IBRIDI ISOLATI???

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
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Stefanialai
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IBRIDI ISOLATI???

Messaggioda Stefanialai » lun giu 09, 2008 9:07 pm

Ciao a tutti .. come sapete sono nuova nel mondo dei tartamanti e vorrei capire alcune cose rispetto alle quali non ho trovato materiale....

Parlo per ipotesi:

Mettiamo il caso che ci sia un ibrido di terrestre ... sappiamo che eticamente è giusto non farla accoppiare e quindi riprodurre , ma come agire??? Intendo dire , un esemplare ibrido dovrà quindi passare una vita isolato dagli altri puri??? Non ci sono altri metodi??? Potrebbe un esemplare di questo tipo essere separato dal resto delle tarte solo nel periodo giusto e trascorrere con loro il resto del tempo o non è un metodo anticoncezionale:) sicuro????
Lo chiedo perchè mi sembra triste la vita di un povero ibrido represso dei propri istinti naturali e oltretutto solo soletto!!!:D:D

twisty
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Messaggioda twisty » lun giu 09, 2008 9:15 pm

penso dipenda da che tipo di ibrio..
ad esempio: graecaXmarginata o carbonariaXradiata
nel primo caso io agirei aspettando di vedere che caratteri fenotipici manifesta, e poi in caso riaccoppio con quello che mi sembra più simile.

nel secondo caso, lascio perdere :D

ah, JMO :)

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Gisella
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Messaggioda Gisella » mar giu 10, 2008 1:59 pm

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penso dipenda da che tipo di ibrio..
ad esempio: graecaXmarginata o carbonariaXradiata
nel primo caso io agirei aspettando di vedere che caratteri fenotipici manifesta, e poi in caso riaccoppio con quello che mi sembra più simile.

nel secondo caso, lascio perdere :D

ah, JMO :)



lasciamo perdere in entrambi i casi ;)

x Stefania le tartarughe vivono benissimo anche da sole,
non risentono della mancanza di vita sociale.

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar giu 10, 2008 5:52 pm

In considerazione del fatto che comunque le tartarughe che teniamo in casa non vanno rilasciate in natura comportati come ti pare.

twisty
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Messaggioda twisty » mar giu 10, 2008 5:59 pm

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In considerazione del fatto che comunque le tartarughe che teniamo in casa non vanno rilasciate in natura comportati come ti pare.



eh?

Dario
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Messaggioda Dario » mar giu 10, 2008 6:01 pm

peppe ma esiste qualcuno che a ibridato la carbonaria con la radiata !!!!
dimmi che è uno scherzo.
:0xx(

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar giu 10, 2008 7:18 pm

E' un discorso vecchio, in genere gli allevatori di altre specie hanno la mania opposta, quella di ibridare per ottenere varianti varie.
Qui è maggioritaria la corrente purista antibidazione.
Io la penso al contrario per il semplice fatto che per tutta una serie di motivi le nostre tartarughe non potranno mai essere una riserva biologica da cui attingere per rilasci in natura.

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In considerazione del fatto che comunque le tartarughe che teniamo in casa non vanno rilasciate in natura comportati come ti pare.



eh?


twisty
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Messaggioda twisty » mar giu 10, 2008 7:33 pm

ancora non capisco cosa centra il rilascio in natura, con la domanda "che sorte tocca al mio ibrido, in caso ne avessi uno?", scusami.
che qui la maggioranza sia contro l'ibridazione lo so..e i motivi per cui è inutile ibridare tartarughe penso siano più o meno noti a tutti.

@ dario: si, l'hanno creato, ma non avevo la digitale. tanto per fare informazione: 700 €, per un esemplare di circa 25cm. secondo me alquanto insipido.

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Messaggioda massimiliano@ » mar giu 10, 2008 7:33 pm

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peppe ma esiste qualcuno che a ibridato la carbonaria con la radiata !!!!
dimmi che è uno scherzo.
:0xx(



Ad Hamm ho visto due esemplari di radiataXcarbonaria.......

