IBRIDI ISOLATI???

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
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Gisella
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Messaggioda Gisella » mar giu 10, 2008 9:26 pm

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Citazione:


[quote][i]



Gisella ... tu hai moltissima esperienza perciò quello che dici per me è legge :D:D:D
Io ho esperienza con i mammiferi ( solo alcuni mammiferi:)) ora se Gisella dice che una tarta vive bene anche da sola ...OK



:I dai non esageriamo.
Stefy, con le tarte non si finisce mai di imparare,
non sai quanti dubbi ..e quante letture

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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » mar giu 10, 2008 9:27 pm

Bè comunque in effetti è da tener in considerazione anche l'eventuale fuga di qualche esemplare ... in certi casi ( numero degli esemplari selvatici in costante calo , riduzione degli habitat) sarebbe davvero rischioso ... per cui... mi son resa conto di appartenere alla corrente purista...:)
Poi perchè secondo voi non si potrebbe attingere ad animali allevati in cattività per eventuali reintroduzioni in natura????

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar giu 10, 2008 9:52 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE
visto che tutte le specie IN NATURA E LIBERE stanno galoppando verso l'estinzione


Non è così, alcune sono in rapida espansione...
Per esempio, il parrocchetto sta colonizzando tutta Italia.
Roma è stata invasa in meno di dieci anni.
Tra i rettili i gechi stanno allargando, anno dopo anno, l'areale.

Senza considerare la zanzara tigre..:(!:(

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar giu 10, 2008 10:00 pm

Poi parlando di danni genetici all'evoluzione della specie.

Avete mai sentito o letto della ''deriva genetica'' associata a un ''collo di bottiglia''?
E' quello che potrebbe accader facendo incrociare solo un ristretto numero di esemplari provenienti da pochi capostipiti.
Si avrebbe un impoverimento del patrimonio genetico.
In teoria una nuova malattia virale a cui sono indifesi potrebbe sterminare l'intera popolazione.

Mentre con un ibrido si ha una continuazione della trasmissione della gran parte dei geni dei genitori con ampia diversificazione e diverse risposte a diversi accidenti.

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Adele BS
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Messaggioda Adele BS » mar giu 10, 2008 11:25 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

Poi parlando di danni genetici all'evoluzione della specie.

Avete mai sentito o letto della ''deriva genetica'' associata a un ''collo di bottiglia''?
E' quello che potrebbe accader facendo incrociare solo un ristretto numero di esemplari provenienti da pochi capostipiti.
Si avrebbe un impoverimento del patrimonio genetico.
In teoria una nuova malattia virale a cui sono indifesi potrebbe sterminare l'intera popolazione.

Mentre con un ibrido si ha una continuazione della trasmissione della gran parte dei geni dei genitori con ampia diversificazione e diverse risposte a diversi accidenti.


Sempre sperando che l'ibrido non sia sterile (il mulo credo che come esempio sia calzante, no?) ... nel qual caso ci si può scordare la trasmissione dei geni ;)!

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Carapace
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Messaggioda Carapace » mer giu 11, 2008 7:55 am

Condivido con Massimo la parte riguardante la siscettibilità a patologie legata alla alta omozigosi, ma per quanto riguarda parrocchetti ed altri esempi non sono d accordo, sono delle specie aliene.

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Carapace
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Messaggioda Carapace » mer giu 11, 2008 7:59 am

scusate riposto...

Anche la caulerpa taxifolia e c.recemosa si stanno diffondendo, non sono specie endemiche.
Molte altre specie di pesci sono entrate nel ,editerraneo, capaci non di sostituire le nostrane, perchè non ci sarebbe bisogno, ma di provocarne l estinzione.
Sulle tarte, ci si potrebbe scambiare i maschi ogni tanto almeno tra allevatori di fiducia.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer giu 11, 2008 8:06 am

Citazione:
Messaggio inserito da Carapace

Condivido con Massimo la parte riguardante la siscettibilità a patologie legata alla alta omozigosi, ma per quanto riguarda parrocchetti ed altri esempi non sono d accordo, sono delle specie aliene.



Premetendo che la maggior parte delle specie animali e vegetali presenti in Italia sono alloctone: grano, olivo, cipresso, agrumi, mais, ciliegio, mandorlo, istrice, T. marginata e graeca, bufalo, pomodoro, patate ecc ecc...
Rispondevo a Luca sul timore dell'estinzione delle specie, che lui pensa generalizzata, non è così, alcune stanno sparendo velocemente, altre sono in espansione.
Non ci dimentichiamo che siamo in una fase post glaciale in cui le zone aride e la temperatura si stanno innalzando da 12.000 anni circa e la Natura sta ricercando un equilibrio.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer giu 11, 2008 8:08 am

Citazione:
Messaggio inserito da Adele BS

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

Poi parlando di danni genetici all'evoluzione della specie.

Avete mai sentito o letto della ''deriva genetica'' associata a un ''collo di bottiglia''?
E' quello che potrebbe accader facendo incrociare solo un ristretto numero di esemplari provenienti da pochi capostipiti.
Si avrebbe un impoverimento del patrimonio genetico.
In teoria una nuova malattia virale a cui sono indifesi potrebbe sterminare l'intera popolazione.

Mentre con un ibrido si ha una continuazione della trasmissione della gran parte dei geni dei genitori con ampia diversificazione e diverse risposte a diversi accidenti.


Sempre sperando che l'ibrido non sia sterile (il mulo credo che come esempio sia calzante, no?) ... nel qual caso ci si può scordare la trasmissione dei geni ;)!



Il concetto di ibrido è ampio, si va dall'incrocio di sottospecie che da prole fertile all'incroci di specie differenti che danno prole sterile o quasi.
Ci sono stati casi di muli fertili ma solo per una generazione.

