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massimiliano@
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Messaggioda massimiliano@ » dom dic 09, 2007 7:44 pm

Si puo' sapere quanto verrà a costare il tutto in termini di denaro per esemplare? é più questo aspetto che mi fa paura..... e non il trafilone che mi/ci aspetta.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom dic 09, 2007 7:46 pm

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Messaggio inserito da tartamau
Quindi andranno marcati i riproduttori (non si sbaglia se si fa con il microchip!).

Alternativa ai MICROCHIP?(che a quanto scrivi non è obbligatorio)


Foto, almeno per il passato.
Le foto sono state obbligatorie, fino ad ora. Non so se il microchip potà essere alternativo o complementare

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom dic 09, 2007 7:56 pm

Se potremo fare il tutto senza DNA, da 3 a 5 euro per ciascun microchip,il costo delle foto lo sapete meglio voi, il lettore si può trovare da 80, 90 euro in su, ogni denuncia credo costi 15 euro. Quindi, diciamo, circa 20, 25 euro per ogni soggetto, salvo se altro. In compenso sarà lecito richiedere il rimborso spese. Senza voler fare veramente i commercianti, potremo regalare un cucciolo con un rimborso di 50 euro senza rimetterci niente, ammortizzando le spese del gruppo riproduttore.

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Gisella
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Messaggioda Gisella » dom dic 09, 2007 7:57 pm

Ho sentito dire che in Germania hanno bloccato il microchip
per l'alta percentuali di morti che ha causato.
Avete notizie in proposito?

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Adele BS
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Messaggioda Adele BS » dom dic 09, 2007 8:34 pm

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Messaggio inserito da tartamau
Gli uffici Cites periferici dovranno fare un primo filtro. Mi spiego meglio: essi hanno l'obbligo di indirizzare a Roma solo quelle richieste con i requisiti per un parere della commissione scientifica. Dovranno avere cioè tutti i documenti in regola e le domande dovranno rispondere a tutta la burocrazia (leggi modulistica). Per tale motivo non penso che ci dovrebbero essere ritardi nelle risposte, semmai richieste di verifiche sul campo. Un po' come successe a me la prima volta che ricevetti i Cites. Fu fatto un sopralluogo ed una relazione sul mio allevamento. Quindi mi furono rilasciati i certificati richiesti (fonte C) e la richiesta che feci l'anno dopo mi fu accordata subito. Poi le cose sono cambiate.... Ma è ora di ricominciare a chiederne in quanto a breve uscirà la nuova procedura di richiesta. Chi fino ad ora ha fatto tutto in regola non avrà problemi, ma si dovrà armare di pazienza e determinazione.
Prima cosa sarà necessario il Registro di detenzione, la cui compilazione è estremamente semplice, fatte salve alcune regole da seguire.
Quindi andranno marcati i riproduttori (non si sbaglia se si fa con il microchip!). A questo punto si può iniziare. Diffidate di chi dice che adesso non si potranno avere certificati, sono gli stessi che lo dicevano anche per il passato, ma non li hanno mai richiesti e non ci si sono mai provati!!!
Con questo non posso dire che sarà semplice, ma certamente non sarà impossibile. E chi ancora non ha i requisiti, non deve altro che avere pazienza per qualche annetto, quando cioè avrà dei fonte F riproduttivi. Naturalmente il consiglio migliore che si possa dare è quello di richiedere questi documenti quanto prima... Una volta avuti sarà tutto in discesa!


