Messaggioda Ale » gio giu 05, 2008 4:35 pm
Però, partendo dal presupposto che quasi certamente queste greche sono state importate a più riprese in tempi storici, mi sembra un po' azzardato parlare già di sottospecie.
Indipendentemente dall'origine di questi esemplari (risultato di ibridazioni o provenienti da pochi esemplari dello stesso ristretto gruppo da cui si è partiti secondo un effetto del fondatore), credo sia passato troppo poco tempo per parlare di un significativo discostamento genotipico dagli esemplari di partenza. Il modo in cui un gruppo di individui si rapporta con l'ambiente di cui dispone, adattandosi (ammesso che gli esemplari riescano a farlo), costituisce una dinamica che si esprime in tempi davvero lunghissimi, non certo in secoli.
Quindi non è che, una volta assortiti individui di 2 specie interfeconde (caratteristica, tra l'altro, abbastanza rara in natura), la prole con genoma (ovviamente) diverso dall'una e dall'altra specie originarie costituisce già un nuovo gruppo tassonomico! Bisogna capire in che modo questi animali sono in grado di rapportarsi all'habitat ed alle risorse che li circondano e il modo in cui questi fattori fanno pressione verso un cambiamento.
Di sicuro, queste sarde, hanno caratteristiche uniche, e credo sia interessante capirne le origini.