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Ale
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Messaggioda Ale » mer giu 11, 2008 9:35 am

1)l'effetto del fondatore è un fenomeno che è stato di vitale importanza nella sopravvivenza e nella diffusione di un'infinità di specie.

2)la bassa variabilità allelica del ristretto numero di esemplari a cui è "affidato" il compito di espansione su un nuovo territorio o comunque di ripristinare, dopo un catastrofe, una popolazione numericamente adatta ad un dato territorio, è un fatto momentaneo; poi le cose cambiano con le generazioni, è così che funziona.

3)non mi sembra corretto fare solo l'elenco degli svantaggi associati all'effetto del fondatore....ripeto, la speciazione funziona sostanzialmente così; anche i gruppi più diffusi e invasivi sono partiti da zero.

4)incrociare non naturalmente due specie, non significa solo produrre o individui sterili o fertili, intoccabili da un punto di vista evolutivo perhcè più resistenti; significa anche accostare due genomi, molto diversi tra loro (numero e grandezza cromosomici in particolare), che nell'esprimere i loro geni in condizioni di diploidia (cosa che implica un coordinamento molto fine tra le due metà aploidi) creano catastrofi (vedi ibrido hermanni per greca postato tempo fa sul forum).


Massimo, promuovere l'ibridazione non casuale per arginare le difficoltà che gravano su gruppi poco numerosi di esemplari mi sembra una pessima idea.
.... diciamo che un avatar più azzecato non potevi scegliertelo!!!:D:D:D
Scherzo, eh!

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer giu 11, 2008 12:05 pm

ALTA!! Stiamo parlando di ibridazione in allevamento.

In natura il discorso cambia, esistono delle barriere, quali i metodi di corteggiamento oppure geografiche (montagne, fiumi, mari.. ecc) che limitano l'ibridazione. Al limite avvengono ai confini dell'areale, inoltre gli ibridi se non ''funzionano'' vengono eliminati dopo poche generazioni se non subito altrimenti danno luogo a forme diffrenziate.
Se funzionano, come per la Graeca sarda si espandono e danno vita a popolazioni caratteristiche.
Anche l'ibridazione dopo un collo i bottiglia può contribuire alla speciazione.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mer giu 11, 2008 12:32 pm

Ale è per gli esemplari che hanno successo dopo un collo di bottiglia ce ne sono molti altri che sono scomparsi..
Anche nelle varie razze umane in tempi recenti abbiamo avuto degli 'insuccessi' di alcune popolazioni isolate da secoli se non milleni.
Svariate popolazioni indigene si sono estinte a contatto con l'uomo bianco per malattie varie per cui non erano difesi.
Una tra le tante e tra le ultime gli autoctoni della Terra del fuoco.

twisty
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Messaggioda twisty » mer giu 11, 2008 7:29 pm

@ massimo:il danno penso ci sia sempre comunque rilasciando un esemplare in libertà, ibrido o meno, solo non avevo colto la cosa!

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Fedro
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Messaggioda Fedro » gio giu 12, 2008 10:14 pm

Bè, l'ulivo non è endemico, il limone neppure, il mandorlo idem, il grano idem con patè, noi stessi allora? Siamo dei fake?
Siamo gli stessi monellacci cannibali che hanno sfrattato i predecessori di Neanderthal? Magari mangiandoseli e fregandosi le femmine?
Boh, tirare in ballo cose piene di ragnatele mi sa di aria fritta!
L'ulivo non sarà endemico ma ha segnato l'evoluzione delle popolazioni e delle culture del mediterraneo come pure limone, mandorlo e grano a tal punto da creare una sinestesia...Immaginate il biondo grano? L'ulivo contorto e meditativo? Il limone languido e polveroso? Il mandorlo profumato? Io immagino la mia terra. Come immagino le mie hermanni con la guancetta gialla e l'astuccio..Non con la minigonna, gli speroni, la mascherina sul capo, chissà quale stella, carapace maculato ed optional incluso!
Perchè rovinare tutto ciò?
La natura ha fatto cose così belle da dar fastidio alla presunzione umana, emblema di ciò ch'è troppo finito di fronte a cotanto infinito..Non sappiamo far di meglio che insipide poltiglie?
......perchè stelle e morte fan paura.....

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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » gio giu 12, 2008 10:40 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Fedro

Bè, l'ulivo non è endemico, il limone neppure, il mandorlo idem, il grano idem con patè, noi stessi allora? Siamo dei fake?
Siamo gli stessi monellacci cannibali che hanno sfrattato i predecessori di Neanderthal? Magari mangiandoseli e fregandosi le femmine?
Boh, tirare in ballo cose piene di ragnatele mi sa di aria fritta!
L'ulivo non sarà endemico ma ha segnato l'evoluzione delle popolazioni e delle culture del mediterraneo come pure limone, mandorlo e grano a tal punto da creare una sinestesia...Immaginate il biondo grano? L'ulivo contorto e meditativo? Il limone languido e polveroso? Il mandorlo profumato? Io immagino la mia terra. Come immagino le mie hermanni con la guancetta gialla e l'astuccio..Non con la minigonna, gli speroni, la mascherina sul capo, chissà quale stella, carapace maculato ed optional incluso!
Perchè rovinare tutto ciò?
La natura ha fatto cose così belle da dar fastidio alla presunzione umana, emblema di ciò ch'è troppo finito di fronte a cotanto infinito..Non sappiamo far di meglio che insipide poltiglie?
......perchè stelle e morte fan paura.....



Olè!!!!!
Cosa aggiungere???? :D
Dopo queste belle parole...niente!!!


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