sottospecie delle mie tarta

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
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Suelo
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Messaggioda Suelo » mer mar 26, 2008 9:49 am

no purtroppo non ho nessuna foto della femmina capostipite..
quando usciranno dal letargo le altre potrei postare le foto, magari si chiarisce qualcosa... cmq se filippo è una thb probabilmente serafina (la mogliettina) sarà stata thh per trovare queste caratteristiche nei figli no?

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Tarta-Mello
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Messaggioda Tarta-Mello » mer mar 26, 2008 10:34 am

beh sono tutte dei bellissimi esemplari,complimenti...sicuramente (o quasi) nessuna è una thh ma punterei piu su hb a parer mio...certo è che sarebbe molto interessante poter vedere le fto della vecchia femmina...ma purtroppo nn ce le hai iu,cmq puoi darci una mano ugualmente postandoci le foto dei figli diretti dei due vecchietti quando si sveglieranno dal letargo;)
Saluti Tartosi

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Nark
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Messaggioda Nark » mer mar 26, 2008 12:56 pm

Quella della prima foto a me sembra una hermanni hermanni. La piccola è sicuramente un hermanni, ma non saprei dire di che sottospecie.
Filippo potrebbe essere effettivamente una hercegovinensis, visto che effettivamente non presenta squame inguinali.

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer mar 26, 2008 1:37 pm

Assodato che Suelo ha espressamente dichiarato che tutte le sua tartarughe discendono da Filippo boettgeri o hercegovinensis che sia e che la mamma capostipite(deceduta non si sa cosa fosse) vorrei proprio sapere come si fa a dire che quelle di una foto sono Testudo hermanni hermanni. O Suelo racconta frottole oppure sono semplicemente incroci che hanno ereditato per la maggiore le caratteristiche T.h.h. ma sempre incroci sono.:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D

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Suelo
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Messaggioda Suelo » mer mar 26, 2008 6:11 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Mc Gyver

Assodato che Suelo ha espressamente dichiarato che tutte le sua tartarughe discendono da Filippo boettgeri o hercegovinensis che sia e che la mamma capostipite(deceduta non si sa cosa fosse) vorrei proprio sapere come si fa a dire che quelle di una foto sono Testudo hermanni hermanni. O Suelo racconta frottole oppure sono semplicemente incroci che hanno ereditato per la maggiore le caratteristiche T.h.h. ma sempre incroci sono.:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D



escludi pure la prima ipotesi.. che interesse avrei a dire frottole?

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Suelo
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Messaggioda Suelo » mer mar 26, 2008 9:04 pm

ma come misura la tarta? misuro il carapace o il piastrone?

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Messaggioda mithril » mer mar 26, 2008 9:32 pm

Citazione:
Messaggio inserito da suelo

ma come misura la tarta? misuro il carapace o il piastrone?



Immagine
..così :)

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Suelo
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Messaggioda Suelo » mer mar 26, 2008 9:49 pm

uau!:D grazie

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Messaggioda mithril » mer mar 26, 2008 9:53 pm

Suelo, ti ho mandato un privato..... ;)

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Messaggioda Tarta-Mello » gio mar 27, 2008 12:42 am

raffi potresti fare il geometra;) cmq misura la lunghezza del carapace e quella del piastrone...sono piu che sufficienti;)

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Messaggioda Nark » gio mar 27, 2008 2:01 pm

X McGyver: io ho scritto "mi sembra una THH" non che senza ombra di dubbio una THH.

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Messaggioda Mc Gyver » gio mar 27, 2008 10:17 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Nark

X McGyver: io ho scritto "mi sembra una THH" non che senza ombra di dubbio una THH.