Capisco benissimo la logica che sta dietro tutto il ragionamento di Tartamau: se non sbaglio da anni alleva tartarughe destinate al commercio ed in tutto questo tempo ha sempre operato in questa prospettiva: registro di detenzione, maschi separati dalle femmine, accoppiamenti controllati, esemplari dotati di microchip … Ovvio che per lui sia tutto semplice, la cosa importante è che i certificati Cites vengano di nuovo rilasciati.
Detto questo, vorrei chiedergli di mettersi nei panni di chi invece, in questi anni, ha allevato tartarughe (poche) solo per passione, e che nella vita fa anche un altro lavoro.
A questo punto io dovrei:
1) munirmi di Registro di detenzione (e compilarlo, che sarà anche estremamente semplice ma mi pare di ricordare che qualcuno in questo Forum si è beccato una bella multa per un errore formale … giusto, Luca?)
2) marcare le adulte (spiacente, il termine “riproduttori” fa tanto allevamento in batteria, NON mi piace)
3) richiedere i certificati di fonte F (sperando che l’ufficio Cites periferico non abbia un filtro a maglie troppo strette)
4) se tutto andrà bene, per una parte delle prossime nate richiedere la fonte C

Immagino che tutto questo avrà anche un costo, innanzi tutto di tempo (e qui non voglio sentirmi dire che è un hobby e quindi il tempo uno lo trova perché ha scelto di fare così: il tempo che passo a seguire le mie tarte è liberamente scelto, quello per le scartoffie no!)
E ovviamente ci sarà anche un costo “monetario”.
A queste condizioni, difficile pensare di poter continuare a regalare le piccole ...

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simon@
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Messaggioda simon@ » dom dic 09, 2007 10:30 pm

Quoto in toto Adele!
E rifacendomi al discorso di Sandra/sancar48 :
"Se potremo fare il tutto senza DNA, da 3 a 5 euro per ciascun microchip,il costo delle foto lo sapete meglio voi, il lettore si può trovare da 80, 90 euro in su, ogni denuncia credo costi 15 euro. Quindi, diciamo, circa 20, 25 euro per ogni soggetto, salvo se altro. In compenso sarà lecito richiedere il rimborso spese. Senza voler fare veramente i commercianti, potremo regalare un cucciolo con un rimborso di 50 euro senza rimetterci niente, ammortizzando le spese del gruppo riproduttore." aggiungo:
Lecito?
Rimborso?
Eh, no, se lo faranno diventare un "lavoro" e tutta la trafila mi prenderà del tempo allora mi spingeranno a volerci tirar fuori qualcosa di gratificante per me stessa, il mio tempo ha un valore, qui non si tratta più di andare alla forestale e fare una denuncia apettando un timbro, qui occorrerà tempo da togliere alla famiglia, al lavoro e a tutto quello che uno ha da fare nella vita!
E occorre pure anticipare dei soldi!
per cui diventeremo tutti commercianti, certo, non a livello di 2500 euro a coppia, ma neanche di 50 euro di rimborso spese: se voglio chiedere l'elemosina mi metto vicino alla coop con un piattino!
Scusate lo sfogo, ma mi è stato "tirato il capellino";):D
Per Gisella:
anche io vorrei sapere quel che tu chiedi, perchè ho sentito dire le stesse cose che hai sentito tu.

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom dic 09, 2007 10:32 pm

Adele, tutto quello che dici è giusto e in questi mesi abbiamo criticato una legge sbagliata, abbiamo fatto qualcosa per modificarla e altro faremo, ma nel frattempo, che alternativa abbiamo?
Lasciare campo libero agli speculatori, se è vero che hanno manovrato proprio per questo? Darci al mercato nero? Impedire la nascita delle nostre tartarughe o essere costretti a non denunciarle e quindi alla clandestinità anche quando la legge cambierà ? ( e cambierà).Io credo che dobbiamo dimostrare che per passione si possono fare più sacrifici che per denaro e essere anche più determinati. Io due anni fa ho cercato di cominciare le pratiche per i cites, ma è stata proprio la mia Forestale a dissuadermi, uno di loro mi ha detto che avrei fatto meglio a procurarmi riproduttori ( scusa il termine, ma è così che li chiamano)dalla Germania, sarebbe stato più facile. Mi sono spaventata e non ho più fatto niente. Non volevo un allevamento commerciale, volevo sistemare le mie creature. Ho sbagliato.Io i maschi già li tengo separati, per riguardo alle femmine, gli accoppiamenti li faccio controllati perché metto un maschio con 3 femmine per una settimana due volte l'anno, non perdo mai d'occhio le deposizioni, quindi so quasi sempre quale madre ha deposto le uova, che raccolgo e covo in incubatrice in scatoline separate per ogni covata,perciò so esattamente quale madre e quale padre ha ciascun cucciolo. I miei due problemi sono il marcaggio dei piccoli e le foto, che non so fare.Come posso chiamare la mia, se non stupidità e pigrizia ? Adesso sarà tutto più difficile e a pagare saranno le tartarughe, che si ammaleranno e soffriranno per il sovraffollamento nei recinti.
Mi sento in colpa perché sono abbastanza vecchia da sapere che la stupidità umana è senza limiti e non ho voluto vedere quello che sapevo stava per succedere.Adesso devo rimediare. Com'è quel vecchio detto? " Quando soffia il vento, fatti canna". Scusate lo sfogo, sicuramente OT