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Messaggioda Luca-VE » mar giu 10, 2008 8:19 pm

E' vero, si tratta in primo luogo di correnti di pensiero.
Io sono contrario, a prescindere da eventuali ed effettivamente improbabili reintroduzioni in natura, per il semplice fatto che le tarta (specie) sono il risultato di un evoluzione, che sono molto piu belle e sane al "naturale" e sopratutto che fra 50, o 100 o piu anni, mi piacerebbe che esistessero ancora Le Testudo marginata, le Testudo hermanni, le Stigmochelys pardalis ecc, non un minestrone di abc X cba xx(

P.s. Stefania, non esistono altri metodi "anticoncezionali" che non siano l'isolamento o la sterilizzazione delle femmine ;)

n/a11

Messaggioda n/a11 » mar giu 10, 2008 8:56 pm

Centra, i danni, (che poi siano danni è tutto da vedere perché spesso si ricorre agli ibridi per rafforzare la specie e renderla più resistente) possono essere eventualmente solo per la purezza della fauna selvatica.

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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » mar giu 10, 2008 9:00 pm

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penso dipenda da che tipo di ibrio..
ad esempio: graecaXmarginata o carbonariaXradiata
nel primo caso io agirei aspettando di vedere che caratteri fenotipici manifesta, e poi in caso riaccoppio con quello che mi sembra più simile.

nel secondo caso, lascio perdere :D

ah, JMO :)



lasciamo perdere in entrambi i casi ;)

x Stefania le tartarughe vivono benissimo anche da sole,
non risentono della mancanza di vita sociale.



Gisella ... tu hai moltissima esperienza perciò quello che dici per me è legge :D:D:D
Io ho esperienza con i mammiferi ( solo alcuni mammiferi:)) ora se Gisella dice che una tarta vive bene anche da sola ...OK
e dunque è così anche per quanto riguarda l'accoppiamoento ??? Un esemplare isolato non va ( come si suol dire per alcuni mammiferi) in estro??? E dunque non soffre della mancata possibilità di accoppiarsi???
Lo chiedo perchè davvero non so nulla in questo caso...grazie .ditemi voi...

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Messaggioda Luca-VE » mar giu 10, 2008 9:08 pm

No, vai tranquilla, nessuna sofferenza.
Ci sono esemplari anche in natura che possono trascorrere l'intera esistenza senza incontrare un partner (purtroppo...) senza comunque soffrire o altro.

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

Centra, i danni, (che poi siano danni è tutto da vedere perché spesso si ricorre agli ibridi per rafforzare la specie e renderla più resistente) possono essere eventualmente solo per la purezza della fauna selvatica.





Qui non sono daccordo.
I danni per la SPECIE selvatica, e quindi integra, sono intesi come immediati, nel caso di un rilascio accidentale, ma sono comunque gravi anche senza rilascio in natura.
Mi spiego, visto che tutte le specie IN NATURA E LIBERE stanno galoppando verso l'estinzione, credo sia ora di calcolare la conservazione delle specie anche tramite gli esemplari di cattivita'.
Se facciamo i famosi minestroni, e le tarta wild si estinguono, avremo contribuito alla sparizione definitiva...V

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Stefanialai
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Messaggioda Stefanialai » mar giu 10, 2008 9:13 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Luca-VE

E' vero, si tratta in primo luogo di correnti di pensiero.
Io sono contrario, a prescindere da eventuali ed effettivamente improbabili reintroduzioni in natura, per il semplice fatto che le tarta (specie) sono il risultato di un evoluzione, che sono molto piu belle e sane al "naturale" e sopratutto che fra 50, o 100 o piu anni, mi piacerebbe che esistessero ancora Le Testudo marginata, le Testudo hermanni, le Stigmochelys pardalis ecc, non un minestrone di abc X cba xx(

P.s. Stefania, non esistono altri metodi "anticoncezionali" che non siano l'isolamento o la sterilizzazione delle femmine ;)



Devo dire che mi trovo molto d'accordo con te :)
...anche io non me la sentirei di favorire la generazione di ibridi...non sapevo della possibilità della sterilizzazione , è rischioso? Problematico o causa sofferenza all'animale dopo??? ( nei mammiferi spesso è così) comunque alla fine l'ideale è l'isolamento se per loro non è causa di sofferenza...

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Carapace
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Messaggioda Carapace » mar giu 10, 2008 9:21 pm

è vera questa corrente antiibridazione...
Se avesse io un maschio ed una femmina di specie diverse o sottospecie diverse, specie per quest ultima non esiterei ad ibridare.
Tuttavia preferisco la linea pura, il ragionamento di Luca trae fondamento nella genetica delle popolazioni...che condivido.
ripeto, non avessi la possibilità di avere altri esemplari...e mi troverei due esemplari di specie diverse, con le medesime esigenze...come sopra riportato...le lascerei insieme e poi vedrei, che corso intende intraprendere la natura.
Quando avrò piu tempo aggiungerò altro...


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