Messaggioda n/a11 » ven nov 16, 2007 8:00 pm
Ecco come funziona in Francia
Per rispettare la regolamentazione concernente le tartarughe di specie protette, bisogna rivolgersi a 2 amministrazioni totalmente indipendenti una dell'altro e dipendente di 2 ministeri differenti: il ministero dell'agricoltura ed il ministero dell'ambiente naturale.
Ai termini della regolamentazione, si intende per allevamento chi detiene almeno 1 tartaruga.
Se si vuole acquistare una tartaruga di specie protetta, bisogna chiedere un'autorizzazione preliminare. È una condizione necessaria ciò implica.
Questa autorizzazione è ha chiedere alla Direzione Dipartimentale dei Servizi Veterinari, DDSV,
I DDSV dipendono dal ministero dell'agricoltura.
L'autorizzazione arriva in generale sotto forma di un testo che comprende 8 articoli chiamati "Autorizzazione Prefettizia di Detenzione" (A.P.D) .
Secondo la specie ed il numero di animali auspicati nell'allevamento, quello può avere qui 2 statuti differenti:
- l'allevamento amatoriale: numero di animali ristretti ed ottenimento dell'autorizzazione a titolo di una "Autorizzazione di allevamento di consenso" (A.E.A)
- l'allevamento professionale a scopi di lucro : necessita di sostenere un esame chiamato "Certificato di Capacità" e di essere autorizzato a fare una "apertura di allevamento."
Il detentore di un A.P.D. deve acquistare obbligatoriamente gli animali che entrano nel suo allevamento da un altro detentore di A.P.D.
Questo necessita il collocamento in posto di documenti che permettono il controllo ed il seguito degli animali dai detentori successivi e l'intervento di un organismo regionale: il DIREN che dipende dal ministero dell'ambiente naturale.
Il primo documento è il Registro delle entrate e delle uscite "è
il documento base di ogni allevamento legale sia amatoriale che per lucro.
Il documento ufficiale, quotato e siglato da un'autorità abilitata a farlo (prefettura, commissariato, municipio), comprende:
- un risguardi dove si trovano il n° di consenso dell'allevatore, o del futuro allevatore, così come il suo nome ed il suo indirizzo, e, il nome e la compressa dell'autorità incaricata di firmarlo -
un certo numero di foglietti di entrate e di uscite numerate con ciascuno la compressa dell'autorità firmatario Il registro permette agli organismi di controllo di verificare a tutto pressante le entrate nell'allevamento (nascite, acquisizioni...) così come le uscite dell'allevamento (decesso, cessioni...) .
Il secondo documento è il "Certificato di cessione."
Ha una forma libera ma deve comprendere il nome e l'indirizzo del detentore dell'animale così come il nome e l'indirizzo del futuro detentore. Si può aggiungere i n° di consenso del datore e del ricevitore.
Il certificato di cessione è il legame obbligatorio tra 2 registri: quello del datore e quello del ricevitore.
Un animale nato in un allevamento ed iscrive su un registro delle entrate e dell'uscite conto per 1 ma è totalmente anonimo per l'amministrazione.
Tuttavia non è un oggetto ma un essere vivente identificabile: ciascuno ha le sue caratteristiche proprie.
Per potere essere spostata, ogni tartaruga ha bisogno di essere identificata.
È il ruolo del DIREN di dare una carta di identità a ciascuna e di permettere così il suo spostamento.
Per identificare una tartaruga il DIREN ha bisogno di un certo numero di informazioni, di identificati,: origine dati del registro del datore, specie, misurazioni, foto ecc
Un animale anonimo iscritto su una pagina del registro il DIREN in effetti un animale perfettamente identificato: gli dà un'identità.
Questa carta di identità che permette ad una tartaruga di essere spostata in ogni legalità di essere iscritta su un altro registro poi si chiama il "Certificato Intra Communautaire."
È il datore che chiede il C.I.C. al DIREN.
Quello che riceve la tartaruga deve ottenere il Certificato di cessione ed il CIC allo stesso tempo.
Un certificato di cessione senza legame con un registro non ha nessuno valore legale.
Non c'è gerarchia tra i DIREN ed i DDSV. Ciascuna ha il suo campo di competenza. Si completano.