Purtroppo, per vari motivi, non è venuto come desideravo




E proprio perchè piccolo ho dovuto cambiare l'idea che avevo delle piante per dare la possibilità alle piccole di nascondersi (eh, sì, la famiglia raddoppia!!! Priscilla avrà una compagna!!!), non volevo riempirlo troppo. Per quel che riguarda le piante commestibili per loro (quelle elencate sopra), invece, la fiorista mi ha detto che son piante non adatte ad essere piantate in un giardino, al di là del fatto che sarebbbe stato troppo presto. Mi ingegnerò in qualche modo.
Manca la rete sopra, per ora, proprio perchè non so se mettere o meno una pianta commestibile, quindi non so l'altezza. In ogni caso penso metterò dei paletti e poi la poggerò sopra, facendo passare il tronchetto dell'alberello: mi serve solo una rete antiuccello.
Manca la copertura per il rifugio in tufo che arriverà il prima possibile, la ciotolina dell'acqua che sarà, penso, dietro l'alberello, e un'altra casetta di legno che ricoprirò con una tegola più grande (già pronta) e che metterò sulla destra quando ci sarano le inquiline. Dovrò anche smuovere la terra sotto il rifugio in tufo.
Forse proverò a mettere delle piantine di tarassaco e piantaggine in più, sperando che nel trapiantarle non muoiano. E forse, ma sono indecisa, penso più no che sì, ricoprirò il mezzo coccio con terra.
Gli ingressi dei rifugi sono stata attenta a posizionarli dove arriva il primo sole e dalla parte opposta alla direzione della pioggia, così qualsiasi rifugio sceglieranno staranno benone.
Non fatevi inganare dall'alberello per quel che riguarda l'ombra! Se non ricordo male ne fà giusto un pò sotto la mattina, per poi allungarsi alla parte tonda e uscire il pomeriggio già verso le tre. Secondo i miei calcoli ci sarà sempre una zona con sole (appena arriva nel giardino la mattina) e una con l'ombra. In ogni caso l'alberello è potabile! E il recinto, appena lo reputerò stretto per le due piccole, si ingrandirà!
Intanto vi faccio vedere quello che è stato fatto.
Vi chiedo di fare critiche e di dirmi se devo cambiare qualcosa, sperando sempre di aver fatto un lavoro discreto.
A voi la parola.