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Sandra
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Messaggioda Sandra » dom dic 09, 2007 10:50 pm

Citazione:
Messaggio inserito da simon@

Quoto in toto Adele!
E rifacendomi al discorso di Sandra/sancar48 :
"Se potremo fare il tutto senza DNA, da 3 a 5 euro per ciascun microchip,il costo delle foto lo sapete meglio voi, il lettore si può trovare da 80, 90 euro in su, ogni denuncia credo costi 15 euro. Quindi, diciamo, circa 20, 25 euro per ogni soggetto, salvo se altro. In compenso sarà lecito richiedere il rimborso spese. Senza voler fare veramente i commercianti, potremo regalare un cucciolo con un rimborso di 50 euro senza rimetterci niente, ammortizzando le spese del gruppo riproduttore." aggiungo:
Lecito?
Rimborso?
Eh, no, se lo faranno diventare un "lavoro" e tutta la trafila mi prenderà del tempo allora mi spingeranno a volerci tirar fuori qualcosa di gratificante per me stessa, il mio tempo ha un valore, qui non si tratta più di andare alla forestale e fare una denuncia apettando un timbro, qui occorrerà tempo da togliere alla famiglia, al lavoro e a tutto quello che uno ha da fare nella vita!
E occorre pure anticipare dei soldi!
per cui diventeremo tutti commercianti, certo, non a livello di 2500 euro a coppia, ma neanche di 50 euro di rimborso spese: se voglio chiedere l'elemosina mi metto vicino alla coop con un piattino!
Scusate lo sfogo, ma mi è stato "tirato il capellino";):D
Per Gisella:
anche io vorrei sapere quel che tu chiedi, perchè ho sentito dire le stesse cose che hai sentito tu.


Simona, non te la prendere con me, io ho solo fatto il conto della spesa a Massimiliano, da buona massaia.
Quando e se otterremo quegli accidenti di Cites, ciascuno di noi sarà libero, secondo la LEGGE, di fare quello che vuole con le sue tartarughe,anche, come hanno detto dall'Autorità di Gestione con molta delicatezza, il brodo. Basta critiche sulle cessioni gratuite mascherate, colpevolizzazioni di chi "regala" chi vende, chi compra.

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Messaggioda simon@ » dom dic 09, 2007 11:07 pm

Infatti, Sandra, non me la prendo affatto con te, lo sai, non potrei.:X
Ho solo preso a spunto il tuo discorso...proprio della persona più in buona fede, una che non si è MAI certo arricchita con le tartarughe, io lo so BENE!:)

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Messaggioda Carmen » lun dic 10, 2007 1:15 am

