SEQUESTRATE AL PORTO 1400 TARTARUGHE

Questo spazio e' dedicato alle vostre proposte, i vostri suggerimenti e anche alle critiche (che siano costruttive), nonche alle comunicazioni da parte dei responsabili del forum.
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paolotarta
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Messaggioda paolotarta » mar apr 22, 2008 12:00 pm

Multe, non multe, sanzioni e quant'altro, a parer mio non servono a nulla. Ciò che bisogna chiedersi è perchè queste cose avvengono e come intervenire per disincentivarle sul nascere.
Queste cose prima del '95 non esistevano o erano molto limitate, come erano molto limitati i prelievi in natura, ritengo che tutto ciò sia dovuto ad una interpretazione ed applicazione "che lascia molto a desiderare" delle normative CITES. Se si vule salvaguardare la tartaruga, la prima cosa da fare è la salvaguardia dell'ambiente dalla cementificazione, dagli incendi, dall'inquinamento, ma quando ci sono sotto altri interessi questo passa in secondo piano.
Poi non ritengo che le tarte siano in via di estinzione,da essere trattate alla stessa stregua delle tigri del Bengala, i numeri parlano chiaro, migliaia di esemplari trafficati e migliaia di esemplari nati in cattività da pochi allevatori amatoriali.
Una cosa è certa, quando esiste del "proibizionismo" la conseguenza immediata è l' "accaparramento" ed il "contrabbando". Quanti sono diventati allevatori dopo il '95? Quanti avevano una o due tarte in giardino ed ora ne hanno decine o centinaia? E questo NON si chiama salvaguardia!
In ultimo per disincentivare sul nascere il mercato clandestino basterebbe liberalizzare il mercato per le tarte nate in cattività da genitori in regola e decine di migliaia di esemplari saebbero disponibili a costi ridotti. Ma questo, che potrebbe risolvere almeno in parte il problema dell'importazione clandestina e i prelievi in natura, non lo si vuole assolutamente fare .... come in ogni cosa ci sono sotto interessi che contano di più.

Ciao

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errici
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Messaggioda errici » mar apr 22, 2008 12:20 pm

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[.. se non sbaglio e' una specie che non tollera il nostro clima invernale .


Lo tollerano benissimo.
Ne ho una che è tra le ultime ad andare in letargo e le prime ad uscirne, in questi giorni è l'unica insieme all'Horsfieldii che si prendono tutta la pioggia senza ripararsi.

Penso che ci siano da sfatare tanti luoghi comuni su alcune specie.

una rondine non fa primavera,e poi va considerata latidune e longitudine del posto in cui si alleva, e vanno considerate tantissime altre cose,ne cito alcune..nascita in cattività o cattura,areale di provenienza etc

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yuri
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Messaggioda yuri » mar apr 22, 2008 1:42 pm

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[.. se non sbaglio e' una specie che non tollera il nostro clima invernale .


Lo tollerano benissimo.
Ne ho una che è tra le ultime ad andare in letargo e le prime ad uscirne, in questi giorni è l'unica insieme all'Horsfieldii che si prendono tutta la pioggia senza ripararsi.

Penso che ci siano da sfatare tanti luoghi comuni su alcune specie.

una rondine non fa primavera,e poi va considerata latidune e longitudine del posto in cui si alleva, e vanno considerate tantissime altre cose,ne cito alcune..nascita in cattività o cattura,areale di provenienza etc


non posso che quotare,l'adattamento si vede in diversi anni,anche una sulcata appena importata puo sopravvivere un inverno fuori,ma non per questo possiamo dire che si adatti a fare il letargo.
per quello che dice paolotarta,appoggio solo l'ultima considerazione.
prima del 95 venivano catturate hermanni in grande quantità e offerte nei mercati in cassette,cosa che avviene adesso per le greche tunisine.le testudo sono in estinzione in natura,eccome!!!quelle di cattività non fanno testo,spesso sono ibridi e non si conosce la provenienza

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » mer apr 23, 2008 11:47 am

un'altro problema è che ormai quelle tartarughe non torneranno più da dove sono venute.

Mi piacerebbe che invece venissero rimesse dove devono stare (ovviamente ben distribuite).

Se ci fosse buon senso anzichè tenerle in casse (dove sicuramente sono adesso, e resteranno per un bel po) venissero organizzate le reintroduzioni, senza pubblicizzare la zona di destinazione.

Non mi dispiacerebbe se la forestale ci chiedesse di collaborare per organizzare la reintroduzione.. almeno vedo con i miei occhi che le tarta tornano da dove sono venute..

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Messaggioda n/a15 » mer apr 23, 2008 8:13 pm

le reintroduzioni vanno fatte a spese del trasgressore e non con le nostre tasse

Davide
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Messaggioda Davide » mer apr 23, 2008 8:51 pm

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In ultimo per disincentivare sul nascere il mercato clandestino basterebbe liberalizzare il mercato per le tarte nate in cattività da genitori in regola e decine di migliaia di esemplari saebbero disponibili a costi ridotti. Ma questo, che potrebbe risolvere almeno in parte il problema dell'importazione clandestina e i prelievi in natura, non lo si vuole assolutamente fare .... come in ogni cosa ci sono sotto interessi che contano di più.

