cycloderma aubryi... spettacolare!

wa.thomas
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Messaggioda wa.thomas » sab nov 10, 2007 10:58 am

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Messaggio inserito da Davide

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penso fosse una battuta...:0

e cmq riprodurre specie in via d'estinzione penso non sia una cosa cosi scema...






E' ovvio che riprodurre specie in via di estinzione non sarebbe una cosa scema, come sarebbe invece l'acquistare esemplari di cattura in mercatini alimentando il bracconaggio e l'importazione di probabili malattie. Così come abbiamo sempre scoraggiato l'acquisto di tartarughine così comuni ed economiche nei mercatini del Marocco, e non solo per questioni legali, la stessa cosa vale per tutte le altre specie di cattura che si possono trovare, più o meno legalmente, in molti mercati nel mondo.
E' chiaro che Chelus faceva una battuta, ma sotto sotto......se la cosa fosse realizzabile per qualcuno, magari in occasione di una bella vacanza in paesi esotici....;)




caro davide, condivido la filosofia antibracconaggio ma che allevare è in realtà ridurre il pericolo di estinzione, allora perchè non si promuove una petizione per le tartarughe anche considerate pericolose o a rischio? magari solo i grandi centri attrezzati ma qualcuno deve averle altrimenti spariranno.

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CHELUS85
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Messaggioda CHELUS85 » sab nov 10, 2007 12:28 pm

La domanda di tartarughe dai mercati orientali è molto elevata per vari motivi,davide la mia era una battuta :(!,ma se nessuno alleva specie rare come si possono avere nascite in cattività???,per questo bisogna prelevare degli esemplari e cercare di riprodurli in modo da sconfiggere in futuro il fenomeno delle catture in natura e per evitare l'estinzione.Un esempio sono le Cuora Yunnanesis che sono completamente estinte in natura e un paio di coppie vengono allevate da un signore giapponese che sta cercando di riprodurle per rinserirle nei loro ambienti naturali...:);)

Ari la tartaruga
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Messaggioda Ari la tartaruga » sab nov 10, 2007 12:41 pm

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Su questo libro,che consiglio a tutti coloro che masticano un pò di inglese(lo potete trovare sul catologo di neogea, dove costa meno,o su www.nhbs.com)è riportato un articolo proprio su questa specie.é una specie cacciata dalle popolazioni locali che si cibano di questa e di altre tartarughe.Infatti i ricercatori autori di questo libro hanno fatto più osservazioni su esemplari catturati trovati nei villaggi che su esemplari in natura.Alcuni soggetti non erano ancora stati uccisi(di solito vengono vendute già sventrate pronte per la consumazione)e così sono stati acquistati,misurati pesati e rilasciati.L'autore parla di un record di un maschio lungo quasi 50 cm e pesante 9,5 kg,mentre le femmine raggiungono dimensioni maggiori con un record accertato di 61 cm per 18,5 kg di peso.negli esemplari uccisi è stata fatta un'analisi delle interiora e i contenuti degli stomaci hanno consentito di conoscerne le abitudini alimentari:sono stati rilevati sabbia,pezzi di legno,foglie morte oltre a resti di pesci e crostacei o pezzi di conchiglie di chiocciole di cui si nutre.Questo dà indicazione sull'ambiente in cui vive e caccia che sono i fondali fangosi dei grandi fiumi lenti con acque un pò torbide(la si pyò trovare quindi anche nei laghi e negli stagni).Parlando con i pescatori del luogo gli autori hanno scoperto che molte femmine di questa specie depongono le loro uova in prossimità dei nidi di una specie di coccodrillo che abita quei luoghi(in questo caso i fiumi del Gabon).Sono state analizzate parecchie covate(8) e la media è di 24,5 uova per covata con un minimo di 17 a un massimo di 34 uova.Le uova sono uniformemente bianche con guscio duro e misurano 30-35 mm di lunghezza(sono state analizzate 139 uova e la media è di 31,6 mm),30-33 mm in larghezza(31,5 mm di media) e pesano intorno ai 17-22 g(18,8 g di media)Le femmine depongono al massimo due covate per stagione.I piccoli emergono durante la stagione delle piogge tra Marzo e Maggio.Questa specie viene comunemente traovata associata ad altri cheloni come Pelusios niger,P.castaneus e a Trionyx triunguis.Diversamente da quest'ultima non è una specie aggressiva e questo ne facilita purtroppo la cattura(per la sua "gentilezza" è chiamata dai locali " la gentile").Anche se pesantemente molestata non tenta mai di mordere.Per difendersi possiede due ghiandole che in caso di pericolo emettono un liquido giallastro maleodorante.Le donne dei villaggi sanno con precisione dove sono situate queste ghiandole e le tolgono per evitare che contaminino il gusto della carne.Queste due strutture muscolari-ghiandolari sono situate tra la parte anteriore del carapace e il piastrone.
La colorazione intensa dei giovani viene persa con l'età:le zone arancioni-rosse vengono sostituite da vari tono di marrone.
Gli esempari osservati mostravano pesanti parassitazioni sia da ectoparassiti che da endoparassiti.Gli acari erano spesso trovati anche sul palato.Mentre gli endoparassiti erano lunghi vermi intestinali bianchi(non viene indicata la specie).