Io credo che se fosse davvero possibile per tutti essere in regola, nessuno farebbe finte cessioni rischiando multe colossali !!!
Il fatto è che per qualcuno è possibile mettere in pratica la legge, come Maurizio evidentemente, ma per moltissimi altri è impossibile.
Innanzitutto,forse mi è sfuggito, ma come si dovrebbe dimostrare di avere tartarughe nate in cattività ? dna o cos'altro? e se nel frattempo i genitori sono morti o scappati come nel mio caso? come dimostro che le mie tarte di 7 anni sono figlie di una delle mie tartarughe che due anni fà è scomparsa?
le altre potrei forse dimostrarlo, ma dato che sono nate in terra da tre femmine e due maschi, non sò quante analisi dovrei fare per trovare i genitori, o la madre, visto che in quegli anni il maschio me lo facevo prestare, e chi pagherebbe questi test?
Inoltre frà qualche anno dalle tarte di prima generazione potrebbero nascere tartarughe di seconda e quindi vendibili: dovrei essere certa della maternità e paternità ( dovrei far accoppiare fratello e sorella di prima generazione ) quindi presumo che dovrei avere non un giardino, ma una tenuta terriera dove separare le coppie visto che il 30 % delle deposizioni mi sfuggono e mi nascono ancora piccole in terra...

Anche ammesso di ottenere frà qualche anno una coppia con CITES.....con tutte le altre nascite che ci dovrei fare?????

Mah, io la vedo dura...

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Messaggioda adriana1 » lun dic 10, 2007 8:25 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Io credo che se fosse davvero possibile per tutti essere in regola, nessuno farebbe finte cessioni rischiando multe colossali !!!
Il fatto è che per qualcuno è possibile mettere in pratica la legge, come Maurizio evidentemente, ma per moltissimi altri è impossibile.
Innanzitutto,forse mi è sfuggito, ma come si dovrebbe dimostrare di avere tartarughe nate in cattività ? dna o cos'altro? e se nel frattempo i genitori sono morti o scappati come nel mio caso? come dimostro che le mie tarte di 7 anni sono figlie di una delle mie tartarughe che due anni fà è scomparsa?
le altre potrei forse dimostrarlo, ma dato che sono nate in terra da tre femmine e due maschi, non sò quante analisi dovrei fare per trovare i genitori, o la madre, visto che in quegli anni il maschio me lo facevo prestare, e chi pagherebbe questi test?
Inoltre frà qualche anno dalle tarte di prima generazione potrebbero nascere tartarughe di seconda e quindi vendibili: dovrei essere certa della maternità e paternità ( dovrei far accoppiare fratello e sorella di prima generazione ) quindi presumo che dovrei avere non un giardino, ma una tenuta terriera dove separare le coppie visto che il 30 % delle deposizioni mi sfuggono e mi nascono ancora piccole in terra...

Anche ammesso di ottenere frà qualche anno una coppia con CITES.....con tutte le altre nascite che ci dovrei fare?????

Mah, io la vedo dura...



io la vedo dura come la vedi tu. con quale coraggio ( se c'è la possibilità che richiedano il dna) dovremmo dichiarare i genitori e i nonni certi per ogni piccolo?
i genitori sarà facile, ma avendo nascite da prima del 1992 e avendo da allora denunciato tutte le nascite , in pratica sarebbe facile dire che ho figli di seconda generazione, ma avendo avuto morti e furti chi mi assicura che non sbaglio a dichiarare i nonni?
neppure per i figli naturali richiedono paternità, maternità e tutto l'albero genealogico della famiglia. Io non mi sento di asserire chi su un centinaio di tartarughe siano i nonni e
i figli certi

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Messaggioda adriana1 » lun dic 10, 2007 8:39 pm

