Elvio » dom set 07, 2008 12:25 pm

Per tornare a quanto detto una pagina fa, mi risulta un po' strano che non si potrebbero, eventualmente, fare reintroduzioni in natura di tarte. Certo, vanno considerati i rischi di malattie trasmissibili tra wild e di cattività, o viceversa, e altre cose ancora ecc ecc ecc. Ma eccovi un elenco assolutamente INcompleto di specie reintrodotte o introdotte in natura in luoghi dove o non esistevano o dove non esistevano più: gipeti, varie specie di trote e altre specie di pesci, cinghiali, camosci, stambecchi, fagiani, quaglie, pernici, galli cedroni, qui da me si sta introducendo una specie di insetto di origine orientale (di cui al momento non ricordo il nome) che dovrebbe combattere un parassita del castagno (questo lo ricordo, è il cinipide galligeno), anch'esso mai esistito e giunto da chissà dove. In tutti questi casi non si sono considerati i rischi di malattie e quant'altro, o c'erano altri interessi dietro, magari più urgenti... Aiutatemi voi ad aggiungere specie di animali a questo misero elenco.
Domanda. Se sono stati introdotte o reintrodottie tutte queste specie di animali, cos'hanno di diverso le tarte? Forse non suscitano l'interesse di cacciatori o pescatori? Forse ci sono troppo pochi soldi di mezzo? Non ce l'ho nè con cacciatori nè con pescatori, sono io stesso un pescatore.
Non voglio fare polemica con nessuno, però io leggo fra queste righe quasi esclusivamente di cessioni, vendite, scambi. Io sono più per la vera reintroduzione in natura, la quale, secondo me, è, forse la via più "giusta" (l'ho messo tra virgolette eh?) per salvaguardare il genere Testudo dall'estinzione. Se io sapessi che le mie baby venissero reintrodotte in natura da enti o persone competenti e nei luoghi giusti, beh... sarei d'accordo.
Poi è ovvio che se il mio vicino di casa volesse, anche lui, una baby, allora sì che la legge dovrebbe permettermi di farlo, e in modo semplice e regolare. Ma questa nuova legge è veramente tutto un casino. Secondo me conviene ancora aspettare. Il periodo delle ferie è finito, le commissioni, spero, si riuniranno e, spero, che qualcosa cambi.
Ciao a tutti

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Carmen
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Messaggioda Carmen » dom set 07, 2008 12:47 pm

Io credo solo che le cosiddette cessioni gratuite " finte" siano solo la conseguenza logica della legge che c'era: ora come ora, vietando del tutto le cessioni gratuite in regola, la conseguenza sarà che nessuno denuncerà più le nascite e le uniche tarte che si troveranno in cessione saranno illegali.

Parlate di protestare..ma mi dite in pratica in cosa dovrebbe consistere la protesta?
credo che con le parole non si ottenga niente, bisognerebbe passare ai fatti...agli scioperi veri e propri!!!
Con questa gente si è già cercato il dialogo, ma non lo vogliono, gli allevatori e le varie forestali si oppongono a queste nuove norme, ma le parole sembrano buttate al vento..più si chiede, meno si riceve...ditemi voi, come dovremmo protestare?

Me lo stò chiedendo da giorni...

tartafede
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Messaggioda tartafede » dom set 07, 2008 12:59 pm

Ricordo ad Elvio che questa è la "sezione normativa" - protesta normativa nello specifico. quindi è normale che si parli di questo e non della salvaguardia della specie..
Il mio post precedente ha riferito solamente il più fedele possibile quello che la forestale ha esposto in merito alle normative e quello che pensa di noi allevatori e delle nostre tarta.

fralillatro
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Messaggioda fralillatro » dom set 07, 2008 1:18 pm

Come sempre mi associo a Carmen... forse mi sfugge qualcosa... ma questa protesta in cosa consiste? cosa possiamo fare?
diamo il guttalax alle tartarughe e le mettiamo dentro l'auto di qualche ministro?