Ciao






Sono d'accordo con te, anche se non riesco a capire quali possano essere gli interessi che, per lo stato, possano contare di più.

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Fedro
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Messaggioda Fedro » mer apr 23, 2008 8:55 pm

Secondo me, visti il quantitativo, si trattava di un carico destinato ad un mercato ben più vasto dei mercatini dei rioni "dove il sole del buon dio non dà i suoi raggi". Rendono molto di più per i mercati esteri di taroccaland! Pare che non sia del tutto infrequente che abbiano i doc taroccati.....V
Ho parlato con un agente che era presente al fermo, è vero che erano piene zeppe di parassiti e ammassate come ceci, il contrabbandiere pare poi che fosse già noto.....e c'è da dubitare che interrompa la sua losca e redditizia attività in mancanza di provvedimenti davvero efficaci.:(!

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paolotarta
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Messaggioda paolotarta » gio apr 24, 2008 10:20 am

Ciao Davide,
Il discorso è un pò complicato e si corre il rischio di andare fuori tema, è mia convinzione l'applicazione delle normative CITES sia fatta "all'Italiana" (non gliene frega niente ma l'importante è far vedere che si è recepita), ovvero tante chiacchiere, tante circolari più o meno comprensibili ai comuni mortali, burocrazie assurde, commissioni e quant'altro che assorbono un sacco di risorse e nella gran parte dei casi sono solo controproducenti, l'importante è il NON fare e creare le codizione di ridurre al minimo qualsiasi tipo di intervento reale.
Se poi parliamo della salvaguardia delle tarte e del loro ambiente, siamo lontani anni luce, un piccolo esempio di quali siano gli interessi reali può essere questo, in una bellissima zona della Sardegna, dove vive una colonia di TG Sarda stanno costruendo un villaggio turistico, alcuni esemplari sono già finiti sotto i cingoli delle ruspe da quanto mi risulta "nella più totale indifferenza".

Ciao
Paolo

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Messaggioda Fedro » gio apr 24, 2008 7:21 pm

OT: Bè non sarebbe nè la prima nè l'ultima volta...io stesso ho constatato la distruzione di un calanco dove c'erano molte hermanni sarde. Qui stessa cosa, sbancamenti per far strade e aziende agricole, se ne muoiono a decine pare non fregar niente a nessuno..Sigh!
Ma il discorso del contrabbando è un'altra storia. Anche soltanto per come le trasportano meriterebbero punizioni esmplari, anche se non fossero vietate!
Gran parte degli animali contrabbandati dai paesi in via di sviluppo sono sottoposti a condizioni inammissibili! E non solo tartarughe....

n/a11

Messaggioda n/a11 » gio apr 24, 2008 7:49 pm

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Lo tollerano benissimo.
Ne ho una che è tra le ultime ad andare in letargo e le prime ad uscirne, in questi giorni è l'unica insieme all'Horsfieldii che si prendono tutta la pioggia senza ripararsi.

Penso che ci siano da sfatare tanti luoghi comuni su alcune specie.

una rondine non fa primavera,e poi va considerata latidune e longitudine del posto in cui si alleva, e vanno considerate tantissime altre cose,ne cito alcune..nascita in cattività o cattura,areale di provenienza etc



Le rondini sono molte, c'è molta gente che le alleva da anni e le riproduce con successo.

Muoiono perché sono di cattura e per incompetenza, per stress da cambiamento con esplosione di parassiti intestinali, per errata alimentazione, perché esemplari adulti abituati ad altri 'stili ' di vita.
Le piccole, nate in Italia e acclimatate non presentano problemi diversi da ogni altra Testudo.

Oggi mi è morta una H.h. di 3 anni affibbiatami a pensione da mia cognata all'inizio del letargo, non era stata alimentata a dovere, mai sverminata, la teneva su un terrazzo lastricato a mattonelle, la teneva come pet-toy per la figlia...

Al risveglio non l'ho controllata, ero preso dal vedere se la Horsfieldii e la tunisina avessero problemi...e non ho dato importanza alle altre Testudo.
Oggi l'ho vista apatica e con gli occhi infossati, era debilitata e magra da morire...
L'ho mesa in terrario ma era troppo tardi..

Se tenute con incompetenza muoiono anche le Hermanni...

n/a11

Messaggioda n/a11 » gio apr 24, 2008 7:51 pm

Le tunisine di cattura vanno sverminate e trattate con Flagyl, sono infestate da parassiti di ogni sorta: zecche, anellidi vari e protozoi...

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yuri
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Messaggioda yuri » ven mag 02, 2008 8:16 pm

le tunisine di cattura,semplicemente non vanno acquistate

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Barbara
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Messaggioda Barbara » dom mag 04, 2008 9:52 pm

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Messaggio inserito da yuri

le tunisine di cattura,semplicemente non vanno acquistate



Quoto e straquoto, inutile altrimenti scandalizzarsi quando vengono scoperte ammassate nelle auto... ce le mettono quelli che le compranoV


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