Spero di essere stata utile e di non essere stata troppo prolissa.Nel libro non è riprortato nessun riferimento alle norme di detenzione.

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edo
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Messaggioda edo » sab nov 10, 2007 2:51 pm

we.thomas concordo pienamente con te sulla bellezza di questa specie è favolosa....tempo fà anche io postai un discussione su questa tartaruga bellissima anche per me sarebbe un sogno trovarla oramai queste guscio molli mi hanno stregato!

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » sab nov 10, 2007 8:26 pm

Intanto grazie ad Ari per aver riportato la testimonianza.
Sul fatto di allevarle in cattivita' come forma disalvaguardia sono ovviamente daccordo.
Pero' per certe specie, come questa a mio avviso, deve essere una prerogativa di strutture come centri di recupero ecc, non in mano a semplici seppur volenterosi appassionati.
Mi spiego, vista la rarita', la difficolta a trovarne (non so quante ce ne siano in Europa, credo molto poche) e sicuramente il costo, qualche esemplare sparso in giro inmano agli appassionati sara' praticamente inutile ai fini della salvaguardia.
Aggiungiamoci le dimensioni di tutto rispetto e siamo a posto :D

Molto meglio se i pochi che sono in giro venissero raggruppati per creare una colonia riproduttiva presso una struttura adeguata.

wa.thomas
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Messaggioda wa.thomas » lun nov 12, 2007 2:05 pm

grazie a tutti, se me ne procura qualcuna vi faccio sapere, in ogni caso sarebbe ottimale fare come suggerito da chelus, uomo molto saggio, raggruppare le specie in via di estinzione in centri di riproduzione... è possibile che nessuno abbia 1 ettaro da donare per un progetto del genere?

si cercano donatori

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » lun nov 12, 2007 10:04 pm

sinceramente il discorso è un pochino più lungo...un ettaro potrebbe trovarlo chiunque, ma secondo me dovrebbero essere centri ben attrezzati a disporre di animali in grado di riprodursi, in modo che possano essere seguiti da biologi e persone che ne abbiano studiato a fondo le esigenze, in modo da avere dei buoni risultati senza creare ulteriori danni. Se effettivamente le stime parlano di pochi esemplari, un ettaro di terra non basta, nel senso che un privato qualunque, anche se ha spazio a disposizione, non può risollevare le sorti di questi animali. Alcune riproduzioni richiedono mesi e mesi di studio, ecco perchè è necessario che strutture molto ben organizzate si occupino della situazione;);)


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