Elvio
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Messaggioda Elvio » dom set 07, 2008 1:36 pm

Per Tartafede. Lo so, lo so, e non mi sembra di essere uscito dal seminato, e poi sono d'accordissimo con te. Non ho mica nulla da rimproverare o da ridire a nessuno.
ciao ciao

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essemario
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Messaggioda essemario » dom set 07, 2008 1:48 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Elvio

Per tornare a quanto detto una pagina fa, mi risulta un po' strano che non si potrebbero, eventualmente, fare reintroduzioni in natura di tarte. Certo, vanno considerati i rischi di malattie trasmissibili tra wild e di cattività, o viceversa, e altre cose ancora ecc ecc ecc. Ma eccovi un elenco assolutamente INcompleto di specie reintrodotte o introdotte in natura in luoghi dove o non esistevano o dove non esistevano più: gipeti, varie specie di trote e altre specie di pesci, cinghiali, camosci, stambecchi, fagiani, quaglie, pernici, galli cedroni, qui da me si sta introducendo una specie di insetto di origine orientale (di cui al momento non ricordo il nome) che dovrebbe combattere un parassita del castagno (questo lo ricordo, è il cinipide galligeno), anch'esso mai esistito e giunto da chissà dove. In tutti questi casi non si sono considerati i rischi di malattie e quant'altro, o c'erano altri interessi dietro, magari più urgenti... Aiutatemi voi ad aggiungere specie di animali a questo misero elenco.
Domanda. Se sono stati introdotte o reintrodottie tutte queste specie di animali, cos'hanno di diverso le tarte? Forse non suscitano l'interesse di cacciatori o pescatori? Forse ci sono troppo pochi soldi di mezzo? Non ce l'ho nè con cacciatori nè con pescatori, sono io stesso un pescatore.
Non voglio fare polemica con nessuno, però io leggo fra queste righe quasi esclusivamente di cessioni, vendite, scambi. Io sono più per la vera reintroduzione in natura, la quale, secondo me, è, forse la via più "giusta" (l'ho messo tra virgolette eh?) per salvaguardare il genere Testudo dall'estinzione. Se io sapessi che le mie baby venissero reintrodotte in natura da enti o persone competenti e nei luoghi giusti, beh... sarei d'accordo.
Poi è ovvio che se il mio vicino di casa volesse, anche lui, una baby, allora sì che la legge dovrebbe permettermi di farlo, e in modo semplice e regolare. Ma questa nuova legge è veramente tutto un casino. Secondo me conviene ancora aspettare. Il periodo delle ferie è finito, le commissioni, spero, si riuniranno e, spero, che qualcosa cambi.
Ciao a tutti



Ecco anche a cosa mi riferivo precedentemente. L'allevatore che pensa di poter salvare una specie animale perche' la alleva in giardino.
Tra gli esempi che hai citato pochi se non nessuno include animali che erano posseduti da privati: chi ha stambecchi? Cinghiali?
Le re-introduzioni si fanno prelvalentemente spostando animali selvatici da un posto dove sono abbondanti ad uno dove non lo sono. Nei casi di animali ultra-super rari ci puo' anche stare di avere una coppia riproduttiva in cattivita' i cui figli vengono re-introdotti. Ma la condizione di cattivita' e' gestita da esperti.

Quando ci mettermeo in testa che le tartarughe allevate nei nostri giardini non verranno MAI usate per essere reintrodotte in natura?
Nessun comitato scientifico degno di questo nome prenderebbe sul serio una simile ipotesi, meglio l'estinzione. Al massimo si potrebbero convincere a prendere le uova, certamente non da mettere in incubatrice. Non lo fanno neanche con le tartarughe marine!

Il fatto e' che la tartaruga e' ormai un animale domestico, forse non nello stesso modo di un cane o gatto, ma e' ormai un "pet".

Bisogna semplicemente distinguere tra tarte selvatiche e non, legiferare in modo da proteggere le prime ma permettere la "distribuzione" delle seconde.

Noi, allevatori, e loro, CITES, forestali ecc. dobbiamo lavorare su questo.

