Messaggioda silko76 » gio nov 29, 2007 3:09 pm
eh si è troppo bella, occhi celesti chiari, la tua sembra più grandina della mia o sbaglio? quanti cm è? shasa è 4cm di carapace.
Comunque dalle pesce fresco, gamberetti latterini, pezzetti di petto di pollo sminuzzati(se ne mangia), ti ricopio quello che c'è scritto nella scheda del tci :
Pelomedusa subrufa e' una specie carnivora, trae il necessario apporto nutritivo da molti alimenti proteici per cui e' necessario che la dieta sia estremamente varia ed equilibrata. In natura si nutrono di tutto ciò che capita nei loro paraggi soprattutto di insetti, molluschi, crostacei, vermi, piccoli mammiferi, pesci e pesciolini. In cattività l' alimentazione deve essere estremamente varia.
Gli individui giovani necessitano di una frequenza di alimentazione giornaliera con un giorno di digiuno o un giorno si e uno no alternato, gli adulti possono tranquillamente essere alimentati ogni 3 giorni visto i loro tempi digestivi di gran lunga piu' lenti dei giovani e le grandi dosi proteiche che assumono.
Pelomedusa subrufa puo' seguire una dieta a base di insetti (grilli, lombrichi, cavallette, camole della farina ...) opportunamente alimentati e pesci d' acqua dolce (trota, alborelle, acquadelle, gambusie ecc..) vivi, morti o interi (la soluzione migliore) a seconda della taglia della tartaruga.
Assumendo cibi poveri di vitamine e calcio e' importante che il pesce venga somministrato intero con tutte le interiora, ricche appunto di vitamine e che il cibo venga regolarmente spolverato con del carbonato di calcio.
A ciò e' opportuno integrare con altri alimenti ben accetti: girini, piccoli invertebrati (chiocciole con guscio molto ricco di calcio), molluschi, gamberetti d' acqua dolce. Si consiglia di somministrare con parsimonia carni bianche e rosse.
E' bene non somministrare cibo per cani e gatti, prosciutto, insaccati e simili. E' buona norma lasciare sempre a disposizione un osso di seppia per fornire il calcio necessario. E' possibile fare delle integrazioni vitaminiche sotto consiglio veterinario che interverrà opportunamente dopo avergli spiegato la dieta adottata e la specie allevata.