Non sei stato il solo che ha scritto "sembra una Thh" ed il mio era un appunto ,in generale, in quanto ,personalmente, di un discendente da babbo Thb e m.ignota non avrei scritto "sembra una Thh" ,ma presenta alcuni caratteri morfologici delle Thh , lo so, sono troppo amante della precisione (mia moglie mi definisce palloso).8);)

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Messaggioda Davide » ven mar 28, 2008 12:02 am

Gionata, se ci sei batti un colpo! Ricordo un tuo intervento a proposito degli accoppiamenti tra consanguinei nelle popolazioni di tartarughe in natura!

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Messaggioda Adele BS » ven mar 28, 2008 8:03 am

Citazione:
Messaggio inserito da Davide





Gionata, se ci sei batti un colpo! Ricordo un tuo intervento a proposito degli accoppiamenti tra consanguinei nelle popolazioni di tartarughe in natura!






L'intervento di Gionata lo ricordo bene pure io (ho linkato le discussioni nella pagina precedente). A questo punto penso che possa tornare utile copiarlo e incollarlo anche qui:

La questione non è difficile, è solo un po' controintuitiva.
Infatti, le cose stanno come segue:

Caso A: Se un esemplare appartiene ad una specie o ad una popolazione che, in natura, ha un'ampia dispersione sul territorio e quindi gli accoppiamenti tra consanguinei sono in generale molto rari, allora è molto probabile che accoppiandola in cattività con un consanguineo si abbia nella prole l'espressione di alleli recessivi "negativi" o anche letali, cioè di "tare" di origine genetica.
Caso B: Se invece la specie d'appartenenza è suddivisa in gruppi fortemente coesi (bassa dispersione degli esemplari) all'interno dei quali l'accopiamento tra consanguinei NON è un evento raro, allora l'esemplare in questione fatto accopiare con un consanguineo in cattività molto probabilmente darà una prole sanissima, anche se la probabilità di difetti genetici, per quanto bassa, è comunque maggiore sempre di quella che, in media, si otterrebbe con un accoppiamento ad assortimento negativo (cioè tra due non consanguinei).

La spiegazione di questo stato dei fatti è in effetti un po' comoplicata... il tutto, in sintesi, dipende dal fatto che un allele recessivo "negativo" rimane sempre nascosto nell'eterozigote (Aa) e quindi in questa condizione la selezione naturale non può "vederlo" e spazzarlo via. E gli eterozigoti sono molto più diffusi in popolazioni "non-ibreeding", cioè di esemplari che NON si accoppiano tra consanguinei (Caso B). Invece, in popolazioni "inbreeding" (Caso A) gli eterozigoti sono rari, e quasi tutti gli alleli recessivi "negativi" sono allo stato omozigote (aa), che esprime il carattere "negativo", quindi gli alleli vengono quasi tutti eliminati dalla selezione.

Nel caso delle tartarughe terrestri, un fattore spinge in una direzione, un altro nell'altra. Infatti:
- L'ampio intervallo tra generazioni (molti anni per raggiungere la maturità sessuale) spinge nella direzione del Caso A.
- I lenti spostamenti dei soggetti assieme alla ristrettezza di molti habitat colonizzati spinge nella direzione del Caso B.

In generale comunque, non mi pare sia molto diffusa l'emergenza di caratteri negativi nel caso di accoppiamenti tra consanguinei. Sicuramente non ci sono studi approfonditi su questo tema nelle tartarughe.

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Adele BS
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Messaggioda Adele BS » ven mar 28, 2008 1:22 pm

A me paiono comunque chiare un paio di cose (e ricito Gionata .... Gionataaaaaaa, dove sei?????)

1) La probabilità di difetti genetici, per quanto bassa, è comunque maggiore sempre di quella che, in media, si otterrebbe con un accoppiamento ad assortimento negativo (cioè tra due non consanguinei).

2) Sicuramente non ci sono studi approfonditi su questo tema nelle tartarughe.

(della serie ... i pappagalli sono una cosa, le tarte un'altra)

Ciascuno poi si regoli come preferisce. Per quanto mi riguarda, NON farò accoppiare le mie femmine con il padre.


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