Citazione:
Messaggio inserito da sancar48

Adele, tutto quello che dici è giusto e in questi mesi abbiamo criticato una legge sbagliata, abbiamo fatto qualcosa per modificarla e altro faremo, ma nel frattempo, che alternativa abbiamo?
Lasciare campo libero agli speculatori, se è vero che hanno manovrato proprio per questo? Darci al mercato nero? Impedire la nascita delle nostre tartarughe o essere costretti a non denunciarle e quindi alla clandestinità anche quando la legge cambierà ? ( e cambierà).Io credo che dobbiamo dimostrare che per passione si possono fare più sacrifici che per denaro e essere anche più determinati. Io due anni fa ho cercato di cominciare le pratiche per i cites, ma è stata proprio la mia Forestale a dissuadermi, uno di loro mi ha detto che avrei fatto meglio a procurarmi riproduttori ( scusa il termine, ma è così che li chiamano)dalla Germania, sarebbe stato più facile. Mi sono spaventata e non ho più fatto niente. Non volevo un allevamento commerciale, volevo sistemare le mie creature. Ho sbagliato.Io i maschi già li tengo separati, per riguardo alle femmine, gli accoppiamenti li faccio controllati perché metto un maschio con 3 femmine per una settimana due volte l'anno, non perdo mai d'occhio le deposizioni, quindi so quasi sempre quale madre ha deposto le uova, che raccolgo e covo in incubatrice in scatoline separate per ogni covata,perciò so esattamente quale madre e quale padre ha ciascun cucciolo. I miei due problemi sono il marcaggio dei piccoli e le foto, che non so fare.Come posso chiamare la mia, se non stupidità e pigrizia ? Adesso sarà tutto più difficile e a pagare saranno le tartarughe, che si ammaleranno e soffriranno per il sovraffollamento nei recinti.
Mi sento in colpa perché sono abbastanza vecchia da sapere che la stupidità umana è senza limiti e non ho voluto vedere quello che sapevo stava per succedere.Adesso devo rimediare. Com'è quel vecchio detto? " Quando soffia il vento, fatti canna". Scusate lo sfogo, sicuramente OT



hai pensato che dovrai dire anche chi sono i nonni per poter cedere i nipoti?

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Messaggioda Carmen » lun dic 10, 2007 9:59 pm

Trà l'altro, il problema principale,
secondo me,
è che le migliaia di tartarughe denunciate nel '95 continueranno a generare piccole che non potranno in alcun modo essere vendute.
Allora, mi chiedo, come è possibile essere totalmente in regola, cioè avere solo tartarughe di prima generazione che generano prole per cui è possibile richiedere il CITES....

...e dei genitori, le cosiddette wild, che ne dovremmo fare????
Ma soprattutto, che ne dovremmo fare delle nascite provenienti da queste????

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Messaggioda Sandra » lun dic 10, 2007 11:19 pm

Sì, Adriana, ci ho pensato, la legge è ben chiara in questo, perciò sto tentando di coinvolgere la Scienza.
Tutte le obiezioni che fate sono giuste, se ben ricordate, proprio all'inizio, quando sono entrata nel Club, ho affrontato questa stessa discussione scontrandomi proprio con Tartamau e rivendicando i miei diritti e la mia libertà.
Adesso siamo al dunque. A quanto pare la legge c'è ( conserviamo pure una flebile speranza, se volete). E come ha detta più volte Simona, DURA LEX SED LEX. Le possibilità sono solo due. Clandestinità o tentare di eseguire. Clandestinità vorrà dire arrendersi a una legge ingiusta e dichiararsi colpevoli senza esserlo, tentare di eseguire e non riuscirci vorrà dire dimostrare coi fatti che la legge è ingiusta e inapplicabile. Ricordate? Dissi a suo tempo che una legge si combatte con la Legge. Se quello che ci chiedono non è fattibile, dimostriamolo, seriamente, e poi andiamo davanti a un giudice.
Ma veramente, cosa altro pensate ci resti da fare? Qualcuno ha proposte alternative concrete per risolvere questo maledetto guazzabuglio?

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Messaggioda adriana1 » mar dic 11, 2007 9:24 am

se per poter essere in regola( non capisco come si possa pretendere che uno dica chi sono nonni a distanzi di anni) dobbiamo dire assurdità probabilmente non rispondenti al vero, dovremo riccorrere al Tar , non credo ci sia altra strada perchè , qualsiasi cosa dichiariamo quasi sicuramente se faranno il DNA non sarà la cosa effettiva e incorreremo in multe grosse. Allora mi chiedo perchè dovremo farlo? Amo le tartarughe, ma non voglio svenarmi a causa di leggi inumane
concordocon te Sancar che dovremo lottare, ma come?


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