Se poi il loro fine e' impedire a noi di avere tartarughe in giardino, allora ho paura che ci pochetto da fare. Se qualcuno pensa che per salvaguardare le selvatiche bisogna far si che nessuno ne possa avere di "domestiche", la faccenda e' dura, molto dura.

Personalmente non penso proprio che la nostra protesta debba far fulcro sul possibile reinserimento in natura di nostre tartarughe, sarebbe piu' dannoso che utile.

Inoltre, da alcuni interventi in questa discussione mi sembra chiaro che ci sia dietro una regia di "commercianti". Allora chiediamo ai signori di roma perche' mai loro dovrebbero vita semplice per vendere e noi impossibile per cedere gratuitamente?

Elvio
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Messaggioda Elvio » dom set 07, 2008 2:34 pm

Beh... questa è la tua rispettosissima opinione, ma io rimango della mia, spero e credo altrettanto rispettabile. Cioè secondo me sarebbe possibilissimo reintrodurre tarte in natura.
Per inciso: cinghiali, trote, fagiani e quant'altro provengono TUTTI da allevamenti. Lo so con esattezza perchè ne ho uno dietro casa mia.
Ma ora sì che stiamo uscendo dal seminato. Torniamo alle normative.

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Messaggioda Carmen » dom set 07, 2008 5:02 pm

Scusami essemario....

io non penso di salvaguardare proprio niente con le MIE tartarughe...ma sono convinta di salvaguardare quelle in natura moltiplicando le mie e cedendole a chi, magari, potrebbe cadere nella tentazione di acquistare un animale di cattura se non trovasse altro.

Mi spiego?
Più animaletti nati in cattività significa meno prelievi.

Trà l'altro: appurato il fatto che le nostre tartarughe, di cattività non hanno niente a che spartire con le tartarughe selvatiche in via d'estinzione..le nostre non lo sono grazie a noi giusto?

Allora...perchè non si fà una netta divisione e si considerano animali in allegato B ?? tanto non valgono niente no???

Mi fà solo incavolare che le mie tartarughe sono considerate in via d'estinzione e poi mi si dica che non valgono niente perchè non potranno mai essere reintrodotte in natura.

Ma allora chiariamo questo fatto...le tartarughe in cattività, nate e vissute in cattività, sono da proteggere o no???

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essemario
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Messaggioda essemario » dom set 07, 2008 5:30 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Scusami essemario....

io non penso di salvaguardare proprio niente con le MIE tartarughe...ma sono convinta di salvaguardare quelle in natura moltiplicando le mie e cedendole a chi, magari, potrebbe cadere nella tentazione di acquistare un animale di cattura se non trovasse altro.

Mi spiego?
Più animaletti nati in cattività significa meno prelievi.

.....



Carmen,
ma io sono COMPLETAMENTE d'accordo con te. E' quello che penso io.

Secondo me ha proprio senso protestare in questo modo, dire che piu' le nostre tarte "domestiche" sono libere di essere cedute e piu' al sicuro saranno quelle wild.

Ma dire ai naturalisti/zoologi che bisogna salvaguardare le nostre perche' possono essere reintrodotte, e' darsi la zappa sui piedi.

La comunita' scientifica non vede di buon occhio l"uso" di tartarughe come pet, animale tipo cane o gatto: devono invece prenderne atto.
E il loro terrore (io ed Elvio abbiamo opinioni diverse ma la mia l'ho costruita dopo aver parlato con uno zoologo), e credimi che ti terrore si tratta, all'idea di introdurre in natura le nostre tarte per molte ragioni deve essere ricordato se si vuole protestare contro queste norme.
Le reintroduzioni fatte dai cacciatori (tipico caso per fagiani e cinghiali) non sono quelle che si fanno per animali in via di estinzione.

Come dici tu, noi vogliamo avere la possibilita' di cedere le nostre tarte, e siamo certi in questo modo di limitare se non eliminare il prelievo di wild.

Probabilmente il mio ragionamento sembrera' contorto, ma bisogna stare attenti a cosa si dice, anche se il fine (salvaguardia delle tartarughe) e' lo stesso.


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